00 07/02/2005 20:45
IL CAIRO - Con un comunicato via Internet l'Organizzazione della Jihad islamica ha annunciato che la giornalista italiana Giuliana Sgrena, sequestrata venerdi' scorso in Iraq, non e' una spia e sara' rilasciata

L' annuncio e' apparso sul sito che ha pubblicato i tre precedenti messaggi, e dice testualmente: ''Comunicato pubblicato dall' Organizzazione della Jihad Islamica a proposito dell' ostaggio italiano''.
''Dalle inchieste compiute dal comitato della sharia della formazione della Jihad con la prigioniera italiana Giuliana Sgrena e' divenuto categoricamente chiaro che la prigioniera italiana non e' implicata in accuse di spionaggio per conto degli atei nel paese dei Rafidain (Mesopotamia), ed in risposta all' appello degli Ulema musulmani noi, la formazione della Jihad libereremo la prigioniera italiana entro qualche giorno''.

CIAMPI TELEFONA AL PADRE DELLA GIORNALISTA RAPITA
ROMA - Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha telefonato a Franco Sgrena, padre di Giuliana, la giornalista rapita in Iraq, per esprimere la sua vicinanza e la sua solidarieta' alla famiglia.

A BAGHDAD PROSEGUONO LE INDAGINI
BAGHDAD - Le indagini sul rapimento di Giuliana Sgrena ''proseguono normalmente'', dopo l'ultimo comunicato diffuso in nottata dai supposti sequestratori dell'inviata del Manifesto a Baghdad. Lo ha dichiarato stamani all'ANSA il portavoce del ministero degli interni del governo provvisorio iracheno, Sabah Kadum. Il portavoce ha aggiunto che gli investigatori iracheni sono ''in costante contatto'' con l' ambasciata italiana a Baghdad, ma ha rifiutato di fornire qualsiasi dettaglio sulle indagini, poiche' - ha spiegato - la diffusione di tali informazioni ''potrebbe mettere in pericolo l'ostaggio''.

''Al momento, non c'e' niente di nuovo e le indagini proseguono normalmente'', ha detto Kadum. Il portavoce ha aggiunto che il fatto che la Sgrena e il suo interprete iracheno - per realizzare delle interviste agli sfollati da Falluja - si siano trattenuti venerdi' scorso per piu' di tre ore all'interno dell'Universita' di An-Nahrein ''potrebbe avere dato ai sequestratori la possibilita' di pianificare e portare a termine il rapimento, avvenuto nella stessa area dove la giornalista francese Florence Aubenas e il suo interprete erano stati rapiti un mese fa''. ''Il ministero degli interni iracheno ha ammonito i giornalisti a essere vigili per evitare tali rapimenti'', ha concluso Kadum.

SGRENA, GRUPPO ZARQAWI NEGA COINVOLGIMENTO
Il gruppo di Abu Musab al-Zarqawi, considerato il luogotenente di Al-Qaida in Iraq, ha negato qualsiasi coinvolgimento nel rapimento di Giuliana Sgrena. Lo ha riferito la Tv satellitare araba Al-Jazira, citando un comunicato dell'Organizzazione di al Qaida della Jihad nel paese di Rafidain (Mesopotomia), il gruppo di Zarqawi. Nel negare qualsiasi suo coinvolgimento nel rapimento dell'inviata del Manifesto, il gruppo del super-ricercato giordano ha affermato che le voci di una sua asserita responsabilita' nel sequestro della giornalista italiana hanno lo scopo di ''infangare l'immagine della Organizzazione della Jihad nel paese di Rafidain e di tutti i musulmani''.

SGRENA: LO SCEICCO DI AL AZHAR CONDANNA RAPIMENTO
La severa condanna del Grande Imam della moschea di Al Azhar - la massima istituzione teologica dell' Islam sunnita' - lo sceicco Mohamed Sayed Tantawi, per il rapimento di Giuliana Sgrena e Florence Aubenas, le due giornaliste sequestrate a Baghdad e' stata espressa stamane durante un incontro dell' esponente religioso con l' ambasciatore d' Italia al Cairo, Antonio Badini. Lo sceicco Tantawi, esprimendo apprezzamento e stima per l' Italia ed il suo popolo, si e' anche impegnato a svolgere immediate azioni per ottenere la liberazione di Giuliana Sgrena e della sua collega.



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