Anche se non sono Nicola... no, non mi pare...
ho visto diversi film di virzì. Li trovo sebbene "leggeri", nel loro "piccolo" interessanti e con qualche bello spunto. Spesso -almeno in quelli che ho visto io- lo scontro tra classi sociali è al centro del racconto e si ribadisce come queste differenze siano tangibili e non si possano totalmente ignorare, rimane la possibilità di condividere di spazi e opinioni, la possibile stima reciproca, ma il figlio dell'industrialotto rimane tale anche quando è vestito da alternativo
e va al centro sociale
. La voce narrante è quella di un personaggio estraneo a questo e si porta dietro il suo sguardo incredulo e frastornato.
Io, come forse alcuni di voi di cui sono praticamente coetanea, ho
vissuto in un film di Virzì (a prescindere dalla "Toscanità" -si dice così?- del regista). Ho frequentato un liceo in cui o si era fighetti di "destra" o alternativi (ribadisco
) e questi ultimi erano nella quasi totalità dei figli della Firenze bene in rivolta contro i propri privilegi, in cui però al bisogno non disdegnavano di crogiolarsi... nonostante questo talmente affascinanti!
insomma un po'
estranea io mi ci sono sempre sentita e quando ho visto Ovosodo (per esempio la scena della festa per il diploma dell'amico futuro industriale del protagonista, quando la mamma dà al ragazzo operaio un pacchetto con i dolci del rinfresco che lui subito getta nel cestino), Tanino o Caterina sono stata
vittima di una discreta immedesimazione.
[Modificato da lauracio 17/10/2005 22.51]