IL PM: 240 PERSONE SOTTO CONTROLLO
TREVISO - Sono 240 le persone tenute sotto controllo nelle indagini riguardanti Unabomber. Il particolare sulle indagini e' stato fatto dal pm Luca Marini titolare dell'inchiesta, assieme al collega di Trieste. Il magistrato ha inoltre sottolineato che tre persone sono uscite definitivamente dall'inchiesta dopo gli accertamenti svolti ieri in seguito all'esplosione al Duomo di Motta di Livenza che ha causato il ferimento di una bimba di sei anni, Greta. Ieri, come ha sottolineato il pm Marini, sono state compiute anche una decina di perquisizioni, sul cui esito il magistrato non ha fornito alcuna indicazione.
Ulteriori elementi, utili - secondo quanto e' stato detto - alle indagini sull' ultimo attentato di Unabomber, ieri, a Motta di Livenza (Treviso), nel quale e' rimasta ferita alla mano sinistra una bimba di sei anni, sono emersi stamani dal colloquio dei Carabinieri con la madre della piccola. Lo hanno riferito gli stesi investigatori all' uscita del reparto di Chirurgia della mano dell' ospedale di Pordenone dove la bambina e' ricoverata da ieri pomeriggio. Greta dovra' rimanere in ospedale almeno per una settimana: lo ha riferito il prof. Alberto De Mas, del reparto di microchirurgia dell' ospedale di Pordenone.
MOTTA LIVENZA: PROCURATORE BORRACCETTI, NESSUN SOSPETTATO
''Non c'e' nessun sospettato''. E' la risposta del procuratore capo di Venezia, Vittorio Borraccetti, alle indiscrezioni di fonti di stampa su un paio di persone sospettate per l'ultimo attentato di Unabomber, ieri nel Duomo di Motta di Livenza. Su eventuali identikit di persone notate sul luogo dell'attentato, Borraccetti ha osservato che ''naturalmente si sta lavorando, su tutti gli indizi. Ma al momento - ha concluso - non ci sono sospettati''.
GRETA, MUOVE GIA' IL POLSO E PARLA DI CAVALLI
Greta sta bene: a poco piu' di 24 ore dall' attentato di Unabomber del quale e' rimasta vittima ieri, a mezzogiorno, nel duomo di Motta di Livenza (Treviso), la piccola muove gia' il polso e scherza con i primari. ''Abbiamo parlato a lungo di cavalli - ha detto Ruggero Mele, primario della divisione di Chirurgia della mano che ieri ha coordinato l' equipe che ha ricostruito tre dita della mano sinistra della bimba - ed entrambi siamo rimasti un po' scocciati da quello che e' successo. Ieri dovevamo andare a cavallo, entrambi. Non solo - ha proseguito Mele - abbiamo anche scoperto che abbiamo molti altri interessi in comune, come la passione per gli animaletti. Abbiamo parlato a lungo anche di questo. Insomma tutto procede bene''.
Mele ha ribadito che l' equipe che ha operato la piccola vittima di Unabomber sta seguendo una precisa terapia. Si tratta, in sostanza, di far apparire alla bimba 'tutto normale' nel limite del caso. ''Lei oggi ha visto la sua mano - ha detto Mele - e l' ha mossa. Non e' rimasta particolarmente colpita, anche perche' i bambini magari non realizzano subito. Forse piu' avanti potra' subire dei contraccolpi, ma spero non sia cosi'. L' intervento di ieri, non particolarmente impegnativo - ha spiegato Mele - ci ha permesso anche di reimpiantare l' unghia del pollice e praticamente di ricostruire le tre dita. Poi vedremo per l' estetica''.
Il primario della divisione di Chirurgia della mano ha infatti confermato che la piccola potra' subire in futuro altri interventi. ''Ma sara' lei a decidere - ha aggiunto - perche' saranno comunque degli interventi estetici. Potremo reimpiantare le unghie, allungare un ditino, riportare a piena efficienza e bellezza la pelle. Tutti interventi di routine che saranno fatti per fare in modo che la piccola non abbia alcun trauma''. Intanto Greta e' coccolata dalla madre Sara che da questa mattina le sta affianco. Ha ricevuto la visita, 'graditissima', della cuginetta (''con la quale ha scherzato tutto il pomeriggio'') e dei nonni materni. ''Unabomber, questo pazzo - ha detto il nonno Angelo - dovrebbe prendersela con noi, non con i bimbi o con i vecchi. Gliela farei vedere anch' io - ha concluso - nonostante mi sia recentemente operato a un braccio''.
La degenza nell' ospedale di Pordenone della piccola, quindi, procede regolarmente. ''Ripeto - ha concluso Mele - l' intervento e' riuscito. Penso che gia' per fine settimana potremo dimettere la bambina. Ma per questo risentiamoci nei giorni prossimi''.
GRETA,SE LO TROVO GLIELA FACCIO VEDERE IO...
''Se lo trovo gliela faccio vedere io. Queste cose non si fanno'': cosi' la piccola Greta ha risposto ai suoi genitori ieri notte al risveglio dopo l' operazione di ricostruzione di tre dita della mano. Lo ha riferito questa mattina il papa' della piccola, Sergio, che e' rimasto tutto il tempo accanto alla figlia.