new orleans

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t.r.e.
00domenica 4 settembre 2005 13:42
WASHINGTON - Si avvia a conclusione l'evacuazione dei sinistrati da New Orleans, dove - oltre al ricorso a un'enorme quantità di pullman - è stato attivato un ponte aereo che non ha precedenti. E con l'evacuazione dovrebbe finire anche il dramma dei rifugiati, rimasti imprigionati a New Orleans in condizioni terribili sia per l'igiene sia per le violenze cui sono stati soggetti ad opera di bande criminali.

Il SuperDome di New Orleans è stato completamente evacuato: l'ultimo a salire su un autobus è stato un anziano, in testa un berretto da basket degli Houston Rockets. Lo svuotamento dello stadio è stato salutato con entusiasmo dagli uomini della Guardia Nazionale del Texas di guardia all'installazione.

Anche l'evacuazione del Convention Center è andata avanti. Per accelerare ulteriormente le operazioni sono già arrivati i primi paracadutisti della 82ma Divisione aviotrasportata, avanguardie dei 7.200 militari inviati di rinforzo dal Pentagono prelevandoli da unità operative.

E se gli aerei portano soldati, portano in salvo dall'inferno di New Orleans coloro che ancora non erano riusciti ad abbandonare la città. Sono 40 gli aerei che lavorano 24 ore su 24, per un ponte aereo che mostra ora quell'efficienza mancata nei primi giorni dopo il passaggio di Katrina. E sono circa 10mila gli sfollati portati sabato in zone sicure.

Rinforzi stanno giungendo anche dalla Guardia Nazionale. Sono 10.000 i membri di questo corpo che stanno affluendo nelle zone sinistrate.

L'esatto numero delle vittime resta incerto. Ci sono ancora molti cadaveri da rimuovere né è facile avere un quadro preciso di coloro che sono stati evacuati grazie all'intervento dei soccorritori (sarebbero almeno 220.000) e di chi ha potuto andarsene con i propri mezzi.

Per quelli che trovano ora una sistemazione più decente c'é da fare i conti coi ricordi di giorni di sofferenze e angoscia. Soprattutto sono state terribili le violenze subite, viste o temute da chi aveva trovato un primo rifugio nel Convention Center o nel SuperDome. Sopraffazioni, rapine, ma anche stupri e omicidi erano il timore di molti. E un membro della Guardia nazionale ha riferito anche che, dopo lo stupro e l'assassinio di una ragazza, colpevole di essersi arrischiata ad andare da sola in bagno, la gente ha catturato il sospetto stupratore e lo ha picchiato fino a ucciderlo.

Di fronte a tutto ciò l'amministrazione Bush tenta di correre ai ripari non solo riportando l'ordine, ma anche con una presenza che indichi interesse politico. Nelle prossime ore, il segretario di Stato Condoleezza Rice sarà in Alabama, sua Stato natale, e il segretario alla difesa Donald Rumsfeld in Mississippi e Louisiana.

E a fare politica ci prova anche il nemico giurato, al Qaida, che con un comunicato via Internet inneggia all'uragano, alleato inatteso nella guerra che punta al "crollo dell'America. (www.ansa.it)



Sbigottimento. La natura
quando si vendica, lascia sbigottitti

ActiasLuna
00domenica 4 settembre 2005 16:21
Nah, non è la natura che si vendica, semmai è l'uomo che commette errori. Gli abitanti degli Stati Uniti del sud sono talmente abituati agli uragani, ai tornado, alle tempeste che arrivano dal Golfo del Messico, da aver sottovalutato la potenza di Katrina (geez, che nome balordo!). A me sembra lampante che chi non ha abbandonato New Orleans per tempo, non aveva le possibilità per farlo, non aveva i mezzi per mettersi al sicuro da un'altra parte, ergo si trattava dei meno abbienti e dei disadattati che non sono disposti a perdere il poco bene materiale che hanno, e tra i quali non perdono tempo a mimetizzarsi quasi immancabilmente i soliti sciacalli, i soliti delinquenti e i soliti sfruttatori...
Esprimo la mia solidarietà agli sfollati e cordoglio per le vittime di Katrina.
Mo chagren, Big Easy!
Act.
Emanuele Brunetto
00domenica 4 settembre 2005 23:04
incredibile quello che è successo, da film
Askani
00lunedì 12 settembre 2005 01:01
A New Orleans, medici si sono trovati costretti a uccidere pazienti malati terminali quando è stato chiaro che non sarebbero sopravvissuti fino all'arrivo dei soccorsi. Lo scrive oggi il Mail on Sunday, citando la drammatica testimonianza di uno di questi medici. Ai pazienti, ha raccontato la dottoressa intervistata dal quotidiano britannico, fu somministrata una massiccia dose di morfina. La testimone, la cui identità viene mantenuta segreta perché in Louisiana l'eutanasia è vietata, ha detto di aver "pregato Dio perché avesse pietà della mia anima" prima di violare la sua etica personale e professionale uccidendo gli stessi pazienti che aveva tentato di salvare". Il suo racconto è stato confermato da fonti ospedaliere e da funzionari governativi locali. Un responsabile dei servizi di emergenza, William 'Forest' McQueen, ha detto al Mail: "A quelli che non avevano speranza di farcela è stata data molta morfina, poi sono stati messi in un luogo buio a morire".
Emanuele Brunetto
00lunedì 12 settembre 2005 17:34
E' tutto surreale.
RikReed
00mercoledì 14 settembre 2005 01:09
In america succedono sempre cose da pazzi, ho letto sul televideo che alcuni soccorritori si sono dati la morte perchè non reggevano lo stress del lavoro, altri hanno iniziato a sparare senza motivo contro i volontari e successivamente freddati dalla polizia.
Siamo nel regno della follia, e pensare che forse sarebbe stato sufficente organizzare treni e bus speciali per ridurre drasticamente le vittime, e invece chi aveva la macchina è andato, chi non aveva niente è rimasto. Ed è morto.

Ironia del destino la nazione più ricca al mondo ha chiesto e accettato aiuti da nazioni come Siria e altri paesi piu' poveri, ma ricordiamoci che per il l'africa, l'america latina e buona parte dell'asia c'e' una "katrina al giorno" eppure ce ne preoccupiamo così poco...[SM=g27982]
Askani
00giovedì 15 settembre 2005 09:53
[SM=x245579]
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