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Velvet Underground

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    mirkosv@ro
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    00 15/05/2005 18:50
    Senza nulla togliere ai meriti dell'autore, che ha interpretato con capacità lo spirito dell'album, la lettura della scheda in oggetto mi ha lasciato un pò perplesso, soprattutto nelle battute finali, che riporto in sintesi:
    ""Sotto il punto di vista musicale e compositivo l’album non è certo giudicabile sufficentemente, ma forse proprio in questo controsenso sta la sua forza.""...concetto che credo di non aver afferrato appieno...e poi di seguito:""In un certo senso anticipa di piú di trent’anni la rivoluzione grunge portata avanti dai Nirvana, facendo emergere le storie dei bassifondi newyorkesi, sputandole in faccia alla societá, facendo capire che per scrivere una canzone non basta la tecnica, ma servono innanzitutto le idee, i sentimenti (positivi e negativi che siano) e un po’ di sana vena poetica"".
    Sostanzialmente, ne emerge un giudizio anche equilibrato che mette in luce i punti forti e le spigolosità di una formula ormai passata alla storia...ciò che non condivido pienamente è forse l'accostamento con il grunge - che, daccordo, i V.U. hanno sicuramente anticipato inconsapevolmente ed in maniera incolpevole - ma che mi sembra un pretesto "a posteriori" per valutare la portata storica della band.
    Piuttosto, le reali innovazioni o meglio gli elementi di rottura che l'album ha apportato, avrebbero meritato d'essere dichiarati a voce più alta.
    Questa la mia umile opinione.....parliamone.
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    00 15/05/2005 21:31
    Spero di poter dire la mia senza dover essere preso di mira[SM=g27965]
    Dunque, per quanto riguarda la prima frase ("Sotto il punto di vista musicale e compositivo l’album non è certo giudicabile sufficentemente, ma forse proprio in questo controsenso sta la sua forza.") non sono d'accordo perchè non mi sembra che il livello "musicale" e "compositivo" del disco siano bassi, anzi. Semplicemente l'approccio al "suonare" è diverso da ciò che era prima, lasciando stare il fatto che la qualità delle registrazioni è pessima. Se non era questo il senso della frase chiedo scusa.
    Per quanto riguarda invece la seconda frase ("In un certo senso anticipa di piú di trent’anni la rivoluzione grunge portata avanti dai Nirvana, facendo emergere le storie dei bassifondi newyorkesi, sputandole in faccia alla societá, facendo capire che per scrivere una canzone non basta la tecnica, ma servono innanzitutto le idee, i sentimenti (positivi e negativi che siano) e un po’ di sana vena poetica.") non posso che essere in disaccordo. Sia perchè leggendo tra queste righe sembra che l'importanza della band sia esclusivamente quella di aver anticipato un movimento (che poi il legame con grunge e nirvana è talmente indiretto che si potrebbe anche non prendere in considerazione), sia perchè le "storie dei bassifondi newyorkesi sputate in faccia alla società" o il fatto che "la tecnica non è tutto ma ciò che conta sono i sentimenti" sono elementi presenti in tantissimi altri artisti precedenti a nirvana o grunge, mentre qui sembra che la lezione dei VU sia continuata solo trent'anni dopo con cobain e compagni, cosa tutt'altro che vera.
    Evidentemente non è poi così facile fare una recensione sulla banana.[SM=g27959]
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    00 16/05/2005 13:51
    bene, Eu ha spiegato in dettaglio quelli che sono anche i miei dubbi...

    certo, l'album è difficile e colossale, va ribadito ancora.
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    Emanuele Brunetto
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    00 16/05/2005 14:08

    Scritto da: mirkosv@ro 16/05/2005 13.51
    certo, l'album è difficile e colossale, va ribadito ancora.



    Ben detto... provateci voi a fare la recensione di questo album invece di criticare [SM=g27960]

    Comunque sia, al di la di tutto, credo che ogni recensione sia personale e, tenendo fissi alcuni principi base che credo debbano essere comuni, ogni recensione è diversa da un'altra.
    Credo comunque debba essere sottolineato il fatto che, per la prima volta su Il Cibicida, è stata avanzata una qualche critica ad una recensione. Questo a mio avviso è dovuto non alla scarsa qualità della stessa (che reputo una buona recensione con alcuni spunti interessanti) bensì all'importanza storica dell'album in questione. Secondo il mio punto di vista ad esempio, in molte altre recensioni presenti sul sito, si sono sparate valanghe di cazzate, solo che danno meno nell'occhio proprio perchè l'importanza dell'album non è minimamente paragonabile a quella di VU & Nico.

    Detto questo, l'autore della recensione non frequenta ancora il forum, proveremo a contattarlo per farlo partecipare, in modo che lui stesso possa rispondere alle vostre osservazioni, ma non vi assicuro nulla.
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    mirkosv@ro
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    00 16/05/2005 14:36
    Re:

    Scritto da: Emanuele Brunetto 16/05/2005 14.08
    Credo comunque debba essere sottolineato il fatto che, per la prima volta su Il Cibicida, è stata avanzata una qualche critica ad una recensione. Questo a mio avviso è dovuto non alla scarsa qualità della stessa (che reputo una buona recensione con alcuni spunti interessanti) bensì all'importanza storica dell'album in questione. Secondo il mio punto di vista ad esempio, in molte altre recensioni presenti sul sito, si sono sparate valanghe di cazzate, solo che danno meno nell'occhio proprio perchè l'importanza dell'album non è minimamente paragonabile a quella di VU & Nico.



    ..ci tengo a ribadire ancora: questo topic non vuole neppure lontanamente criticare il lavoro dell'autore Andrea Venturini, che anzi si è cimentato con un'opera controversa, difatti ancora oggi oggetto di disamine critiche non sempre congruenti. Onore al merito, benvengano recensori così coraggiosi. Piuttosto, il mio thread ha lo scopo - come ha intuito il saggio Brunetto - di favorire un momento di confronto e revisione collettiva che potrebbe eventualmente seguire la pubblicazione delle recensioni, almeno delle più importanti sotto il profilo critico/storico. Prosit.
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    Emanuele Brunetto
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    00 16/05/2005 14:40
    Esatto, più che altro volevo sottolineare ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, l'importanza storica dell'album in questione, facendo notare che è stata la prima recensione a sollevare non dico critiche ma quantomeno osservazioni.
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    00 17/05/2005 15:24
    Non volevo assolutamente dire che l'unico merito dei VU fosse quello di aver anticipato il grunge, ne tantomeno penso che le "storie dei bassifondi newyorkesi sputate in faccia alla società" o il fatto che "la tecnica non è tutto ma ciò che conta sono i sentimenti" siano elementi presenti solo nel grunge. Anche perchè in questi trent'anni d'è di mezzo unmovimento come il punk, con i suoi testi spesso duri, che a livello di tecnica non fa certo scuola...Comunque se qualcuno ha inteso in questo modo chiedo scusa...
    Ribadisco quindi il fatto che (a mio parere) i VU non siano dei grandi musicisti (chi vi parla è un chitarrista alquanto mediocre)ma questo non pregiudica certo la qualità dell'album, in questo senso dicevo che "la tecnica non è tutto ma ciò che conta sono i sentimenti"...
    spero di aver chiarito la mia posizione...


    Gongolo - autore della rea recensione
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    00 17/05/2005 19:33
    ciao...grazie per aver replicato.
    io non sono un musicista, ma ritengo che la questione verta più che altro sull'approccio (decisamente anticonvenzionale per l'epoca) agli strumenti, piuttosto che sulla tecnica propiamente detta. C'è poi la questione della creatività compositiva, che assieme alla tecnica ed al coinvolgimento emozionale, determina la qualità di una proposta musicale. oltre a ciò, si può persino discutere sulla perizia tecnica della band se proprio si vuole fare della pignoleria, ma non arriverei a dire che John Cale non sia un grande musicista.

    [Modificato da mirkosv@ro 17/05/2005 19.35]

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    00 18/05/2005 22:06
    Capisco la tua posizione, e non sbagli affatto.
    Comunque anche per me i VU non erano scarsi musicisti, anzi.
    Ma ora ci stiamo allontanando dalla discussione principale..
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    00 19/05/2005 12:27
    annotazione
    Trovo estremamente positiva la critica dei lettori, in primo luogo perchè è sinonimo di attenzione rispetto al materiale da noi pubblicato, in secundis, perchè il rapporto dialettico tra lettore e autore deve sempre essere vivo.

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    Emanuele Brunetto
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    00 19/05/2005 16:06
    Tutto bene quel che finisce bene.
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    cammarata
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    00 20/09/2005 23:07
    e mo non si parla dei velvet?
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    00 20/09/2005 23:54
    la scheda...
    C L I C C A Q U I
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    00 21/09/2005 00:03
    Re:

    Scritto da: cammarata 20/09/2005 23.07
    e mo non si parla dei velvet?




    come vedi esisteva già una discussione dedicata alla storica band newyorkese [SM=x245534]


    ho unito il tutto
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    00 21/09/2005 00:14
    Alcune idee per rivitalizzare la questione:
    #1. Il rapporto Lou Reed - John Cale: chi era il comprimario di chi e quando?

    #2. Le droghe: in che misura il consumo delle droghe ha influito sulla musica e sulle liriche dei Velvet Underground?

    #3. Si può capire l'operato di Lou Reed nei Velvet Underground senza aver letto la letteratura della beat generation? Perché il rifiuto della società? Perché l'evasione dalla realtà? Perché l'estraniamento?

    Cosa vi suggerisce l'omino nel cervello?[SM=g27960]
    Act.