E' morto Aaron Spelling

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Askani
00lunedì 26 giugno 2006 16:18
24 Giugno 2006


E' morto il Re Mida di Hollywood. Aaron Spelling, se n'è andato a 83 anni nella famosa villa dei suoi sogni. Attore fallito, è stato per quasi mezzo secolo il produttore televisivo di maggior successo in America creando serie come 'Fantasy Island', 'Charlie's Angel', 'Dinasty' e 'Beverly 90210' accumulando una fortuna leggendaria persino tra i colleghi
miliardari di Hollywood. La villa di Holmby Hill a Los Angeles, con le sue 123 stanze, dove si poteva giocare a bowling e pattinare sul ghiaccio, con una intera ala riservata al guardaroba della moglie Candy, era diventata il simbolo del motto 'l'avidità è un pregio'.

Le origini

Spelling, figlio di un sarto ebreo immigrato dall'est europeo, non aveva mai dimenticato l'infanzia poverissima e non aveva alcun problema ad ostentare la sua ricchezza. "Ho lavorato duro per questi soldi - diceva - nessuno ti regala niente nella vita". Aaron aveva iniziato come produttore alla fine degli anni Cinquanta. Fin dall'inizio mostrò il suo vero talento: riuscire a intuire i gusti degli americani. La sua prima serie televisiva dal titolo 'Burke's Law' resta un esempio del suo dono: raccontava le avventure di un detective playboy che risolveva i crimini spostandosi in Rolls-Royce.

I suoi personaggi

Quasi sempre i protagonisti delle sue serie vivevano nel lusso. Dalle avventure esotiche di 'Love Boat' e di 'Fantasy Island' agli intrighi dei miliardari di 'Dinasty', la serie dove le elegantissime Joan Collins e Linda Evans finirono col fare a botte in una piscina.

Spelling era un produttore così prolifico da finire nel Guinness Book of Records per la maggiore quantità di ore televisive create: oltre tremila ore, divise tra 200 serie diverse e 140 telefilm.

Negli anni '70, si era trovato a produrre un terzo dei programmi serali della ABC, che era stata ribattezzata 'Aaron Broadcasting Company'.
Spesso i suoi programmi erano bocciati dai critici. Ma per
Spelling contava solo il giudizio del pubblico: era quello il fattore decisivo per il successo o meno di una nuova serie televisiva.

In 'Beverly Hills 90210' aveva offerto un ruolo di protagonista anche a sua figlia Tori che, dopo essere stata derisa come "figlia di papà", era riuscita a diventare una attrice di fama nazionale. L'amore del produttore per i suoi figli Tori e Randy, avuto entrambi della sua terza moglie Candy,
era leggendario: alla fine di dicembre, quando i ragazzi erano ancora piccoli, faceva installare macchine della neve davanti alla villa di Los Angeles per regalargli un Natale Bianco.
bogitina
00lunedì 26 giugno 2006 17:09
mi spiace. [SM=x245541]
indifference
00lunedì 26 giugno 2006 20:56
***
me ne fotto.
Prof V
00lunedì 26 giugno 2006 23:53
nicola sei un bruto.
Emanuele Brunetto
00martedì 27 giugno 2006 01:29
L'indimenticabile Beverly Hills 90210... [SM=x245572]
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