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Il Cibicida
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Da "la 25 ora"
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Carletto il re dei mostri
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Post: 6
Registrato il: 24/12/2003
Età: 43
Sesso: Maschile
Grado: Utente
Livello: Junior
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24/12/2003
16:40
Adoro il film, e l'atmosfera cupa e rassegnata che accompagna le 25 ore del protagonista si adattano molto al mio stato d'animo attuale.
Però ho da muovere una critica importante, che in parte può cambiare l'analisi del film. Durante il film Spike Lee mette in evidenza che ormai il sogno americano nn esiste più e bisogna ricostruire tutto dalle fondamenta. Vuole essere diverso dagli altri e dare la vera immagine di una New York che soffre e vive ancora più di prima i suoi conflitti interni. Da questa sua analisi prende corpo il monologo "Fuck You" che però ai miei occhi appare come il punto debole del film, mostrando come persino Spike Lee nn crede che il sogno americano sia finito, nn ammette che qualcosa in loro nn vada più come prima. Lee nn ammette che se è successo l'11 settembre la causa è perchè tutte e due le parti lo hanno voluto e l'America ha più colpe di quello che si possa pensare.
Tornando al monologo in stile rap, il protagonista se la prende con tutti: terroristi, italo-americani, cinesi, figli di papà e chi più ne ha più ne metta. Sembrano proprio parole forti, contro tutto e tutti in un mondo di merda. Però nn parla assolutamente di Bush, della sua stupida guerra che ha fatto più vittime innocenti di quelle che hanno provocato gli aerei dirottati. Si odiamo tutti indistintamente, tranne quelli che sono dalla nostra parte. Così è facile comportarsi, se ci fosse stata una critica pure alla guerra in Iraq, allora si che Spike Lee avrebbe diretto un grandissimo film che poteva mostrare all'America un nuovo modo di pensare.Così invece mostra di avercela con il mondo intero, di voler mostrare i fatti dell'11 settembre da un'altra angolazione e invece alla fine di tutto è un americano come tanti altri che crede che l'America sia la vera democrazia, che sia l'unico paese per cui sia degno lottare. Spike Lee si allontana tanto per poi tornare al punto di partenza....ma in fin dei conti cosa ci si può aspettare da un americano?
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Prof V
Post: 8.436
Post: 6.843
Registrato il: 13/10/2003
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24/12/2003
16:57
per prima cosa grazie per aver scritto sul nostro forum.
Potrei rispondere al tuo bel commento in poche righe: patriottismo, un fattore che neanche i più accaniti anti-americani riescono ad abbandonare.
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Emanuele Brunetto
Post: 9.072
Post: 8.420
Registrato il: 11/11/2003
Sesso: Maschile
Grado: Admin
Livello: Supreme
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24/12/2003
18:42
Si infatti, il patriottismo è nel DNA degli americani più che in qualsiasi altro popolo... a volte è positiva la cosa, altre volte un po meno...
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