Marilyn simulò il suicidio, fu lasciata morire

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RikReed
00domenica 18 marzo 2007 19:03
Gesto estremo per attirare l'attenzione di Bob Kennedy. L'attrice, ormai scomoda, fu tradita dagli «amici» che dovevano salvarla STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
LONDRA – I dubbi sulla morte di Marilyn Monroe sono sempre stati tanti e oggi è uscita una nuova, raggelante teoria, che sostiene che la star non intendeva suicidarsi, ma è stata lasciata morire dagli «amici» che dovevano salvarla. In uno straordinario documento inedito, dissotterrato da un regista australiano e passato al domenicale dell’«Independent», l’FBI annota come la 36enne attrice Hollywoodiana si era accordata con «amici» per fingere un tentativo di suicidio, in modo d’attrarre l’attenzione di Robert Kennedy (fratello dell’allora presidente degli Stati Uniti, John F. Kennedy), con cui lei aveva un rapporto amoroso, e costringerlo a lasciare la moglie.

Marilyn si sarebbe fidata di Peter Lawford, anche lui attore e marito della sorella di Bob, Patricia Kennedy, e si sarebbe messa d’accordo con lui per farsi «trovare in tempo» ed essere salvata. Invece, Marilynprese un’overdose di barbiturici, come aveva annunciato a Lawford e ad altri pochi amici intimi, e venne lasciata morire senza che nessuno alzò un dito per salvarla. La bionda più famosa del mondo venne trovata morta la mattina del 5 agosto 1962, nuda nel suo letto, dove forse aveva aspettato invano di essere riportata in vita.

Nel documento, finora “top secret” e appena reso pubblico grazie alla legge sulla libertà d’informazione, l’FBI riporta la registrazione di un’agghiacciante telefonata avvenuta tra l’attore Lawford e Bob Kennedy la notte del suicidio di mARILYN, in cui Kennedy chiede: «Allora, Marilynè già morta o no?». Secondo il regista australiano Philippe Mora, la Monroe era diventata «scomoda» per i Kennedy perché aveva capito che Bob non l’avrebbe mai sposata e minacciava di raccontare tutto del suo legame con i fratelli, Bob e John. Tra gli altri che sapevano del finto tentativo di suicidio della star, e che non fecero niente per fermarla, pare ci fossero anche lo psichiatra di mARILYN, Ralph Greenson, la sua governante, Eunice Murray e il suo press agent, Pat Newcomb. Lawford avrebbe addirittura convinto Greenson a darle oltre 60 di pasticche di barbiturici, proprio mentre Marilynstava cercando di interromperne l’uso.



Emanuele Brunetto
00domenica 25 marzo 2007 01:17
Mi sa tanto di ennesima trovata per ritirare fuori il nome della Monroe...
Lorenzo.studente
00venerdì 27 aprile 2007 20:49
Non mi stupisce che qualche elemento di verità ci sia in questo caso.
Ci si può attendere di tutto in una vita come la sua, anche questo genere di strategie di eliminazione.
Penso che l'ambiente in cui si trovava poteva arrivare a tanto; una
figura così acclamata per l'epoca, dove metteva piede creava scompiglio. [SM=g27972]
talpetta
00giovedì 3 maggio 2007 01:51
Non credo assolutamente a quanto detto. Sono invece convinta che la sua morte sia legata alla relazione che intratteneva con Robert Kennedy. Era ormai diventata un personaggio troppo scomodo e sembra avesse programmato una conferenza stampa per dichiarare il suo amore e il suo legame con quest'ultimo.
Rimango dell'idea che sia stata uccisa e che tutto sia stato abilmente nascosto... gran arte degli Americani.
La verità non si saprà mai.
Era semplicemente una donna bella, infelice e sfortunata, che ha pagato con la vita il prezzo della sua popolarità.




Kazufai
00sabato 5 maggio 2007 18:12
Re:

Scritto da: talpetta 03/05/2007 1.51
Non credo assolutamente a quanto detto. Sono invece convinta che la sua morte sia legata alla relazione che intratteneva con Robert Kennedy. Era ormai diventata un personaggio troppo scomodo e sembra avesse programmato una conferenza stampa per dichiarare il suo amore e il suo legame con quest'ultimo.
Rimango dell'idea che sia stata uccisa e che tutto sia stato abilmente nascosto... gran arte degli Americani.
La verità non si saprà mai.
Era semplicemente una donna bella, infelice e sfortunata, che ha pagato con la vita il prezzo della sua popolarità.



parole sante.
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