Un recente documentario su DVD prodotto da Michael Parkinson, intitolato "Jimi Hendrix - The Last 24 Hours", propone un nuovo e agghiacciante percorso di indagine in riguardo alla morte del grande chitarrista di Seattle. A causare la morte, infatti, sarebbe un´importante Ente Governativo degli Stati Uniti: la CIA.
La morte del rocker è stata sempre attribuita ai suoi eccessi di droga e alcol, ma ora arrivano nuove informazioni. Il documentario è in realtà il risultato di un´indagine privata condotta di recente, alla luce di fonti governative ufficiali non più protette da segreto di stato, e dopo aver vagliato scrupolosamente dettagli originariamente non considerati.
Quello che viene fuori da questo studio è un documento totalmente inedito che ripercorre le ultime 24 ore di vita di Hendrix, fino alla sua morte avvenuta nella notte tra il 17 ed il 18 settembre 1970.
Il DVD demolisce totalmente le menzogne fin´ora dette per coprire una morte che da sempre è stata avvolta da inesattezze e misteri mai studiati affondo. Si va a prendere in mano testimonianze non considerate importanti durante l´indagine condotta negli anni ´70, ed ecco che vengono fuori le confessioni dei sanitari che hanno trasportato Hendrix in ambulanza fino al pronto soccorso, quelle dei medici che l´hanno accolto ed altri personaggi che hanno avuto a che fare col chitarrista, nel bene o nel male, poco prima della sua morte.
Quello che emerge sotto questo punto di vista è un omicidio governativo, studiato e messo in opera dalla CIA con alcuni appoggi offerti dall´FBI.
Le modalità della morte? Sono diverse le ipotesi formulate, ma la più plausibile resta quella dell´affogamento nel vino, fattogli bere contro la sua volontà da persone finalizzate all´omicidio. Il cadavere, quindi, sarebbe stato portato nel luogo del suo ritrovamento in modo da mettere in scena una versione ufficiale, ripulita.
Le ragioni dell´omicidio? Gli autori dell´indagine propongono due motivazioni, entrambe plausibili a giudicare dal clima politico dell´America degli anni ´70. La motivazione più interessante che avrebbe portato la CIA a voler morto Hendrix è legata ai movimenti insurrezionalisti neri. Secondo quanto emerso dagli studi di documenti dell´FBI, oramai non più protetti da segreto di Stato, il chitarrista era vicino al movimento politico delle Black Panthers. Dopo aver saputo che i leaders del movimento erano dei grandi estimatori della sua musica, Jimi non esitò a dichiararlo in pubblico istigando le Pantere Nere a mettere sotto assedio Washington. Era inoltre finanziatore del movimento, avendo tenuto alcuni concerti di beneficenza in favore di Bobby Seal e dei Chicago Height. Se poi aggiungiamo il fatto che Hendrix era una rockstar rivoluzionaria di successo e quindi con una grossa influenza verso le masse di giovani, allora abbiamo che sotto il programma di sorveglianza e assassinio denominato "Coin Tempro", tutto questo era più che sufficiente per voler Hendrix morto. Sotto lo stesso programma, tra l´altro, sono state assassinate altre 28 Black Panthers ed il rapper Tupac Shakur, anche lui vicino al movimento delle Pantere.
Le indagini e le teorie formulate in "The Last 24 Hours" sono effettivamente plausibili se incastrate nel clima politico americano del periodo, con una gioventù appena uscita dai movimenti del ´68, con la rabbia della protesta contro la guerra in Vietnam, con i movimenti della popolazione nera. Il tutto faceva di Hendrix un "personaggio scomodo" per il Governo Americano.
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