l'angolo della poesia

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greta68
00sabato 13 marzo 2004 16:47
Permettetemi di infestarvi il forum con poesie di autori famosi e non.
Sopportatemi...e aggiungete...
Emanuele Brunetto
00sabato 13 marzo 2004 17:02
...ok, però tu inizia almeno...[SM=g27972]
Prof V
00sabato 13 marzo 2004 19:58
il cibicida è poesia
Ceia
00sabato 13 marzo 2004 20:38
Ora son solo azzi vostri... [SM=g27965]
Paperinikkk
00sabato 13 marzo 2004 20:54
No, vi prego no!!!! Incateniamo Greta almeno qui eheheheh!!!![SM=g27980]
greta68
00sabato 13 marzo 2004 21:06
per la gioia di Pap e Ceia
Shakespeare

Non ti angosciare più per quello che hai commesso
le rose hanno spine e fango le argentee fonti;
nuvole ed eclissi oscurano luna e sole
e nel più bel germoglio s'asconde orrido verme.
Ognuno di noi sbaglia ed anch'io m'inganno
giustificando le tue offese con analogie
umiliando me stesso per mitigar le tue mancanze,
scusando le tue colpe più di quanto sia l'offesa:
poiché porto attenuanti ai peccati dei tuoi sensi,
la tua parte avversa diventa tuo avvocato -
ed inizia contro me stesso un regolar processo:
tale è la lotta interna fra il mio amore e l'odio,
che fatalmente anch'io mi devo render complice
di quel caro ladro che inclemente mi deruba.

greta68
00sabato 13 marzo 2004 21:19
Neruda
Due amanti felici

Due amanti felici fanno un solo pane,
una sola goccia di luna nell'erba,
lascian camminando due ombre che s'uniscono,
lasciano un solo sole vuoto in un letto.
Di tutte le verità scelsero il giorno:
non s'uccisero con fili, ma con un aroma
e non spezzarono la pace né le parole.
E' la felicità una torre trasparente.
L'aria, il vino vanno coi due amanti,
gli regala la notte i suoi petali felici,
hanno diritto a tutti i garofani.
Due amanti felici non hanno fine né morte,
nascono e muoiono più volte vivendo,
hanno l'eternità della natura.


Paperinikkk
00sabato 13 marzo 2004 21:20
Ossignurmadona.....trovatele un fidanzato, vi prego.[SM=g27966] [SM=g27966] [SM=g27966]
greta68
00sabato 13 marzo 2004 21:23
ehy
ho passato l'età per il fidanzato..

facciamo un amante[SM=g27976]

e poi no, me lo trovo da sola....
baci Pap
Prof V
00sabato 13 marzo 2004 21:26
1-0 per Greta [SM=g27963]
Paperinikkk
00sabato 13 marzo 2004 21:31
Prof....alla 74esima poesia di Greta rimpiangerai queste tue ultime parole eheheheh....[SM=g27980]
Paperinikkk
00sabato 13 marzo 2004 21:33
Ma non ti lascero' il tempo perchè alla decima il fidanzato glielo porto fisicamente io eheheheh!!!![SM=g27980] (sai, nella fattoria abbiamo un sacco di bei polletti eheheh...[SM=g27960] )
Emanuele Brunetto
00domenica 14 marzo 2004 11:31
Io personalmente apprezzo l'iniziativa di Greta...[SM=g27961]
greta68
00domenica 14 marzo 2004 18:21
pap
non conosci la mia delicatezza d'animo e la mia sensibilità....
comunque alla decima poesia voglio il pollastro e che sia decente...

Emanuele, ti confido che la paperina si ciba solo di polenta taragna, non come noi...che campiamo d'aria..

[Modificato da greta68 14/03/2004 18.22]

Emanuele Brunetto
00domenica 14 marzo 2004 19:25
ahahaha bella questa!!!
Paperinikkk
00domenica 14 marzo 2004 20:11
Re: pap
Emanuele, ti confido che la paperina si ciba solo di polenta taragna, non come noi...che campiamo d'aria..



Ecco...se vi faceste anche voi un po' di polenta invece che di tutta quest'aria eheheh....[SM=g27980]

[Modificato da Paperinikkk 14/03/2004 20.12]

Emanuele Brunetto
00domenica 14 marzo 2004 22:41
[SM=g27970]
greta68
00lunedì 15 marzo 2004 17:05
FEDERICO GARCIA LORCA
Il sangue versato

Non voglio vederlo!
Di’ alla luna che venga,
ch’io non voglio vedere il sangue
d’Ignazio sopra l’arena.

Non voglio vederlo!

La luna spalancata.
Cavallo di quiete nubi,
e l’arena grigia del sonno
con salici sullo steccato.

Non voglio vederlo!
Il mio ricordo si brucia.
Ditelo ai gelsomini
con il loro piccolo bianco!

Non voglio vederlo!

La vacca del vecchio mondo
passava la sua triste lingua
sopra un muso di sangue
sparso sopra l’arena,
e i tori di Guisando,
quasi morte e quasi pietra,
muggirono come due secoli
stanchi di batter la terra.

No.
Non voglio vederlo!

Sui gradini salì Ignazio
con tutta la sua morte addosso.
Cercava l’alba,
ma l’alba non era.
Cerca il suo dritto profilo,
e il sogno lo disorienta.
Cercava il suo bel corpo
e trovò il suo sangue aperto.
Non ditemi di vederlo!
Non voglio sentir lo zampillo
ogni volta con meno forza:
questo getto che illumina
le gradinate e si rovescia
sopra il velluto e il cuoio
della folla assetata.
Chi mi grida d’affacciarmi?
Non ditemi di vederlo!

Non si chiusero i suoi occhi
quando vide le corna vicino,
ma le madri terribili
alzarono la testa.
E dagli allevamenti
venne un vento di voci segrete
che gridavano ai tori celesti,
mandriani di pallida nebbia.
Non ci fu principe di Siviglia
da poterglisi paragonare,
né spada come la sua spada
né cuore così vero.
Come un fiume di leoni
la sua forza meravigliosa,
e come un torso di marmo
la sua armoniosa prudenza.
Aria di Roma andalusa
gli profumava la testa
dove il suo riso era un nardo
di sale e d’intelligenza.
Che gran torero nell’arena!
Che buon montanaro sulle montagne!
Così delicato con con le spighe!
Così duro con gli speroni!
Così tenero con la rugiada!
Così abbagliante nella fiera!
Così tremendo con le ultime
banderillas di tenebra!

Ma ormai dorme senza fine.
Ormai i muschi e le erbe
aprono con dita sicure
il fiore del suo teschio.
E già viene cantando il suo sangue:
cantando per maremme e praterie,
sdrucciolando sulle corna intirizzite,
vacillando senz’anima nella nebbia,
inciampando in mille zoccoli
come una lunga, scura, triste lingua,
per formare una pozza d’agonia
vicino al Guadalquivir delle stelle.

Oh, bianco muro di Spagna!
Oh, nero toro di pena!
Oh, sangue forte d’Ignazio!
Oh, usignolo delle sue vene!

No.
Non voglio vederlo!
Non v’è calice che lo contenga,
non rondini che se lo bevano,
non v’è brina di luce che lo ghiacci,
né canto né diluvio di gigli,
non v’è cristallo che lo copra d’argento.
No.
Io non voglio vederlo!!


In memoria dell'amico torero IGNACIO SÁNCHEZ MEJÍAS ucciso nell'arena
greta68
00mercoledì 17 marzo 2004 10:36
Jacques Prevert


Questo amore
-
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
Cattivo come il tempo
Quando il tempo e cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gioioso
Così irrisorio
Tremante di paura come un bambino quando e buio
Così sicuro dì sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che faceva paura
Agli altri
E li faceva parlare e impallidire
Questo amore tenuto d'occhio
Perché noi lo tenevamo d'occhio
Braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Perché noi l'abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Questo amore tutt'intero
Così vivo ancora
E baciato dal sole
E' il tuo amore
E' il mio amore
E' quel che e stato
Questa cosa sempre nuova
Che non e mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda viva come l'estate
Sia tu che io possiamo
Andare e tornare possiamo
Dimenticare
E poi riaddormentarci
Svegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognarci della morte
Ringiovanire
E svegli sorridere ridere Il nostro amore non si muove
Testardo come un mulo
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Stupido come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
Ci parla senza dire
E io l'ascolto tremando
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti quelli che si amano
E che si sono amati
Oh sì gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conosco
Resta dove sei
Non andartene via
Resta dov'eri un tempo
Resta dove sei
Non muoverti
Non te ne andare
Noi che siamo amati noi t'abbiamo
Dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci morire assiderati
Lontano sempre più lontano
Dove tu vuoi
Dacci un segno di vita
Più tardi, più tardi, di notte
Nella foresta del ricordo
Sorgi improvviso
Tendici la mano
Portaci in salvo.


Blue Iris
00mercoledì 17 marzo 2004 17:29
Mi permetto di aggiungere Paul éluard

"Ouvre tes ailes beau visage" (1931)

Ouvre tes ailes beau visage
Impose au monde d'être sage
Puisque nous devenons réels.

"Apri le tue ali viso di bellezza"

Apri le tue ali viso di bellezza.
Imponi al mondo la saggezza
Affinchè possiamo diventare reali.
greta68
00mercoledì 17 marzo 2004 22:39
bella blue iris
grazie....[SM=g27959]
greta68
00mercoledì 17 marzo 2004 23:07
da Antonio e Cleopatra
Ciò che spesso abbiamo
allontanato con disprezzo
vorremmo poi riaverlo.
Ciò che adesso piace
scadendo secondo il corso
delle cose si muta nel
suo opposto.
greta68
00sabato 20 marzo 2004 15:00
Neruda
Due amanti felici fanno un solo pane,
una sola goccia di luna nell'erba,
lascian camminando due ombre che s'unisco,
lasciano un solo sole vuoto in un letto.

Di tutte le verità scelsero il giorno:
non s'uccisero con fili, ma con un aroma
e non spezzarono la pace né le parole.
E' la felicità una torre trasparente.

L'aria, il vino vanno coi due amanti,
gli regala la notte i suoi petali felici,
hanno diritto a tutti i garofani.

Due amanti felici non hanno fine né morte,
nascono e muoiono più volte vivendo,
hanno l'eternità della natura.



t.r.e.
00martedì 30 marzo 2004 11:44
C H A R L E S - B U K O W S K I
a Sanford piaceva fare brutti scherzi
come pisciare nelle bottiglie del latte,
bruciare le gambe ai ragni,
torturare i gatti,
metter l'acqua nel serbatoio ecc.

ne sapeva
e ne faceva di tutti i colori.

siamo cresciuti insieme.

quando scoppiò la seconda guerra mondiale
lui si arruolò in aviazione.

"i piloti cuccano più figa",
mi disse.

alla seconda missione sulla Manica
gli sfondarono il culo
nel cielo.

non fu mai trovato.

un brutto scherzo in più
in un gran brutto mondo


(Full Circle tratta da "QUANDO ERAVAMO GIOVANI")
=Sara=
00martedì 30 marzo 2004 13:05
L'albatros - Baudelaire
Souvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage
Prennent des albatros, vastes oiseaux des mers,
Qui suivent, indolents compagnons de voyage,
Le navire glissant sur les gouffres amers.

À peine les ont-ils déposés sur les planches,
Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,
Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
Comme des avirons traîner à côté d'eux.

Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule !
Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid !
L'un agace son bec avec un brûle-gueule,
L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait !

Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer:
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher.


****
Spesso per divertirsi, i marinai
prendono degli albatri, grandi uccelli di mare
che seguono, compagni indolenti di viaggio,
le navi che scivolano sugli abissi amari.

L'hanno appena posato sulla tolda
e gia'il re dell'azzurro, goffo e vergognoso,
pietosamente accanto a se' strascina
come fossero remi le ali grandi e bianche.

Com'e' fiacco e sinistro il viaggiatore alato!
E comico e brutto, lui prima cosi' bello!
Chi gli mette una pipa sotto il becco,
chi, zoppicando, fa il verso allo storpio che volava!

Il Poeta e' simile al principe dei nembi
che sta con l'uragano e ride degli arcieri;
fra le grida di scherno esule in terra,
le sue ali da gigante gli impediscono di camminare.


Blue Iris
00giovedì 1 aprile 2004 18:37
P.B.Shelley The Indian Serenade
I arise from dreams of thee
In the first sweet sleep of night,
When the winds are breathing low,
And the stars are shining bright.
I arise from dreams of thee,
And a spirit in my feet
Hath led me -- who knows how?
To thy chamber window, Sweet!

[...]

O lift me from the grass!
I die! I faint! I fail!
Let thy love in kisses rain
On my lips and eyelids pale.
My cheek is cold and white, alas!
My heart beats loud and fast:
O press it to thine own again,
Where it will break at last!

-----------------------------------------------

Mi risveglio sognandoti
Dal primo dolce sonno della notte,
quando i venti spirano piano,
e le stelle brillano fulgide.
Mi risveglio sognandoti
e uno spirito nei miei piedi
mi ha condotto - chissà come?-
alla finestra della tua camera, mia amata.

[...]

Oh! Sollevami dall'erba!
Io muoio! Io cedo! Io cado!
Lasciati amare in una pioggia di baci
sulle mie labbra e le mie ciglia pallide.
La mia guancia è bianca e fredda, ohimè!
Il mio cuore batte forte e veloce:
Oh! premilo al tuo ancora una volta,
dove potrà spezzarsi, infine!

------------------------------------------

La traduzione purtroppo nn rende la bellezza di questo testo...mi spiace ho fatto del mio meglio!
greta68
00sabato 3 aprile 2004 23:43
stupenda Iris
[SM=g27959]
Blue Iris
00domenica 4 aprile 2004 17:00
Grazie [SM=g27960]
Blue Iris
00domenica 4 aprile 2004 17:45
Paul éluard
Toi la seule

Toi la seule et j'entends les herbes de ton rire
Toi c'est la tête qui t'enlève
Et du haut des dangers de mort
Sur les globes brouillés de pluie des vallées
Sous la lumière lourde sous le ciel de terre
Tu enfantes la chute.

Les oiseaux ne sont plus un abri suffisant
Ni la paresse ni la fatigue
Le souvenir des bois et des ruisseaux fragiles
Au matin des caprices
Au matin des caresses visibles
Au grand matin de l'absence la chute.
Les barques de tes yeux s'égarent
Dans la dentelle des disparitions
Le gouffre est dévoilé aux autres de l'éteindre
Les ombres que tu crées n'ont pas droit à la nuit.

------------------------------------------------------

Tu la sola

Tu sei la sola e io sento il balsamo del tuo ridere
Tu sei la testa che si eleva
E dall'alto dei pericoli della morte
Sui globi brucianti della pioggia delle valli
Sotto la luce pesante, sotto il cielo di terra
Tu generi la cascata.

Gli uccelli non sono più un riparo sufficente
Nè la pigrigrizia, nè la fatica.
I ricordi dei boschi e di ruscelli fragili
Nel mattino dei capricci
Nel mattino delle carezze visibili
Nel grande mattino dell'assenza, la cascata.
Le barche dei tuoi occhi s'incagliano
nel merletto delle sparizioni
Il pozzo è svelato, agli altri di capirlo.
Le ombre che tu crei non hanno diritto alla notte.

------------------------------------------------------

come al solito mi scuso per la traduzione....
greta68
00domenica 4 aprile 2004 17:54
Paul Eluard
Libertà

Su i quaderni di scolaro
Su i miei banchi e gli alberi
Su la sabbia su la neve
Scrivo il tuo nome

Su ogni pagina che ho letto
Su ogni pagina che è bianca
Sasso sangue carta o cenere
Scrivo il tuo nome

Su le immagini dorate
Su le armi dei guerrieri
Su la corona dei re
Scrivo il tuo nome

Su la giungla ed il deserto
Su i nidi su le ginestre
Su la eco dell'infanzia
Scrivo il tuo nome
Su i miracoli notturni
Sul pan bianco dei miei giorni
Le stagioni fidanzate
Scrivo il tuo nome

Su tutti i miei lembi d'azzurro
Su lo stagno sole sfatto
E sul lago luna viva
Scrivo il tuo nome

Su le piane e l'orizzonte
Su le ali degli uccelli
E il mulino delle ombre
Scrivo il tuo nome

Su ogni alito di aurora
Su le onde su le barche
Su la montagna demente
Scrivo il tuo nome

Su la schiuma delle nuvole
Su i sudori d'uragano
Su la pioggia spessa e smorta
Scrivo il tuo nome

Su le forme scintillanti
Le campane dei colori
Su la verità fisica
Scrivo il tuo nome

Su i sentieri risvegliati
Su le strade dispiegate
Su le piazze che dilagano
Scrivo il tuo nome

Sopra il lume che s'accende
Sopra il lume che si spegne
Su le mie case raccolte
Scrivo il tuo nome

Sopra il frutto schiuso in due
Dello specchio e della stanza
Sul mio letto guscio vuoto
Scrivo il tuo nome

Sul mio cane ghiotto e tenero
Su le sue orecchie dritte
Su la sua zampa maldestra
Scrivo il tuo nome

Sul decollo della soglia
Su gli oggetti familiari
Su la santa onda del fuoco
Scrivo il tuo nome

Su ogni carne consentita
Su la fronte dei miei amici
Su ogni mano che si tende
Scrivo il tuo nome

Sopra i vetri di stupore
Su le labbra attente
Tanto più su del silenzio
Scrivo il tuo nome

Sopra i miei rifugi infranti
Sopra i miei fari crollati
Su le mura del mio tedio
Scrivo il tuo nome

Su l'assenza che non chiede
Su la nuda solitudine

Su i gradini della morte
Scrivo il tuo nome

Sul vigore ritornato
Sul pericolo svanito
Su l'immemore speranza
Scrivo il tuo nome
E in virtù d'una Parola
Ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
Per chiamarti

Libertà.


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