Scritto da: Emanuele Brunetto 06/05/2005 11.31
Il vostro mi sembra soltanto un enorme peccato di presunzione.
La storia della musica è fatta di molteplici variabili, mentre voi vi ostinate a considerarla come frutto della pura bravura artistica.
Vi pongo una domanda. I Beatles. Forse il gruppo più importante della storia della musica, perchè credete lo sia? Solo per bravura tecnica? O solo per aver apportato qualcosa di nuovo alla forma canzone? O forse anche e soprattutto in quanto fenomeno di costume? Io credo che la risposta sia da cercare nel connubio fra tutte le variabili che ho espresso.
Mirkosv@ro, i due aspetti si confondono perchè è giusto succeda ciò. Questi due aspetti sono quelli principali per qualificare un artista come degno membro della storia della musica. Poi possono anche darsi casi in cui è presente solo uno dei due fattori, ma in linea di massima i più grandi artisti della storia hanno fondato il proprio successo sul connubio dei due fattori.
Caro Brunetto, forse fraintendi un pò la questione, a me pare...mi spiego: io non ho mai avuto alcuna presunzione di valutare la musica dal punto di vista della perizia perchè non sono un musicista. Certo ci arrivo anche io a capire che i Beatles non sono passati certo alla storia per la loro perizia.
Piuttosto mi piace osservarla da un'angolazione storiografica, ma questo perchè sono abituato a trattare di arte sotto questo profilo, per via dei miei studi e delle mie esperienze "professionali"...ma questa è la mia inclinazione soggettiva, che non fa testo.
Vengo invece al punto: sono stradaccordo che la maggiorparte deglia artisti fondi il proprio
successo su diversi fattori: perizia e furbizia, diciamo così.
Ma qui si è parlato di
successo, termine che hai usato tu stesso (rileggiti)...la "
storia della musica" forse è qualcos'altro. Ci sono artisti che non hanno mai sfondato ma sono cmq imprescindibili, più importanti di altri strafamosi.
Poi ci sono, come tu dici, artisti capaci di coniugare efficacemente commerciabilità, innovazione, furbizia.
Bowie, per esempio, per citare uno dei miei preferiti.
Che è nella storia, senza dubbio, a prescindere dal successo commerciale che ha avuuto. Per ben altri motivi.
In parte hai ragione, dunque...ma credo sia errato generalizzare. Ci sono casi e casi...
..
Altra questione: è difficile non confondere il valore storico con la fama, la popolarità, ecc.. io stesso fatico nel tentativo di fare chiarezza, talvolta.
Ma se Eu ci riesce, buon per lui.
Ripeto, non credo sia un fatto di presunzione.
[Modificato da mirkosv@ro 06/05/2005 20.35]