pena di morte

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Prof V
00domenica 18 gennaio 2004 20:08
Ho avuto modo di vedere, in attesa dell'inizio del TG1, la parte finale di Domenica In; in studio Bonolis parlava con un americano (perdonatemi se non ricordo il nome)che per 16anni è stato nel braccio della morte, accusato ingiustamente di incendio doloso e dell'omocidio di ben sette persone (fra le quali la moglie e il bambino di 15mesi).
Il clima era toccante e l'onda emotiva assai forte, Bonolis si è commosso, senza dire nulla ha concluso la puntata. Sarà accusato nuovamente di sfruttare il dolore della gente?

Tornando alla pena di morte... è il più grande basso gradino della civiltà umana...
Voi che ne pensate?
jackmerluzzo
00lunedì 19 gennaio 2004 00:08
azz.. è un tema difficile da affrontare cosi su due piedi; come te Prof penso che non sia degno di un paese civile applicare ancora nel 2004 la pena capitale, che ricordiamo non è assolutamente un mezzo di giustizia certa, ma una pesante eredità del passato che non ha mai portato a qualcosa di positivo, mai.
K.Kieslowsky
00lunedì 19 gennaio 2004 13:36
Si potrebbe parlare per ore...ma alla fine il succo è il seguente: non ha senso
Prof V
00venerdì 23 gennaio 2004 02:02
Nessuno più?
indifference
00venerdì 23 gennaio 2004 14:49
penso che la pena di morte sia tra le cose meno civili ed umane che esistano. la sua applicazione non ha mai ottenuto buoni riscontri sociali ..i reati continuano ad esserci e le statistiche sembrano (nessuno ci assicura che non siano manipolate!) rilevare che non siano diminuiti.
Può lo stato avvalersi del "potere" di uccidere un uomo (che sia colpevole o meno!) ? ho i miei seri dubbi...anzi..dubbi non ne ho! NON PUO'.
il tema meriterebbe spazi + grandi di un semplice forum..ma in mancanza di altri spazi ...vi lascio questa mia brevissima risposta.[SM=g27971]
t.r.e.
00domenica 25 gennaio 2004 01:39
dead man walking
"...preoccupandomi di ogni passo mentre mi muovo
lentamente al di fuori della terra
E' appesantito dalle cose che ho fatto
Ciò che sono diventato
Ogni alzata della mia mano...caffè, la tazza su e giù
E' appesantita dalle cose che ho fatto
le cose che ho visto, le cose che ho causato
sono un uomo morto che cammina

Il martello con cui una volta ho colpito ora pende sopra me
Getta un ombra, una croce sopra me
i corridoi si stanno facendo gioco di me
Cosa sono diventato, tutti si stanno facendo gioco di me
sono un uomo morto che cammina
morto che cammina..."


DEAD MAN (Pearl Jam)
Prof V
00domenica 25 gennaio 2004 02:47
a) vengono condannati spesso e volentieri innocenti
b) non ha nessun effetto preventivo e repressivo
c) non restituisce nulla alle vittime
Paperinikkk
00mercoledì 17 novembre 2004 14:59
Io credo che se il cittadino avesse la MATEMATICA certezza di una condanna all'ergastolo VERO, inteso PER SEMPRE e non per tot anni il problema della pena di morte non sussisterebbe, perchè son tanti a volerla, invece. Il volerla è per me indice di sfiducia nella giustizia. Tant'è vero che in mancanza di questa sta dilagando il fenomeno dalla 'giustizia privata': oggi gli orefici domani...
enigmatica
00mercoledì 17 novembre 2004 15:25
sono contraria allla pena di morte mi sembra più idoneo punire i colpevoli (quelli veri) con il carcere a vita.
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