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    bogitina
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    00 05/03/2006 20:43
    non l'ho mai visto e dai commenti letti e sentiti mi sa che non lo farò nemmeno in futuro...
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    skagpaul
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    00 09/03/2006 16:05
    Non è assolutamente un film autobiografico, non è il film su Kurt Cobain. A quello probabilmente penserà Cameron Crowe con un film sulla falsariga di "Singles"( mioddiiooo). Che Van Sant vi ci sia ispirato è tutt'altro discorso.
    Film difficilissimo,estremo, più che coraggioso. Lascia sena parole. Il migliore (non)omaggio che si poteva tributare a Kurt.
    Quei campanacci da chiesa di provincia bigotta che pìù volte ritornano nel film come sottofondo,la letterale esplosione emotiva al momento di "Venus in Furs", il treno all'inizio del film che arriva a rompere la quiete nella steppa circostante il bosco...Quel bagno nel lago, catarsi purificatrice..Il pezzo cantanto in fin di vita(emotiva) da Blake/Pitt in presa diretta...
    Un angelo/fantasma che si aggira nel limbo della vita in attesa di venire abbracciato dalla morte e di riposare per l'eternità nella calma piatta della propria non-esistenza,unica via di fuga...
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    antoniolaport
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    00 10/03/2006 11:16
    Come si fa a non apprezzare un film del genere . Gus ha realizzato nuovamente un'opera di assoluto valore . Il problema sta nel fatto che forse un determinato linguaggio cinematografico non è appetibile o digeribile per certi palati .. Provate a vedere il film senza pensare a kurt .. cambierete di certo idea.. E cmq esprime in pieno quel distaccamento dalla realtà che secondo me caratterizza qualsiasi persona prima di un suicidio.. Tutti i personaggi sono astratti non c'è nessun riferimento preciso ( forse l'unico è quello di kim gordan-"c'è una macchina che ti aspetta..."- Gus non vuole precisamente e fedelmente raccontare gli ultimi giorni di vita di kurt , ma descrivere quello che secondo il regista è stato lo stato d'animo di un grande artista che ha deciso volontariamente di farla finita .. Quella di Michael Pitt a mio parere è stata un ottima scelta !
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    Emanuele Brunetto
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    00 11/03/2006 15:41
    Mi spiegate per quale motivo, un film in cui viene raccontata la storia di Cobain, dove c'è un attore preciso identico a Cobain, dove vengono citate alcune delle sue frasi e dove le stesse frasi vengono anche stampate sulle locandine (http://www.cinemadelsilenzio.it/images/film/poster/675_big.jpg), non deve essere considerato un film su Kurt Cobain ma solo ispirato a lui?
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    skagpaul
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    00 11/03/2006 16:34
    Perchè l'intento non era fare un film sulla vita di Kurt Cobain, ma una pellicola che lo ricordasse e omaggiasse rievocandone la figura, senza necessariamente dover essere fedele alla sua vicenda. E questo Van Sant lo ha ricordato più volte. Per me comunque questa rimane una questione di lana caprina. Non so che differenza vi faccia...Magari ripeto ci penserà uno alla Comeron Crowe a ricavarci uno sterile e squallido biopic hollywodiano. Qui si parla di Cinema vero, lasciamo stare "ma è oppure no un film su Kurt?", "ma Pitt non ci assomiglia per niente", "ma non si parla assolutamente dei Nirvana o di musica" ecc.
    Tra l'altro Van Sant è uno che lo ha conosciuto e frequentto veramente Kurt. Credo che ne sia uscito un prodotto oltre che di altissimo valore artistico anche di estrema sincerità e passione. Che poi si tratti o meno di Kurt Cobain non vedo come possa influenzare la valutazione della pellicola.

    Quali frasi di Cobain verrebbero citate nella pellicola?
    L'unica cosa che io ricordi veramente resa uguale alla realtà è il luogo e le modalità dal ritrovamento del cadavere e le riprese finali con la polizia intorno alla casetta di legno.
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    skagpaul
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    00 11/03/2006 16:38
    la citazione a cui tu fai riferimento è probabilmente una trovata di marketing, e comunque non stona affato visti l'argomento,la storia e l'atmosfera del film e considerato il fatto che comunque ci si ispira fortemente alla vicenda di Cobain(che a sua volta estrapolò quella frase da un pezzo di storia della musica rock)
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    enigmatica
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    00 15/03/2006 13:55
    il mio commento...
    è un film da pazzi, stava per venirmi una crisi isterica. lo sconsiglio anche al mio peggior nemico.
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    t.r.e.
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    00 13/12/2006 16:08
    Ho visto ieri per la prima volta il film di van sant. Una pellicola densa, impastata, ma forse l'unico ricordo non retorico che poteva essere fatto di cobain, dopo le migliaia di righe buttate e quant'altro. Un film alla "the doors" non mi sarebbe piaciuto per lui, questo, invece, è stata da parte del regista una livida ricerca del dolore e dell'incoscienza di kurt in quegli ultimi giorni
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    00 14/12/2006 01:17
    Re:

    Scritto da: t.r.e. 13/12/2006 16.08
    Ho visto ieri per la prima volta il film di van sant. Una pellicola densa, impastata, ma forse l'unico ricordo non retorico che poteva essere fatto di cobain, dopo le migliaia di righe buttate e quant'altro. Un film alla "the doors" non mi sarebbe piaciuto per lui, questo, invece, è stata da parte del regista una livida ricerca del dolore e dell'incoscienza di kurt in quegli ultimi giorni



    quoto.
  • fabry20
    00 18/01/2007 19:28
    Vedo questo film come una pellicola di pregio, seppur non arrivi al virtuosismo di Elephant, che ho preferito anche in quanto a fotografia.
    La sceneggiatura perde mordente verso la seconda parte del film , cosa che non succede in Elephant dove la medesima terrificante calma apparente è retta , secondo me , decisamente da basi più solide.
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