La paura al cinema...cos'è? (pura psichedelia)

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Prof V
00sabato 24 dicembre 2005 01:07
Potrebbe venirne fuori un bel editoriale. Il cinema moderno è ancora capace di creare mostri e incubi? La risposta è no, purtroppo, cosi come non è più in grado di cavalcare l’onda della fobia metropolitana, intrappolato com’è nel raccontare, miseramente, storie di scarsa adrenalina telefonica o webiana. Che cosa potrebbe spaventarci?
RikReed
00sabato 24 dicembre 2005 01:08
prima di esprimermi vorrei sentire l'opinione del promoter, editor pr
ciumeru
00sabato 24 dicembre 2005 01:10
Auguro...
a questo discussione di soppiantare quella su dicanio, che è diventata noiosa. I fascisti e i comunisti dell'ultima ora mi fanno vomitare.
Prof V
00sabato 24 dicembre 2005 01:10

Scritto da: RikReed 24/12/2005 1.08
prima di esprimermi vorrei sentire l'opinione del promoter, editor pr





cioè di giorgio? capisco perfettamente. stiamo parlando comunque di un soggetto capace di sintetizzare l'universo stesso pur non essendo un kantiano.

[Modificato da Prof V 24/12/2005 1.11]

t.r.e.
00sabato 24 dicembre 2005 01:11
devo dire che un film come Memento è riuscito, non a impaurirmi, ma a inquietarmi. La memoria inferma, la fragilità dei soggetti, l'incertezza di se stessi.
ciumeru
00sabato 24 dicembre 2005 01:12
scusate...
ma per caso T.R.E. si fa le canne? perché dice cose insane. [SM=x245509]
Prof V
00sabato 24 dicembre 2005 01:14
però...
dici bene: di norma l'assetto cinematografico ci offre una paura conoscitiva, ovvero una paura che conosciamo. memento, invece, inverte la rotta: non è più paura per ciò che è, ma per ciò che potrebbe essere o che è stato.
ottimo spunto.
Prof V
00sabato 24 dicembre 2005 01:15
per giorgio pennisi "ciumeru"
il tuo avatar per esempio potrebbe intimorire giovani teenagers americani anti no global...parlacene
t.r.e.
00sabato 24 dicembre 2005 01:16
anche lynch riesce ancora in questo senso
Emanuele Brunetto
00sabato 24 dicembre 2005 01:16
A volte le sensazioni che vengono trasmesse da una pellicola riescono ad inquietare più di mille immagini. Un esempio su tutti The Blair Witch Project, non si vede nulla ma la tensione è palpabile.
ciumeru
00sabato 24 dicembre 2005 01:18
secondo me...
non avete mai visto un film.
prima dracula poi il resto.
la paura potrebbe rendervi vivi, ma anche rendervi esseri umani.
pensateci e lasciate stare l'olio.
Prof V
00sabato 24 dicembre 2005 01:19
ci spaventa quello che non capiamo. indirettamente quoto riccardo che citava lynch.

ricordate il bellissimo "uomo elefante" (mi va di tradurre il titolo...scusate), ecco avviene un pò cosi...solo che lynch è estremamente selettivo nel suo spiegare e nel suo farsi capire.

t.r.e.
00sabato 24 dicembre 2005 01:21
mulhollnd drive?
Prof V
00sabato 24 dicembre 2005 01:21
per giorgio pennisi "ciumeru"
tu che sei un filmaker locale, forniscimi l'incipit perfetto di una scena maledetta
ciumeru
00sabato 24 dicembre 2005 01:22
e che dire di...
the grudge o the eye, che si sono meritati la home di questo fantasmagorico sito!!
Prof V
00sabato 24 dicembre 2005 01:22
Re:

Scritto da: t.r.e. 24/12/2005 1.21
mulhollnd drive?



quel film è un trattato filosofico. bisogna passare però da "vertigo" di hitchcock per comprenderne taluni elementi.
Prof V
00sabato 24 dicembre 2005 01:23
Re: e che dire di...

Scritto da: ciumeru 24/12/2005 1.22
the grudge o the eye, che si sono meritati la home di questo fantasmagorico sito!!




facevano parte di quel filone che qui stiamo criticano. la paura e l'anestetico visivo.
t.r.e.
00sabato 24 dicembre 2005 01:25
prof, quale pensi sia la sensazione di lynch quando guarda la prima di un film come mulhollan drive? ha paura di se stesso?
ciumeru
00sabato 24 dicembre 2005 01:28
ma perché...
il regista non può avere paura di se stesso?
io ne ho di me stesso.
viva la libertà di espressione. e l'olio.
Prof V
00sabato 24 dicembre 2005 01:30
prof, quale pensi sia la sensazione di lynch quando guarda la prima di un film come mulhollan drive? ha paura di se stesso?

by tre



non credo lo faccia. lynche è un pittore e molto ha appreso da questa arte. un dipinto finito non può essere modificato. lo stesso vale per un film. giochi di luce e chiaro scuro vanno pianificati. le interpretazioni sono, poi, sempre soggettive. In "Strade Perdute" per esempio, per molti il messaggio di base è l'impotenza sessuale del protagonista...il che è tutto dire

[Modificato da Prof V 24/12/2005 1.31]

t.r.e.
00sabato 24 dicembre 2005 01:34
non credi che il quadro finito possa avere un'anima diversa da quella che l'artista s'aspettava?
Emanuele Brunetto
00sabato 24 dicembre 2005 01:36
Ma la tela non sarà anch'essa un pò come il blocco di marmo che contiene già in se l'opera ma necessita solo che venga estrapolata dall'artista?
Prof V
00sabato 24 dicembre 2005 01:36
è un'anima che può sognare?

si badi: non ho detto "può far sognare"


ciumeru
00sabato 24 dicembre 2005 01:37
io non ho capito...
vorrei che mi si spiegasse che cosa vuole questo regista dagli spettatori.
Io non voglio dargli niente.
Prof V
00sabato 24 dicembre 2005 01:38
Re:

Scritto da: Emanuele Brunetto 24/12/2005 1.36
Ma la tela non sarà anch'essa un pò come il blocco di marmo che contiene già in se l'opera ma necessita solo che venga estrapolata dall'artista?



giusto manueli ci siamo...
bisogna decodificare l'idea astratta. prendi per esempio davide r., la sua più grande paura è quella di cadere...su questo ci siamo? bene, ora mettiamo il caso che questi debba inscenare la "fall" e ci sono due modi di farlo: uno banale e prevedibile, l'altro secondo geometrie psicologiche e raffinate...tu quale preferiresti?
RikReed
00sabato 24 dicembre 2005 01:39
quoto lynch e mulholland drive, non si capisce un cazzo, ed è bellissimo e inquietante anche per questo
Emanuele Brunetto
00sabato 24 dicembre 2005 01:39
giusto manueli ci siamo...
bisogna decodificare l'idea astratta. prendi per esempio davide r., la sua più grande paura è quella di cadere...su questo ci siamo? bene, ora mettiamo il caso che questi debba inscenare la "fall" e ci sono due modi di farlo: uno banale e prevedibile, l'altro secondo geometrie psicologiche e raffinate...tu quale preferiresti?


by prof v


Preferirei la banalità della geometria.

[Modificato da Prof V 24/12/2005 1.41]

Prof V
00sabato 24 dicembre 2005 01:40
Re: io non ho capito...

Scritto da: ciumeru 24/12/2005 1.37
vorrei che mi si spiegasse che cosa vuole questo regista dagli spettatori.
Io non voglio dargli niente.



non comprendi una volontà. non è fantastico tutto ciò?
RikReed
00sabato 24 dicembre 2005 01:40
e di vanilla sky che mi dite?
Prof V
00sabato 24 dicembre 2005 01:42
Re:

Scritto da: RikReed 24/12/2005 1.40
e di vanilla sky che mi dite?



preferisco il "donatore" spagnolo. è meccanisco puro.
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