Un uomo da marciapiede

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ActiasLuna
00giovedì 19 gennaio 2006 00:31

(1968) in inglese, "Midnight Cowboy".
Regia di John Schlesinger (defunto nel 2003)
Probabilmente il film è più noto per la canzone "Everybody's talking", cantata da Harry Nilsson, che per la trama in sé.
Eppure è un prodotto molto degno, fosse anche solo per l'interpretazione di Jon Voight, gigolo fallito, e Dustin Hoffmann, tisico prostituto.
Premi Oscar per film, regia e sceneggiatura.
Prof V
00giovedì 19 gennaio 2006 00:40
un film intenso come pochi. è davvero un peccato che nessuno lo abbia ancora recensito. una volta avevo pensato di farlo io ma mi toccava rivederlo e come dicono in molti non c'era tempo per farlo. volsi un pensiero alla parte conclusiva. la ricordavo a memoria. avrei potuto basare un'intera argomentazione sulla sola scena del bus. rizzo che muore. non lo feci. anche scrivendo questo parole, poche, mi sento avvolto da un senso di sconfinata tristezza. è un film importante. davvero.

grazie actias per l'ottimo spunto.

ActiasLuna
00giovedì 19 gennaio 2006 00:50
Ero ancora una ragazzina quando mio padre mi permise di vedere il film per la prima volta. Non era un'età troppo tenera, non credo: era uno dei suoi preferiti e poi, comunque, c'era lui ad aiutarmi a capire. La televisione satellitare lo ha ritrasmesso alla fine del mese scorso, in prima serata e l'ho rivisto, per l'ennesima volta.
Valutato benissimo dalla critica, purtroppo soffre di scarsa rinomanza nel grande pubblico e soprattutto è un film che piace più agli uomini che alle donne, a quanto ho potuto constatare. Vediamo se qualcuno mi smentisce.
[SM=g27959]

Prof V
00giovedì 19 gennaio 2006 00:51
forse è per via del personaggio di Rizzo, non trovi?
ActiasLuna
00giovedì 19 gennaio 2006 00:56
Suppongo di sì e, forse, a confermare la mia teoria secondo la quale le donne non gradiscono credo che concorra anche la tematica in generale, ma non è questo il punto: non mi azzarderei mai a distinguere il cinema per sessi, la mia era solo una constatazione di stampo personale. La maggior parte dei miei amici e conoscenti non conosce il film e i pochi che lo conoscono sono maschietti e lo sottovalutano immeritatamente.
Prof V
00giovedì 19 gennaio 2006 01:00
sottovalutato secondo un'interpretazione generale? sia al momento dell'uscita che nel corso degli anni?
ActiasLuna
00giovedì 19 gennaio 2006 01:08
Penso che quello dei denigratori sia un giudizio negativo dettato dal fatto di vedere il film più come una storia di virilità negata e promiscua piuttosto che come una riflessione più ampia sul fallimento del sogno americano. Per il resto, che ne so? Non si può convincere la gente ad amare un film contro voglia...

[Modificato da ActiasLuna 19/01/2006 1.10]

giuseppe faraci
00giovedì 19 gennaio 2006 13:11
é prima di tutto un film sull'amicizia e la solidarietà maschile. Voight è uno dei più celebri gigolò della storia del cinema
lauracio
00venerdì 20 gennaio 2006 21:09
colgo l'occasione anzi lo spunto nella discussione su un film che sembra poco apprezzato per lamentarmi della carenza totale di conoscenza della nostra generazione riguardo a certi, tanti film... e non solo
e questa ignoranza attrversa classi sociali e livelli culturali, forse perchè manca la curiosità o la possibilità di fare la conoscenza con certi autori... magari perchè è mancato del tutto un ambiente "fertile" in famiglia e con gli amici.
sono andata poco tempo fa a rivedere ad una specie di cineforum Umberto D. Era un "evento" organizzato da professori di Geriatria e gerontologia della mia università, ho diverse amiche che si stanno specializzando lì...
ecco, NESSUNO degli specializzandi (una ventina di ragazzi/e dai 26 ai 32 anni) aveva mai visto il fim e una buona metà ignorava il fatto che Vittorio de Sica fosse un REGISTA!
(lasciamo perdrere quella ragazza che mi ha chiesto il regista prima dell'inizio del film e poi mi ha detto che dovevo per forza sbagliare perchè lei 'sto De Sica era convita di aver sentito dire si chiamasse Christian)
ovviamento per non parlare dell'uomo da marciapiede, jon Voight e compagnia bella... [SM=x245520]

SCUSATE lo sfogo ma non ne posso pppiù!!! [SM=g27983]


a proprosito edel cowboy e di Rizzo, ho sempre amato il fim non solo per le interpretazioni ma per la ironica e terribile rappresentazione della miseria umana e la tremenda necessità di affetto che predomina nell'istino umano...
povero Ratzo. [SM=x245541]

ActiasLuna
00giovedì 28 dicembre 2006 20:09
Quanta distanza c'è fra "Un uomo da marciapiede" e "Belli e dannati - My Own Private Idaho"? [SM=g27972]
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