Scritto da: embryo6 29/09/2004 9.32
Mirkosv@ro, questa volta sono d'accordo con te sul fatto che non si possono paragonare gruppi nati da poco ad altri con 20 anni di carriera sulle spalle. Però riconosci anche te, in generale, un abbassamento qualitativo della musica? Gli anni '70 - '80 - '90 hanno, nel bene e nel male, delle caratteristiche che li rendono inconfondibili e unici. Ma in futuro, come ricorderemo questa decade che stiamo vivendo adesso?
credimi, la tua è una domanda molto acuta...anch'io me la pongo spesso...con una certa prudenza, cerco di non rispondermi...insomma, prendo tempo...già, perchè il tempo credo che ci risponderà inequivocabilmente.
Quello che io posso dirti è che questa apparente "confusione" o meglio ancora "mancanza di identità" che sembra ammalare la musica attuale è tipica dei nostri fottutissimi tempi: questa "informalità" caratterizza non solo la musica rock, ma anche altre arti, come la pittura, l'architettura, il cinema...per esempio.
Rispetto ai decenni passati, questi ultimi 20 anni sembra non abbiano avuto un marchio.
Il passato è stato caratterizzato dall'alternarsi di mode, tendenze, correnti ben identificate:
tornando allo specifico musicale: new-wave, new-romantic, electro-pop, grunge, industrial...etc,etc...ogni periodo ha avuto un marchio inconfondibile, o più di uno in concorrenza....e tieni ragione!
Io credo che l'attualità sia ad un punto di svolta (verso non so dove) e per capire dove siamo e dove andremo afinire, ci stiamo guardando alle spalle con una stuzzicante avidità.
E' un piacere ascoltare gli Interpol che fanno il verso a quel mito di Verlaine, oppure guardarsi un filmone di Tarantino.
Riflettiamo sul nostro passata prossimo....è l'unica maniera di capire chi siamo adesso.