Roger Waters, ex Pink Floyd, ha completato la stesura di “Ca ira”, l’opera la cui composizione è costata dieci anni di lavoro. Il titolo (traducibile come “Andrà così”, “Succederà”) cita quello di un canto repubblicano che cominciò a diffondersi nel 1790 durante la Rivoluzione Francese, con parole del poeta popolare Ladré e musica ripresa da una contraddanza di Bécourt (“Ah! Ah! Ça ira, ça ira, ça ira! Celui qui s'élève, on l'abaissera! Les aristocrates à la lanterne, les aristocrates on les pendra! ”), che è diventato poi anche il titolo del terzo libro delle ‘Rime Nuove’ di Giosuè Carducci (1887).
L’opera, che dovrebbe uscire su doppio Cd per la Sony Classical, potrebbe essere eseguita dal vivo per la prima volta a Roma nel prossimo autunno, con orchestra sinfonica, coro e coro di voci bianche, diretti dallo stesso Waters: il quale sta anche mettendo insieme i brani per un nuovo album di canzoni inedite, a distanza di ormai 13 anni dal suo ultimo, “Amused to death”, datato 1992. “Ne ho messe insieme abbastanza per un disco, potrei farlo uscire anche domani, ma sto cercando di rendere più coerente il progetto” dice Waters, che intende con esso toccare temi di attualità
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