Massimo Volume

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t.r.e.
00domenica 22 febbraio 2004 21:29
Salve a tutti, tempo fa il prof V mi parlò di questo gruppo con ottime parole, poi grazie ad un investimento di mercato insieme a Indifference sono arrivato in possesso di due album "lungo i bordi" - "da quì".
Io li ho trovati davvero unici, non avevo mai sentito niente prima, si possono paragonare(anche se mi hanno diffidato dal farlo) ai c.s.i. nelle fasi più parlate.
i testi di Mimì Clementi("..sai Mimì che la paura è una cicatrice..."afterhours)sono freddi e spietati, racconti di memorie urbane e tormenti.
voi li conoscete?

a breve sul Cibicida...[SM=g27960]

[Modificato da t.r.e. 24/02/2004 22.47]

Emanuele Brunetto
00domenica 22 febbraio 2004 21:32
Non li conosco, ma non vedo l'ora di ascoltare i due album che avete comprato...[SM=g27972]
Prof V
00lunedì 23 febbraio 2004 02:10
da ascoltare rigorosamente in cuffia di notte
t.r.e.
00martedì 24 febbraio 2004 22:45
"...mi sento come il tetto di una chiesa bombardata..."
jackmerluzzo
00giovedì 26 febbraio 2004 01:58
a colpo secco quale cd devo comprare?
indifference
00giovedì 26 febbraio 2004 12:38
***
"lungo i bordi"..senza dubbio!
indifference
00mercoledì 3 marzo 2004 14:47
***
T.r.e mi ha detto che il primo lavoro dei Massimo Volume ("stanze") è praticamente introvabile...è stato distribiuito da una etichetta indipendente !!!!!!!! AZZ.. [SM=g27978]
Emanuele Brunetto
00mercoledì 3 marzo 2004 15:03
...caspita peccato...
t.r.e.
00mercoledì 10 marzo 2004 21:46
la scheda dei massimo volume è online sul cibicida!![SM=g27960]

vai alla scheda---->

[Modificato da t.r.e. 10/03/2004 21.48]

Kazufai
00martedì 5 ottobre 2004 21:27
Scusate il ritardo.
Ho trovato questa scheda nei meandri del forum e ho sentito il bisogno di dire la mia.
Da poco conosco i Massimo Volume, ho soltanto un album, Lungo i Bordi e qualche canzone tratta dai successivi.
Io AMO "Lungo i Bordi", in assoluto uno degli album che preferisco, assolutamente incredibile, una carica emozionale meravigliosa, avvolgente.
E poi credo che Sommacal sia uno dei migliori chitarristi italiani degli anni 90.
Grandiosi.
indifference
00martedì 5 ottobre 2004 21:36
***
bravo Kazufai . ora devi procurarti necessariamente "Da Qui" ..dopo un lungo ascolto posso dirti anche che è migliore di "lungo i bordi".

...dopo "da\qui" dovrai ancora una volta necessariamente comprare "stanza 218" di ElMuniria (il nuovo progetto di Emidio Clementi). meno rock più elettronico , eccellente.[SM=g27980]
Prof V
00mercoledì 6 ottobre 2004 00:01
kazufai complimenti per la scelta.
Kazufai
00mercoledì 6 ottobre 2004 14:54
I miei progressi musicali li devo moltissimo a voi. [SM=g27959]
Eu Amnesiac
00domenica 5 dicembre 2004 00:51
Grandissimi...
Lungo I Bordi è assolutamente straordinario...insieme agli Uzeda, la mia band nostrana preferita degli anni '90...
cammarata
00lunedì 4 settembre 2006 11:40
non capisco perchè ovunque "lungo i bordi" venga considerato migliore di "stanze". io quest'ultimo lo trovo superiore, da ogni punto di vista. in primis i testi delle canzoni, poi anche per la musica, che trovo molto più coinvolgente, serrata. però al contempo devo considerare le miliardi di critiche che unanimi mi si oppongono. secondo voi?
Prof V
00lunedì 4 settembre 2006 11:57
Re:

Scritto da: cammarata 04/09/2006 11.40
non capisco perchè ovunque "lungo i bordi" venga considerato migliore di "stanze". io quest'ultimo lo trovo superiore, da ogni punto di vista. in primis i testi delle canzoni, poi anche per la musica, che trovo molto più coinvolgente, serrata. però al contempo devo considerare le miliardi di critiche che unanimi mi si oppongono. secondo voi?



incollato [SM=x245516]
t.r.e.
00lunedì 4 settembre 2006 12:21
Stanze è affannato, dolente, crudele. E' il primo clementi: quello del trasferimeto dall'abbruzzo a Bologna, quello dell'odio verso il suo passato.
In Lungo i Bordi, invece, Mimi è ormai parte della città in cui vive. E' inglobato, "si trova fuori la stanza". E i testi, brandelli di memorie mescolati ad inquietudini nuove, sono evocativi e dalla maggiore forza narrativa.

Personalente amo i due lavori in maniera differente. Sono due capolavori assoluti di poesia sì, ma di un modo di fare poesia totalmnte differente. Per quanto riguarda le musiche beh, è palese che in Lungo i Bordi, ci sia il tentativo di abbassare un po' i toni (obiettivo che, peraltro, verrà ancor più raggiunto in Da Qui) e che il parlato di Mimi si faccia meno metallico e più penetrante.

non c'è niente fuori,
tranne i colori che già conosci

[Modificato da t.r.e. 04/09/2006 12.22]

t.r.e.
00lunedì 4 settembre 2006 12:28
per quanto riguarda la critica, beh. Non so fino a che punto si abbia una conoscenza approfondita di Stanze. E' un lavoro che finì molto presto fuori catalogo
Kazufai
00lunedì 4 settembre 2006 15:16
Ne parlavamo proprio ieri con il buon t.r.e.
Nonostante, a parer mio, il paragone con Lungo i bordi non si pone (in assoluto il picco artistico della band), "Stanze" mi sembra un lavoro parecchio sottovalutato. Forse, per quanto mi riguarda, è addirittura migliore di "Da qui".
Emanuele Brunetto
00lunedì 4 settembre 2006 15:19

Scritto da: Emanuele Brunetto 22/02/2004 21.32
Non li conosco, ma non vedo l'ora di ascoltare i due album che avete comprato...



...caspita, continuo a non vedere l'ora...
cammarata
00lunedì 4 settembre 2006 22:15
grazie per la preziosa nota biografica, mi rende più addentro alla questione "stanze" e al perchè mi senta più vicino a quei tipi di testi. per quanto riguarda "lungo i bordi" clementi in "pizza express" (un testo che pare del tutto privo di senso) alla fine dice che la sua vita sarebbe totalmente cambiata. a questo punto in che senso gli cambiò la vita?
t.r.e.
00martedì 5 settembre 2006 16:01
figurati.
Nel caso di Mimi Clementi il dato biografico è di centrale importanza. Tutti i lavori dei Massimo Volume (e anche il nuovo progetto "El Muniria") sono un po' la vita di Mimi in pillole. Lui si diverte a spezzettare episodi, riprenderli successivamente, citare personaggi (Alessandro, Leo, Ada) che ha conosciuto negli anni pre e post-Bolognesi.
Tu hai citato Pizza Express che è un testo magnifico, perhcè l'autore con poche parole e pigiando sui tasti giusti riesce benissimo a dipingere un'atmosfera e a suggerire l'umore da sera di mezza settimana da qualche parte in città. Sul significato, non si può essere "scientificamente" sicuri. Mimi parla di una vita precedente. Anche in "Senza un posto dove dormire" (da DA QUI') fa riferimento ad una nuova consapevolezza ("da quel momento in poi avrei dovuto fare i conti con cose di cui avevo una conoscenza solo vaga. La solitudine, ad esempio") e infatti sembra proprio che la fase della giovinezza sia per sempre finita e che l'incombente responsabilità della maturità sia arrivata anche per lui.

brandello da ("Ronald, Tomas e io" / STANZE)

Evitavo alcuni posti, ne frequentavo altri
per non dover giustificare un anno
passato sulle spalle di mia madre
a collezionare
Caballero
e a guardare programmi per ragazzi
tutto il santo pomeriggio
Di tanta gente non ne so più niente
La settimana scorsa mi ha telefonato mia madre
Mi ha detto
'Senti Mimì, non è ora che torni a casa e ti trovi un lavoro serio,
dico io'
Lei non lo sa che nel portafogli
porto ancora un vecchio calendario
Sopra c'é segnata una data
26 dicembre 1986
Quel giorno ho fatto un patto
un giuramento con me stesso
Non sarei mai più tornato a casa
Tutto qui



t.r.e.
00martedì 5 settembre 2006 16:05
ah, se ti appassiona il personaggio sono necessarie le letture
dei libri "Gara di resistenza" ('97) e "L'ultimo Dio" (2002) in cui Mimi fa riferimento alla sua parabola esistenziale.
cià
cammarata
00mercoledì 6 settembre 2006 08:11
grazie ancora.

cmq volevo dire la mia riguardo la questione "massimo volume" e "offlaga disco pax".

i testi del primo gruppo mi portano dentro mondi sconosciuti, ovvero conosciuti solo al personaggio che li vuole aprire agli ascoltatori, o magari solo a se stesso.

nei testi degli offlaga avverto come l'impressione di voler "direzionare" l'ascoltatore, di farlo sentire partecipe ma con fine diverso, con fine più "commerciale".

è una sensazione ovviamente che si dovrebbe argomentare, giustificare.

dentro i testi degli offlaga c'è la scientifica ricerca di ricostruire un immaginario comune, un sentimento. d'altronde anche il titolo del cd "socialismo tascabile" è chiarificatore di quest'intento. l'utilizzo di grandi contenitori comuni nell'immaginario (Lenin, i quartieri iacp), la creazione di un simbolismo intimo del gruppo e identificatore (i wafer tatranky, il pupazzo talpa, il toblerone con la frase "qualcuno sa perchè" che verrà chiarita nella canzone "cioccolata iacp" cantata solo nei live). insomma è un'operazione commerciale bella e buona.

dentro i testi dei massimo volume c'è il vissuto di una persona. punto.

quello che mi infastidisce un pò delle tematiche degli offlaga è il volerci presentare un personaggio, non una persona. io non lo so, mi sembra tutto molto studiato se analizzato attentamente:
1 kappler: la gioventù ribelle ma posata, lo sprezzo dell'alunno intelligente ma svogliato (ovvi riferimenti alla faccenda del voto 8, della richiesta della media parificata e della faccia come il culo)
2 enver: questo è un testo più "personale" meno da personaggio, anche se la frase "hai lasciato piazze piene, urne vuote" non mi è chiara
3 khmer rossa: tutta una storia su un possibile filosovietico adolescente nostrano, che se ne va con la maglietta del che guevara a scuola. un fighettino comunista "mi vedeva come un dio, come un dimitrov, un majakovskij, un partigiano jugoslavo" in altri contesti poteva essere "mi vedeva come un personaggio irreale, un superman, un batman" oppure "mi vedeva come un roberto baggio, un maradona, in più bello e di successo" cioè, non un riformista del cazzo!
4 cinnamon, 6 tatranky, 7 robespierre: gruppo di traccie utili per ricostruire l'immaginario del socialismo tascabile (che potremmo ridefinire socialismo feticista, a questo punto)
5 tono metallico standard: gli offlaga hanno pure un circondario musicale, fanno propaganda di un negozio di dischi con una fasulla polemica col cantante dei julie's haircut per rimpolpare l'immaginario sul gruppo. ovviamente la polemica con luca dei julie's è subito rientrata in ogni sede ed è stata sottolineata spesso nelle interviste di collini.
8 piccola pietroburgo: forse l'unica traccia meno costruita ad hoc, parla di una storia. ricalca un pò la fisionomia dell'immaginario della traccia 5.
9 defonseca: un testo molto poetico, bello. facendo il cinico dico che è anche un testo racchiuso in una logica commerciale. vuole raccogliere i restanti resti del possibile pubblico offlaghiano.

potrei andare avanti per un pò, è chiaro che quando trovo spunti per una critica non mi fermo più. magari riprenderò in seguito se interessa. intanto mi interessa conoscere il vostro punto di vista.

cammarata
00giovedì 7 settembre 2006 08:43
scusate per il post precedente, molte delle cose che ho scritto erano dettate da un diffuso annebbiamento cerebrale, sto ascoltando per l'ennesima volta gli offlaga e oggi mi sembrano meglio loro! [SM=x245529]
t.r.e.
00giovedì 7 settembre 2006 11:10
meglio, peggio? diversi.

I Massimo Volume sono la parabola esistenziale di un uomo, Clementi, musicata da una band dalle sonorità elettriche, crude, secche. L'elemento letterario è fondante, il periodo musicale è quello dei primi '90, con tutto quello che ne consegue.

Gli Offlaga sono il sogno frantumato di un ragazzo (ora uomo), Collini, che riflette, ora ironicamente, ora con un po' di amaro in bocca (sempre ben dosato - per dire la verità), sugli anni del filosocialismo emiliano, con i suoi miti, le sue contraddizioni e la sua buona dose di romanticismo.
Dal punto di vista musicale è l'elettronica a dominare con qualche linea di basso.

Per quanto mi riguarda il 'parlato' di Mimi riesce a colpirmi più di quello di Max (che apprezzo moltissimo comunque).
Ma, a parte quello mi paiono realtà molto diverse.
Kazufai
00giovedì 7 settembre 2006 11:46
I Massimo Volume sono cronaca dell'io, catarsi, enfasi.
Gli Offlaga Disco Pax sono cronaca, immagini, istantanee.
indifference
00giovedì 7 settembre 2006 22:17
***
aspettiamo il prossimo degli offlaga, vediamo cosa fanno!
per il momento la "lotta" è impari!
cammarata
00giovedì 7 settembre 2006 22:48
sono curioso, fiducioso, e silenzioso, ma onestamente non mi aspetto granchè...spero di essere smentito. ovviamente. a quando l'uscita? e saranno pezzi nuovi o quelli dei live?
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