Sondaggio in Usa tra i consumatori: 'La musica è scaduta di qualità'

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Emanuele Brunetto
00martedì 7 febbraio 2006 19:33
Sondaggio in Usa tra i consumatori: 'La musica è scaduta di qualità'

Sui motivi del crollo delle vendite dei cd si fanno continuamente ricerche di mercato e si dibatte da anni, e non sarebbe neppure il caso di tornarci sopra un’altra volta se non fosse per i risultati non del tutto scontati di un recentissimo sondaggio telefonico organizzato negli Stati Uniti dalla Ipsos per conto della Associated Press e della rivista Rolling Stone. Accanto a coloro che citano come causa principale il download illegale (sono il 33 %), a quelli che indicano la concorrenza esercitata da altre forme o prodotti di intrattenimento (29 %) e a chi dà la colpa principalmente al prezzo troppo alto dei dischi (13 %) c’è un 21 % di consumatori che mette il dito su una piaga spesso tenuta nascosta: la qualità della musica offerta sul mercato, dicono costoro, peggiora di giorno in giorno. In complesso, sullo scadimento dell’offerta musicale, converge la maggioranza (58 %) degli intervistati. E, cosa in parte sorprendente, non lo dicono solo anziani nostalgici dei bei tempi che furono ma anche i giovani: il 49 % dei fan compresi tra i 18 e i 34 anni di età, il “target” numero uno dell’industria discografica. “Gente di poco talento oggi riesce a farsi pubblicare una canzone, incassa in tutta fretta un milione di dollari e poi sparisce per sempre”, osserva una delle intervistate, una trentenne di Cape Cod, Massachusetts; mentre una quarantanovenne ricorda che il vecchio rock’n’roll, pur non piacendo ai genitori, “almeno non era volgare e disgustoso. Non parlava di picchiare le donne e di sparare alla polizia”. Sarà il caso di prendere nota?

www.rockol.it
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forse non hanno poi tutti i torti... [SM=x245562]
Emanuele Brunetto
00sabato 11 febbraio 2006 15:00
[SM=x245522]
t.r.e.
00domenica 12 febbraio 2006 12:07
credo molto in 2 punti:
1)file sharing 2)costo elevato cd (che poi sono collegati)

molto di meno sulla bassa qualità dei dischi. i dischi brutti ci sono sempre stati e sono sempre stati comprati.
finiamo sempre a parlare della stessa cosa:
se i cd costassero 10euro in meno, scaricheremmo da internet di meno? si, la risposta è si.
non leggerei un libro di hamingway fotocopiato.
Kazufai
00martedì 14 febbraio 2006 22:35
Mah, magari se il prezzo fosse minore, comprerei di più, certo, ma in percentuale i miei download rimarrebbero comunque elevatissimi. Il file sharing è un metodo troppo veloce per acquisire conoscenze musicali, che sarebbero limitate altrimenti dall'acquisto. Certo, questo è un discorso che vale per me. Se il discorso si allarga, allora a parer mio, il ribasso dei prezzi dei dischi causerebbe sicuramente un aumento di vendite dell'originale.
indifference
00martedì 14 febbraio 2006 22:49
***
ma nel primo post...quando si parla di qualità della musica..cosa s'intende ???
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