Ronaldinho è Pallone d'Oro

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Emanuele Brunetto
00lunedì 28 novembre 2005 23:06
Ronaldinho è Pallone d'Oro

France Football ha consegnato il riconoscimento alla stella del Barcellona e del Brasile. Il fenomento sudamericano, il cinquantesimo a essere premiato, succede ad Andriy Shevchenko

MILANO, 28 novembre 2005 - Ronaldinho Gaùcho è il Pallone d'Oro 2005. Titolo strameritato; probabilmente uno dei più azzeccati degli ultimi anni. Lo eredita da Andriy Shevchenko; la staffetta ideale, mentre "France Football", ideatore e organizzatore, celebra i 50 anni del prestigioso riconoscimento. Alle spalle del brasiliano si sono classificati tre rappresentanti della Premier League inglese (Lampard del Chalsea, Gerrard del Liverpool e Henry del Chelsea) e cinque della serie A italiana (il campione uscente Shevchenko, Maldini, Adriano, Ibrahimovic e Kakà) mentre i primi rappresentanti dei campionati francesi e tedesco sono rispettivamente Juninho (Lione, 12°) e Ballack (Bayern Monaco, 14°). In classifica anche Gigi Buffon, 19°.



Ronaldinho: il funambolo, l'artista, il mago. Veloce come una saetta, imprevedibile come un gatto, abile negli spazi stretti: tiro potente, delicato. Finte letali. Che danza in campo accarezzando l'erba. Che addomestica il pallone quasi lo avesse incollato ai piedi. Che ride perché si diverte, ma non irride l'avversario. Semmai lo doma. Il 19 novembre scorso il Santiago Bernabeu si è alzato in piedi ad applaudirlo dopo la fantastica doppietta al Real Madrid: due imperiosi esempi di come si gioca al calcio. Ieri, contro il Racing Santander (4-1 per il Barça), dopo averne segnato uno, si è anche permesso di sbagliare un rigore, fra l'incredulità del Campo Nou. Se l'è cavata con un sorriso, mostrando al popolo catalano i suoi dentoni che nell'icona sono ormai un riferimento. E giù una montagna di applausi. D'altronde il folletto di Porto Alegre si ride addosso. "Perché faccio divertire i miei compagni? Perché ho la faccia da scemo". Calcio nel sangue, eredità di famiglia, è brasiliano atipico. "Saudade" (nostalgia)? Macché: il pallone è il suo cordone ombelicale; la sfera magica che regala solo gioia e lo tiene legato indissolubilmente al suo sole caldo.



Nel 1997, quando era poco più di un bimbo, meravigliò nel Mondiale Under 17; vinse la classifica dei cannonieri e fece perdere la testa agli amanti del calcio. Da allora a oggi nulla è cambiato. La sua gioia è identica; oggi come otto anni fa, quando si apriva varchi con un accenno di finta. Quando segnava gol con un movimento di fianchi per poi colpire con un potente calcio da fermo; come contro il Chelsea nell'edizione scorsa della Champions League. Il suo tamburo continuerà a suonarlo. Il samba lo seguirà come un'ombra. Non sapremo mai se Ronaldinho Gaùcho (con l'accento sulla "u") ha davvero centrato per quattro volte consecutive la traversa. Ma che importa. L'importante è crederci. Da uno come lui l'impossibile esiste. Lui che non fa drammi. Che vince ridendo perché in campo arriva cantando.

La classifica
01. Ronaldinho (Brasile/Barcellona) 225 punti
02. Lampard (Inghilterra/Chelsea) 148
03. Gerrard (Inghilterra/Liverpool) 142
04. Henry (Francia/Arsenal) 41
05. Shevchenko (Ucraina/Milan) 33
06. Maldini (Italia/Milan) 23
07. Adriano (Brasile/Inter) 22
08. Ibrahimovic (Svezia/Juventus) 21
09. Kakà (Brasile/Milan) 19
10. Etòo (Camerun, Barcellona) 18
10. Terry (Inghilterra/Chelsea) 18
12. Juninho (Brasile/Lione) 15
13. Makelele (Francia/Chelsea) 8
14. Ballack (Germania/Bayern) 7
14. Cech (R. Ceca/Chelsea) 7
14. Drogba (Costa d'Avorio/Chelsea) 7
14. Riquelme (Argentina/Villarreal) 7
18. Zidane (Francia/Real Madrid) 5
19. Buffon (Italia/Juventus) 4
20. Carragher (Inghilterra/Liverpool) 3
20. Cristiano Ronaldo (Portogallo/Manchester United) 3

www.gazzetta.it
Prof V
00martedì 29 novembre 2005 01:03
se costui giocasse in Italia........

completate voi la frase
sergio.T
00martedì 29 novembre 2005 11:10
sarebbe criticato...
Emanuele Brunetto
00martedì 29 novembre 2005 19:30
beh, però se dovesse mai venire in Italia e fare le stesse giocate che fa in Spagna... avrebbe legittimato tutto...

cmq al momento resta uno dei giocatori più divertenti da vedere, l'essenza del calcio

[SM=x245523]
indifference
00martedì 29 novembre 2005 19:38
***

Scritto da: Prof V 29/11/2005 1.03
se costui giocasse in Italia........

completate voi la frase



lo dicevano anche di maradona e ronaldo...
Emanuele Brunetto
00martedì 29 novembre 2005 19:59
Ma lo dicevano anche di Fabio Junior, Gustavo Bartelt, Darko Pancev, Javi Moreno, Rui Barros, etc etc...
Che venga intanto, poi ne riparliamo e correggiamo o confermiamo i vari giudizi espressi.
sergio.T
00martedì 29 novembre 2005 21:16
No, questo e' di altra categoria.
Lo si vede subito.
t.r.e.
00mercoledì 30 novembre 2005 00:14
non cè che dire, meritato.
il piu forte e il piu appariscente
Emanuele Brunetto
00mercoledì 30 novembre 2005 00:20

Scritto da: sergio.T 29/11/2005 21.16
No, questo e' di altra categoria.
Lo si vede subito.



Ovvio, concordo, ma per i campioni devono passare da noi.
Una sorta di prova del nove...
sergio.T
00mercoledì 30 novembre 2005 09:24
ma sai, che io non sono piu' nemmeno convinto che il campionato italiano sia il piu' difficile?
Lo vedo, piuttosto, come il piu' esasperatamente tattico e ostico.
In Italia non si gioca piu' per giocare, ma si gioca per non fare giocare.
Su un Ronaldinho ci sarebbe una marcatura asfissiante o con le buone o con le cattive: ovvio che lui non potrebbe piu' giocare divertendo e divertendosi.
Emanuele Brunetto
00mercoledì 30 novembre 2005 12:07

Scritto da: sergio.T 30/11/2005 9.24
Lo vedo, piuttosto, come il piu' esasperatamente tattico e ostico.
In Italia non si gioca piu' per giocare, ma si gioca per non fare giocare.



E non ti sembra quindi il più difficile proprio per questo?
A giocare da solo, senza marcature e senza tatticismi, anche io faccio la mia bella figura...
Askani
00mercoledì 30 novembre 2005 17:16
Aggiungerei anche Rivaldo, Berckamp e Kluivert...ma soprattutto d ci vuole un allenatore che lo sappia far giocare....vedi R.Carlos, Henry e Davids...
Emanuele Brunetto
00mercoledì 30 novembre 2005 17:28

Scritto da: Askani 30/11/2005 17.16
Aggiungerei anche Rivaldo, Berckamp e Kluivert...ma soprattutto d ci vuole un allenatore che lo sappia far giocare....vedi R.Carlos, Henry e Davids...



Rivaldo è arrivato in una fase calante della sua carriera, ma Bergkamp e Kluivert sono stati una vera delusione.
Certo Roberto Carlos e Henry andavano sfruttati meglio... ma siamo sicuri che erano fatti per il campionato italiano? Fossero stati davvero all'altezza non sarebbero emersi comunque?
cammarata
00mercoledì 21 dicembre 2005 13:56
IL GAUCHO!
cammarata
00mercoledì 21 dicembre 2005 13:58
Re:

Scritto da: Emanuele Brunetto 30/11/2005 17.28


Rivaldo è arrivato in una fase calante della sua carriera, ma Bergkamp e Kluivert sono stati una vera delusione.
Certo Roberto Carlos e Henry andavano sfruttati meglio... ma siamo sicuri che erano fatti per il campionato italiano? Fossero stati davvero all'altezza non sarebbero emersi comunque?




bergkamp non ha giocato poi così male..
kluivert è uno scrauso e per aver fatto due stagioni buone in spagna non è da considerare una delusione...cento volte gionata spinesi!

roberto carlos non si capirà mai, l'inter nemmeno
henry giocava esterno sinistro..mettilo punta vedi che te fa!
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