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"Nell’universo dipinto da Gilliam regna, oltre che un ordine metodico e maniacale imposto dall’alto, una pressochè assoluta mancanza di buongusto, e non sembra esserci un solo essere umano con le rotelle a posto"

(giuseppe faraci)

Che poi è “la continuazione” di quella critica “pop” al mondo “pop” che già 12 anni prima Stanley Kubrick aveva evidenziato nel suo capolavoro Arancia Meccanica, tra parrucche e protesi estensivi di virilità, riproduzione e sopravvivenza……