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Iraq - rapita la giornalista Giuliana Sgrena

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    enigmatica
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    00 04/03/2005 23:11
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    00 05/03/2005 11:59
    ***
    è sempre morto un italiano! non credo si possa dire che c sia stato un esito positivo. la vita della sgrena non vale di + del suo salvatore.
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    Askani
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    00 05/03/2005 12:50
    Appunto....
    quale lieto fine?


    Si è fatta una caz..... di proporzioni megagalattiche....
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    Askani
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    00 05/03/2005 14:46
    ROMA - ''Gli americani e gli italiani erano stati avvisati del passaggio dell'auto. Erano a 700 metri dall'aeroporto, vuol dire che avevano passato tutti i controlli''. Lo ha detto Pier Scolari uscendo dal Celio, dove e' stata trasferita Giuliana Sgrena, dopo l'arrivo all'aeroporto di Ciampino a Roma.

    ''Non mi hanno mai trattata male'', ha detto la giornalista Giuliana Sgrena ai colleghi del ''Manifesto'' appena tornata in Italia. Ad accoglierla a Ciampino, tra gli altri, il presidente del Consiglio Berlusconi, il direttore del Manifesto Gabriele Polo, il fondatore del quotidiano Valentino Parlato.

    ''Il momento piu' difficile e' stato quando ho visto morire tra le mie braccia la persona che mi aveva salvato'', ha raccontato Giuliana Sgrena al compagno Pier Scolari.

    SGRENA, LIBERAZIONE A PERIFERIA BAGHDAD
    Giuliana Sgrena e' stata liberata ieri sera alla periferia di Baghdad ed e' stata immediatamente fatta salire a bordo dell'auto con gli agenti del SISMI guidati dallo scomparso vice direttore Nicola Colipari che doveva condurla all'aeroporto internazionale della capitale irachena, dove un Falcon dell'Aeronautica militare era gia' in attesa per trasportarla in Italia. Lo hanno riferito all'ANSA fonti informate contattate a Baghdad da Beirut.

    IL PAPA', E' PROVATA MA VIVA
    Franco Sgrena ha seguito i notiziari televisivi che mostravano in diretta l' arrivo della figlia all' aeroporto di Ciampino insieme alla moglie, Antonietta, e al sindaco Michele Bruno. Nessuno ha pronunciato una parola fin quando Giuliana e' scesa dalla scaletta dell' aereo. In quel momento gli occhi dei coniugi si sono bagnati di lacrime. Poi il signor Franco ha detto ''e' provata, ma e' viva''.

    RICOVERATA AL CELIO, POI ASCOLTATA DAL PM IONTA
    Giuliana Sgrena e' stata portata con un'ambulanza all'ospedale del Celio, dove saranno valutate le ferite riportate nel conflitto a fuoco a Baghdad. Al Celio e' andato anche il pm Ionta per interrogarla. Il ricovero all'ospedale del Celio si e' reso necessario per un nuovo intervento poiche' la clavicola e' fratturata. Il nuovo intervento pero' non verra' eseguito oggi. ''Ieri sera c'e' stato un primo intervento per estrarre la scheggia del proiettile. Forse lo stesso proiettile che ha ucciso Calipari'', ha detto il direttore del Manifesto Polo.

    SGRENA: NON ANDAVAMO MOLTO VELOCI
    ''Non andavamo molto veloci, date le circostanze'', ha detto oggi Giuliana Sgrena a Rai News 24 ricostruendo il drammatico incidente di ieri sera a Baghdad dopo la sua liberazione, in cui e' stato ucciso Nicola Calipari.

    SGRENA: NON RIUSCIVAMO A SPIEGARE CHE ERAVAMO ITALIANI
    ''Il fuoco continuava. L'autista non riusciva neanche a spiegare che eravamo italiani'', ha raccontato Giuliana Sgrena a Rai News 24.

    SGRENA: PARLAVO CON NICOLA, POI UNA PIOGGIA DI FUOCO
    Una ''pioggia di fuoco'' ha colpito la macchina su cui ieri Giuliana Sgrena viaggiava insieme agli agenti del Sismi, ''proprio mentre parlavo con Nicola Calipari''. Lo rivela la stessa giornalista del Manifesto, intervistata in ospedale da Rainews24.

    BERLUSCONI RIFERISCE MERCOLEDI' A SENATO
    ''Il governo e' pronto a riferire alle Camere, come ha gia' annunciato il sottosegretario Gianni Letta ai presidenti di Camera e Senato, Casini e Pera. Il ministro degli Esteri Fini riferira' martedi' alla Camera ed il premier Berlusconi mercoledi' al Senato''. Lo rende noto Palazzo Chigi facendo riferimento alla vicenda Sgrena.

    SCOLARI, STA COME UNA CUI HANNO SPARATO 300-400 COLPI
    ''Sta come una cui hanno sparato 300 colpi. Gli hanno sparato addosso. Gli americani hanno fermato le macchine che stavano trasportando Giuliana, hanno sparato 300-400 colpi ed hanno ucciso un uomo, senza alcun motivo'', ha detto Pier Scolari.

    SCOLARI, POSSIBILITA' DI AGGUATO NON E' DA ESCLUDERE
    La possibilita' di un agguato ''non e' da escludere''. Lo ha affermato il compagno di Giuliana Sgrena, Pier Scolari, intervistato da Rainews 24. ''Delle due l'una: O armi sono state date in mano a ragazzini impreparati e terrorizzati oppure - ha affermato Scolari - e' stato un agguato e secondo la dinamica dei fatti non e' da escludere''.

    LA RICOSTRUZIONE DEL PENTAGONO
    Sono stati i militari della Terza Divisione di Fanteria Americana a sparare contro l' auto che trasportava Giuliana Sgrena all'aeroporto di Baghdad dopo aver cercato di avvertire il conducente della vettura, che procedeva a velocita' sostenuta, della presenza di un posto di blocco.


    BERLUSCONI: ORA SPIEGAZIONI DA USA
    IL PAPA' DI GIULIANA, IL MIO SOGNO SI E' AVVERATO
    FESTA TRISTE AL MANIFESTO

    BUSH ADDOLORATO PROMETTE A BERLUSCONI INDAGINE
    Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush nella sua telefonata questa notte a Berlusconi si e' detto - si apprende in ambienti di palazzo Chigi - profondamente addolorato per quanto e' accaduto e ha garantito al premier italiano che dara' il via a una approfondita indagine per accertare le circostanze dei tragici avvenimenti che sono costati la vita a Nicola Calipari. Il presidente Bush - si apprende inoltre - ha detto a Berlusconi di aver pregato per la guarigione della giornalista italiana ferita Giuliana Sgrena. Bush ha espresso le condoglianze alla famiglia del funzionario dei servizi di segreti italiani ucciso nella sparatoria in cui e' stata ferita Giuliana Sgrena. Bush e Berlusconi hanno convenuto - si apprende a Washington - che sull'episodio deve essere fatta piena luce.
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    AristocraticoMaNonTroppo
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    00 05/03/2005 19:22
    ...nn ci sono parole [SM=g27982]
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    mirkosv@ro
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    00 05/03/2005 20:00
    ...su questo accadimento va fatta urgentemente chiarezza.
    ...speriamo che i fatti non vengano strumentalizzati o peggio infangati per fini squallidamente politici.
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    virus81
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    00 08/03/2005 00:42
    Ho letto un' articolo su La Stampa di Lucia Annunziata che mi è sembrato molto interessante. Volendo riassumere l'articolo vengono poste queste domande: Perché l’ostaggio appena liberato non è stato messo subito in sicurezza? Perché la macchina dei liberatori non si è immediatamente rifugiata dove era più naturale andare, cioè all’ambasciata italiana, che è per altro anche l’unico ufficiale centro di collegamento con gli americani? Che scelta è quella di portare di corsa all’aeroporto, al buio, una donna esausta, per altro in macchine civili, con a bordo gente in abiti civili, cioè senza nessuna indicazione di ufficialità? L’Iraq pullula di strutture italiane, molte delle quali - come i carabinieri - sono addette a tempo pieno al trasporto di italiani (inclusi i giornalisti) all’aeroporto. Un viaggio di mattina non sarebbe stata la scelta più logica? Qual è la ragione di tanta fretta? Perché la Sgrena doveva tornare la notte stessa? Improbabile che sia stato per i familiari e nemmeno per il governo: in questo caso l’elemento «protagonismo mediatico» non c’era, visto che la Sgrena sarebbe arrivata in piena notte. Allora perché tanta fretta? Chi ha scelto e ha aprovato l'operazione?E infine: E' STATO PAGATO UN RISCATTO SI O NO??Una risposta la si deve anche ai familiari delle persone che purtroppo non sono tornate a casa

    [Modificato da virus81 08/03/2005 0.43]

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    Askani
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    00 08/03/2005 11:38
    ma secondo te...a quante di queste domande risponderanno? 0
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    indifference
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    00 08/03/2005 12:29
    ***
    la Sgrena in persona(!) ha detto che non ha mai sentito i rapinatori come suoi nemici ..poteva dirlo prima che altre persone morissero per liberarla !!!
    rilasciare una dichiarazione di questa..che vergogna !
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    Emanuele Brunetto
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    00 08/03/2005 12:54
    ...bel guadagno, abbiamo perso un validissimo servitore dello stato ma in compenso abbiamo ancora fra noi sta gran testa di cazzo...
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    Askani
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    00 08/03/2005 13:06
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    Yashal
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    AristocraticoMaNonTroppo
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    00 04/05/2005 00:43
    discordanze
    Le divergenze tra Italia e Stati Uniti sulla vicenda che ha portato alla morte l'agente del Sismi Nicola Calipari rimangono. Ma non incrineranno la solida alleanza transtlantica che lega il nostro Paese a Washington.
    In una «lunga e cordiale» telefonata con Gianfranco Fini, il segretario di Stato americano, Condoleezza Rice, si è detta dispiaciuta del disaccordo che ha diviso Roma e Washington in relazione all'uccisione di Nicola Calipari, colpito a morte dai soldati americani mentre passava con la sua auto, a un chilometro dall'aeroporto di Baghdad, vicino a un check point statunitense. Eppure, nonostante il disaccordo, l'asse italo-americana, che si fonda su di una radicata comunanza di valori e su una comunne visione della lotta contro il terrorismo, rimarrà in piedi. Lo ribadisce in una nota la Farnesina.

    Dopo la pubblicazione del rapporto italiano, nessuno tra le alte sfere del Pentagono e del ministero della Difesa vuole fare marcia indietro. Per le autorità politiche e militari di Roma i soldati Usa che hanno sparato erano impreparati e inesperti, forse spaventati. Per Washington invece la questione è la velocità con cui procedeva l'auto su cui viaggiavano Calipari, la Sgrena, e l'altro agente del Sismi. A cui bisogna aggiungere il comportamento poco professionale a detta di Washington dei nostri uomini. Che, per paura di una reazione americana, hanno preferito non informare nel dettaglio i capi della Coalizione dell'operazione in corso. Oggi il portavoce del Comando delle forze della coalizione a Baghdad, colonnello Donald Alston ha ribadito che l'auto con a bordo tre «non ha risposto ai segnali lanciati al posto di blocco dai militari americani» , che, da parte loro, «agirono in accordo con le regole di ingaggio». Di tutt'altro tenore la versione italiana.
    Verità opposte di cui sia Fini sia la Rice sono consapevoli. E che si cercano di non esasperare.
    (Panorama)

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