io dico Lungo i bordi dei Massimo Volume

mi riferisco all'album italiano a cui mi sento più vicino e che forse più mha emozionato ascoltare. la vita maltrattata di Mimì in parallelo a quella disperata di Emanuel Carnevali e quella scrittura, cruda, spoglia, espressionistica, che colpisce senza pietà.

le nuvole sono immobili e senza contorno. sullo sfondo



per voi invece qual'è l'album di musica italiana (di sempre) che più vi sentite incollati addosso? argomentate la scelta, please.

agur

Mah, sono indeciso fra qualcosa dei Marlene Kuntz e qualcosa degli Afterhours, anche se ultimamente ascolto spesso e apprezzo parecchio Splendore Terrore di Moltheni, che ha dei testi veramente stupendi.
Si, forse quest'ultimo di Moltheni, anche se in definitiva non mi sento particolarmente legato a nessun album in italiano nello specifico.

"Lungo i Bordi" anch'io: un album intenso come pochi, carico di un pathos incredibile che deve molto al reading assolutamente unico di Emidio Clementi. Altra figura centrale Egle Sommacal, che io reputo uno dei migliori chitarristi italiani degli ultimi vent'anni, e scusate se poco. Tutto è perfetto, lungo i bordi, tutto. E Dio solo sa per quanto tempo mi hanno accompagnato quei testi, e quanto continuano a farlo.

LUNGO I BORDI

nessun altro???

bè, in alternativa si potrebbe optare per un Affinità Divergenze..

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Scritto da: t.r.e. 15/07/2005 13.22

per voi qual'è l'album di musica italiana (di sempre) che più vi sentite incollati addosso? argomentate la scelta, please.

agur

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ci sono due album che DEVO citare : "quello che non c'è" e "PGR"

ma non hai argomentato..!