Regalo di Natale

Compagno di tante notti insonni davanti alla tv, è uno dei miei film preferiti. Atmosfere uniche, magnetiche, per uno dei migliori film di Avati, che non ha mai più fatto film così "cattivi". La parola a chi vuole inserire commenti

gran bella recensione.
Ho visto il film solo una volta e mi piacque moltissimo. La cattiveria di cui parla peppe è sociale innanzi tutto dove la partita a poker ne simbolizza il carattere selvatico e da sopravvivenza..
e dove grazie a delle carte da gioco si puo' andar via con dei milioni in tasca o con un nuovo crack esistenziale.

Esatto. Quello che mi colpisce inoltre è il fatto che l'amicizia sembra un fenomeno relegato all'adolescenza. Quando si cresce tutto è funzionale, tutto si fa per ottenere qualcosa. Lo status, il potere, il denaro ne offuscano il significato, non si fermano davanti a niente.

Ragazzi andateci piano con tutti sti commenti, non vorrei si intasasse il forum...uno alla volta c'è posto per tutti

ottima recensione giuseppe

l'aspetto più interessante del film, superati quelli che possono essere gli atti di coinvolgimento dettati dalle ottime performance dei protagonisti, è quel senso di sporcizia, di sudore intorno al vil denaro.

il film mi era piaciuto moltissimo, sotto molti aspetti...

tranne per Carlo Delle Piane... ecco, per quanto bravo possa essere, quest'uomo mi provoca quasi prurito

Grazie ragazzi, stavo già ricorrendo al marzulliano "si faccia una domanda, si dia una risposta"

Dunque, come dice Vittorio l'avidità che ruota intorno al denaro ha un ruolo centrale

Yashal, io trovo Delle Piane uno dei migliori attori italiani degli ultimi decenni, il prurito è dovuto all'interpretazione viscida in RdN o all'aspetto non proprio da copertina?

direi dall'interpretazione viscida dell'avvocato Santelia...
gli è venuta troppo bene!! il ruolo era difficile...
(mangiapatatebolliteatradimento!!)
sono d'accordo sul fatto che sia molto bravo...
di certo non un bell'uomo poverino

ad esempio un altro che mi faceva un po' di orticaria era Alessandro Haber... ma con lui capita spesso... bravo si... ma decisamente troppo isterico!!!

il film mi è piaciuto anche per il fatto che le decisioni che prendono i partecipanti durante il gioco alla fine sono collegate a episodi e stati d'animo del passato, riferite ai legami che ci sono e ci sono stati tra di loro...
mi ha trasmesso una certa tensione...

Haber è forse il più frustrato tra i personaggi, recensisce filmetti di serie C e non ha diritto neanche al panettone aziendale per Natale. Ad un tratto esplode in uno sfogo (come è logico). Bravissimo anche lui.
Santelia: "se adesso vuole mostrarmi il suo punto"
Franco (Abatantuono) :"non c'è bisogno..."

si, Lele era ultrafrustato...
(anche un po' stronzo dai)

Lo sarà di più nella Rivincita, qui la palma d'oro per la stronzaggine va ad Ugo/Cavina

già, forse io avendo visto entrambi i film ho una visione panoramica del Lele... e quindi lo vedo anche stronzetto.

Ugo ha di sicuro lo scettro in questo film!!