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I CLASSICI

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    sergio.T
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    00 27/07/2005 11:44
    I PROMESSI SPOSI l'ho riletto poco tempo fa, per la seconda o terza volta.
    E' un grande affresco storico, e un romanzo che non ha confronti nemmeno ora.
    E', in alcuni passi, un po' lento a dire il vero, ma se si supera questa fatica, alla fine si e' ripagati.
    Manzoni ha usato tutti gli ingredienti per farne veramente un classico fuori dal tempo:
    la storia
    la narrazione
    l'amore
    l'odio
    l'ironia
    la comicita'
    la cultura.
    gli uomini
    e le donne

    Che volete di piu?
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    bogitina
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    00 27/07/2005 11:59
    mi sono sempre piaciuti i promessi sposi
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    sergio.T
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    00 15/12/2005 09:15
    I classici sono in un certo senso quello che e' la classica nella musica.
    Sono fuori dal tempo, sono la coscienza umanistica dell'uomo.
    Difficile immaginare la letteratura senza classici; in un certo senso il termine letteratura non avrebbe piu' senso.
    Se quest'ultima vivesse di quello che si scrive oggi (intendo i generi di moda come i thriller o i noir) avrebbe poco da sperare; si spegnerebbe velocemente e sarebbe svilita nel profondo.
    Come nella musica: la classica e' un retaggio talmente insuperabile come testimonianza d'arte, che paragonarla o trascurarla nel modo piu' assoluto a vantaggio delle "canzonette" moderne, e' l'ennesima prova di un grande pericolo: si rischia di perdere il senso critico piu' attento, piu' raffinato.
    I libri di oggi, come le musiche di oggi, sono il decadimento del gusto.
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    mujer
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    00 15/12/2005 13:09
    Lo sono in virtù del fatto che non rispettano la continuità storica, appunto.
    Mi è capitato di leggere ieri un racconto di un mio compaesano riportato su una rivista letteraria che mi arriva per caso, quando laggiù trovano i soldi per stampare o qualche narratore di strada si sveglia e butta giù due righe.
    In questo racconto il fabulante rendeva reale una situazione inverosimile: faceva vivere il suo personaggio una volta come un gaucho del Martìn Fierro e un'altra come un emissario della corte del Re di Spagna; una volta era il notabile dell'epoca dei Ming e un'altra lo stregone azteco.
    Quello che ne veniva fuori non era un salto nel tempo ma un salto nelle culture passate presenti e future.
    Questo per me è un classico perchè considero classico quell'opera che sovverte il concetto di tempo.

    Così com'è musica classica il pezzo Purple Haze in cui Jimi Hendrix raccoglie tutta la storia della musica.
    Senza tempo, appunto.

    [Modificato da mujer 15/12/2005 13.10]

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