Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Il Cibicida Rock Addicted Since 2002 - www.forum.ilcibicida.com

Musica in crisi

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Prof V
    Post: 8.436
    Post: 6.843
    Registrato il: 13/10/2003
    Sesso: Maschile
    Grado: Moderatore
    Livello: Master
    00 02/06/2004 17:59
    MUSICA: CROLLA VENDITA CD, MAJOR PUNTANO SU SUONERIE



    Con la caduta verticale delle vendite dei CD che negli ultimi anni ha messo in ginocchio l'industria discografica, le major musicali puntano ora sulle suonerie dei telefonini, diventate fra i piu' giovani l'ultimo status symbol. La tendenza in questo senso e' confermata anche dalla pubblicazione della prima classifica ufficiale dei brani piu' scaricati per personalizzare il trillo del cellulare.

    Secondo la hit parade, convalidata dall' industria discografica e compilata dalla compagnia di servizi finanziari KPMG, e' il cantante newyorchese di R&B Eamon il primo artista a scalare la vetta della classifica delle suonerie di maggior successo grazie al brano 'I Don't Want You Back' che in Gran Bretagna ha anche il primato di singolo piu' venduto fino ad ora quest'anno, e in Italia e' attualmente terzo nella classifica dei singoli con 'F**k It'.

    La prima posizione nella nuova chart si rivela particolarmente importante alla luce della progressiva trasformazione del mercato. Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano The Times infatti, la vendita di cd singoli l'anno scorso e' scesa del 33,6% con un incasso di quasi 100 milioni di euro a fronte dei 135 milioni totalizzati dalle musichette per telefonini.

    I maggiori acquirenti di suonerie sono i piu' giovani che pur di sfoggiare sul proprio portatile il trillo di moda sono disposti a spendere fino a 6 euro anche per una riproduzione musicale mediocre del loro brano preferito. L'industria delle suonerie ha un valore globale di circa 2,25 miliardi di euro e rappresenta gia' il 10% delle vendite nel settore musicale.

    La hit parade elaborata da KPMG sara' pubblicata due volte al mese sulla base delle vendite denunciate dai principali licenziatari di musichette per cellulari. Nella top 20 della classifica attuale compaiono a sorpresa il tema musicale composto da Danny Elfman per I Simpsons, oltre ad un brano dei Guns'N'Roses uscito 17 anni fa intitolato 'Paradise City'. Fra le future hit, figura invece a colpo sicuro secondo il quotidiano britannico la canzone della nazionale di calcio inglese per gli europei 2004, 'All Together Now'.

    Il profilarsi di una scena pop dominata dalle suonerie per telefonini prelude al cambiamento del modo in cui la musica sara' registrata, scrive il giornale. I cellulari di nuova generazione consentono di suonare brani che per qualita' non distano molto da quelli su CD. Le suonerie pero' per diventare hit devono avere ritornelli che rimangono in testa e sono questi i brani sui quali l'industria discografica in questo senso dovra' puntare.

    ''Ci aspettiamo di vedere brani diversi in cima alle classifiche delle suonerie rispetto a quelle piu' tradizionali dei CD, essendo i due comprati per scopi diversi'', ha spiegato Callum Chace, direttore di KPMG. ''In alcuni casi la hit parade delle suonerie e' piu' avanti rispetto a quella dei singoli. I temi musicali dei film e della tv ad esempio sono molto popolari. A mano a mano che la chart si evolve, segnera' sempre piu' una conversione di moda, tendenze e telefoni'', ha aggiunto.

    Agli autori e interpreti dei brani piu' scaricati per il cellulare saranno conferiti anche dischi d'oro e di platino come avviene per i cd. I musicisti potranno anche guadagnarsi da vivere dalle loro hit su telefonino grazie ad una tecnologia di gestione dei diritti digitali usata da Amplefuture, una compagnia britannica specializzata nell'entertainment per portatili ''a prova di pirata''. Gli artisti cosi' potranno incassare le royalties per ogni brano musicale scaricato.


    02/06/2004 17:38



    © Copyright ANSA Tutti i diritti riservati





  • OFFLINE
    Prof V
    Post: 8.436
    Post: 6.843
    Registrato il: 13/10/2003
    Sesso: Maschile
    Grado: Moderatore
    Livello: Master
    00 03/06/2004 01:57
    oggi ci interrogavamo: ma la crisi colpisce tutta la musica o solo una parte dell'universo discografico?

    esempio accademico: i PGR soffrono la crisi dell'industria discografica?
  • OFFLINE
    Kazufai
    Post: 1.750
    Post: 1.723
    Registrato il: 18/01/2004
    Sesso: Maschile
    Grado: Moderatore
    Livello: Veteran
    00 03/06/2004 11:25
    Difficile a dirsi. Secondo me no, ma è anche vero che le ripercussioni di una crisi si fanno sentire ovunque, ovviamente con intensità differente.
    Comunque mi fa proprio ridere il punto al quale siamo giunti... Premi per le suonerie...
  • OFFLINE
    indifference
    Post: 2.492
    Post: 2.458
    Registrato il: 18/11/2003
    Sesso: Maschile
    Grado: Moderatore
    Livello: Veteran
    00 03/06/2004 17:57
    ***
    io credo che la crisi abbia colpito solo i produttori dei vari cantanti usa e getta o dei + duraturi....SPEARS ; AGUILERA ; E LE TANTE BOYBAND che si alternano nel fare i bellocci di turno ..in mancanza dei Backstreet boys.

    per il resto , per la musica seria , per i veri artisti c'è stato un calo (sicuramente) ma non eccessivo come vogliono far credere.
    Pearl Jam , Cure , Radiohead , Placebo , QOTSA , Interpol ,Massive Attack , Portishead e tantissimi altri ..non credo ne stiano risentendo in modo particolare.

    credo che il fenomeno "calo vendite" sia fortemente correlato con la natura del prodotto e con l'immagine che offre di sè la band.
    Vedi R.E.M e U2....sono sicuro che loro da 5 anni a questa parte il danno dei "cd pirata" lo stanno vivendo in prima persona (anche se continuano a vendere milioni e milioni di cd....sia chiaro!) .

    quindi credo che sia necessario fare distinzione tra CD-PRODOTTO (usa e getta) e CD-MUSICALI.
  • OFFLINE
    Emanuele Brunetto
    Post: 9.072
    Post: 8.420
    Registrato il: 11/11/2003
    Sesso: Maschile
    Grado: Admin
    Livello: Supreme
    00 03/06/2004 18:48
    Allora se le band da te citate non stanno soffrendo la crisi, vorrei spiegato perchè i Pearl Jam fanno uscire 74 bootlegs, perchè Radiohead e Placebo hanno messo il copy control nel loro ultimo lavoro, e perchè invece U2 e REM non l'hanno fatto.
  • OFFLINE
    Prof V
    Post: 8.436
    Post: 6.843
    Registrato il: 13/10/2003
    Sesso: Maschile
    Grado: Moderatore
    Livello: Master
    00 03/06/2004 19:23
    il copy-control lo decidono le case distribuzione. pagano tanti bei soldini alle band e decidono loro.
  • OFFLINE
    Emanuele Brunetto
    Post: 9.072
    Post: 8.420
    Registrato il: 11/11/2003
    Sesso: Maschile
    Grado: Admin
    Livello: Supreme
    00 03/06/2004 20:58
    Bella cazzata... come se queste band non hanno già abbastanza soldini... hanno pure bisogno di acchiapparsi quelli dello squallidissimo copy control...
  • OFFLINE
    indifference
    Post: 2.492
    Post: 2.458
    Registrato il: 18/11/2003
    Sesso: Maschile
    Grado: Moderatore
    Livello: Veteran
    00 03/06/2004 22:52
    ***
    emanuele ...non dirmi che i gruppi possono decidere anche se mettere o non mettere i copycontrol.....!!

    I gruppi sono pagati dalle case discografiche ...e sui cd ritengo che abbiano una percentuale minima ...quindi credo che non abbiano alcuna voce in capitolo sul copy control (se hanno voce in capitolo è per i buoni rapporti con le case discografiche...ma no perchè gli compete!)
  • jackmerluzzo
    00 04/06/2004 01:35
    Carusi non pensate che i musicisti si facciano problemi a mettere o non mettere il copy controll. Il contratto lo firmano e poi arrivederci.... possono anche dire che la colpa è di Peppino Di Capri, tanto non hanno potere decisionale per quanto riguarda la distribuzione.....
  • OFFLINE
    Emanuele Brunetto
    Post: 9.072
    Post: 8.420
    Registrato il: 11/11/2003
    Sesso: Maschile
    Grado: Admin
    Livello: Supreme
    00 04/06/2004 10:30
    Io dico che un gruppo affermato e importante puo permettersi di lottare contro la casa discografica e averla anche vinta, o quantomeno autoprodursi. Il punto è che nessun artista fa questo, litigano con le major per i loro diritti artistici, ma se ne fottono dei fans che devono comprare un cd a 21 euro e pure col copy control; anche gruppi come i Radiohead, che poi fanno anche la farsa di distribuire materiale in rete; mi fanno ridere queste cose, la coerenza non sanno neanche dove sta di casa; e allora viva Britney Spears, che almeno non ha nessuna pretesa di essere alternativa e conosce benissimo il target del suo pubblico... oltre ad essere una gran gnocca, il che non guasta mai...

    [Modificato da Emanuele Brunetto 04/06/2004 10.32]