Mi sembra doveroso dover aprire un discorso sul seguente gruppo. I Rage Against The Machine sono tra i pochissimi davvero incazzati contro lo stato. Testi militanti hip-hop costruiti su furiosi riff hard rock. Il loro movimento musicale orbita anche attorno alla fusione di un funky di prim'ordine e un punk che libera energia anarchica.
Nasce un nuovo genere che li porterà all'apice di tutte le classifiche. Con loro la gente apre gli occhi, capisce che qualcosa non va ed incominciano i movimenti di protesta.
In pezzi come "Sleep Now In The Fire" o "Killing In The Name" si vedranno più volte censurati, a causa della crudezza dei temi politici trattati.
La loro Los Angeles non dev'essere toccata e a questa dedicheranno il loro terzultimo album "The Battle Of Los Angeles" e un live ultimamente uscito "Live At The Grand Olympic Auditorium".
Un suono caratteristico che denota la chitarra, è il wha-wha di Tom Morello, che utilizza solamente strumenti modificati meccanicamente e una sfilza di pedali...
Il cantante Zack De La Rocha, cervello del gruppo, di origine messicana, si rifiuta di cantare se ad ogni concerto non è presente una bandiera raffigurante il Che, (eccezion fatta per quando furono a Woodstock '99, in cui non ricordo di averla vista)
Il gruppo si scioglie nel 2000, quando De La Rocha decide di abbandonarli per intraprendere una carriera da solista, che sfortunatamente per lui, non avrà successo.
I restanti dei R.A.T.M decidono di unirsi al cantante dei Soundgarden, Chris Cornell, per dare vita agli Audioslave, attualmente alla lavorazione del secondo album, successivo al primo, omonimo.
Siete d'accordo alla loro opposizione politica?
[Modificato da Demetrio Stratos 08/12/2004 22.32]
[Modificato da Demetrio Stratos 08/12/2004 23.27]