SHEVCHENKO LASCIA IL MILAN

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Askani
00sabato 27 maggio 2006 12:20
L'ADDIO DI SHEVCHENKO DOPO 7 ANNI D'ORO
I tifosi, assiepati davanti al n. 3 di via Turati, nell'atrio e persino sulle scale, hanno la faccia mesta di chi ha capito che non c'é più niente da fare. Pure lui, Shevchenko, si mostra con dipinta sul volto una tremenda malinconia. Per non parlare dell' espressione di Galliani: sembra proprio che tutto debba capitare in questo maggio 'horribilis'.

Andriy Shevchenko ha sciolto l'ultima riserva: ha detto che se ne vuole andare. Decisione definitiva. Va in Inghilterra, il Chelsea lo vuole. Lui se ne andrà anche se il Milan e il club di Abramovich non si sono ancora per niente accordati, ma prima o poi un'intesa si troverà perché, questo è certo, Shevchenko ha dato il suo addio al Milan e a sette anni di vita rossonera costellati di vittorie, gol e premi personali, a cominciare dal Pallone d'Oro. Il primo a dare la notizia era stato Silvio Berlusconi, ancora premier, quando parlando con alcuni bambini tifosi aveva rivelato: "Ma lo sapete che Shevchenko vuole andare via?". Poi le conferme a mezza voce, la certezza delle pressioni del Chelsea, e quindi la conferenza stampa a Milanello di Sheva, che in sintesi diceva: "Ho intenzione di andare via, ma non ho ancora deciso. Lo faccio per la mia famiglia".

Sheva ha deciso. Niente più Milan. E quando Galliani ha capito che le speranze di fargli cambiare idea "erano zero", è stata convocata una "dolorosa" conferenza stampa. Preceduta anche da un piccolo giallo: una cinquantina di minuti dopo l'inizio del colloquio. Galliani ha lasciato in macchina la sede del Milan. Per andare dove? Visto che Zamparini aveva appena comunicato la sue dimissioni dalla vicepresidenza della Lega Calcio, e che da un paio d'ore il tam tam mediatico preannunciava nuove rivelazioni sul calcio- scandalo, si è ipotizzato che la brusca interruzione del colloquio con Sheva avesse a che fare con tutto questo. In ogni caso, Galliani non è stato né nella sede della Lega né presso lo studio dell'avvocato Cantamessa.

Muso lungo, maglietta bianca con scritta blu ('Blue Blood Brand'), Sheva si è accomodato accanto al vicepresidente e ha spiegato: "Ho chiesto alla società di valutare il mio trasferimento. La decisione riguarda motivi personali. Niente a che vedere con l'allenatore, i giocatori, la società, i soldi. Questo è proprio l'ultimo pensiero". Imbarazzato, commosso, dispiaciuto Shevchenko. "Questa però - ha aggiunto Sheva - è una decisione importante per la la mia vita, per il bene della mia famiglia". "Mia moglie? Non c'entra mia moglie...é una decisione presa insieme".

"E' la separazione più dolorosa della mia vita", ha commentato Galliani. "La più dolorosa in questi vent'anni di dirigenza nel Milan".
indifference
00sabato 27 maggio 2006 16:59
***
che peccato! uno dei piu grandi campioni del calcio, di sempre!
Kazufai
00lunedì 29 maggio 2006 14:57
Un grandissimo, mi dispiacerà non vederlo in azione in Italia.
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