Cindia
Federico Rampini
Sono tre miliardi e mezzo. Sono più giovani di noi, lavorano più di noi, studiano più di noi. Hanno schiere di premi Nobel per la scienza. Guadagnano stipendi con uno zero in meno dei nostri. Hanno arsenali nucleari ed eserciti di poveri. È «Cindia»: Cina e India, il dragone e l’elefante. Cindia non indica solo l’aggregato delle due nazioni più popolose del pianeta: è il nuovo centro del mondo, dove si decide il futuro dell’umanità. Tutto il meglio e tutto il peggio dipende da loro. Le speranze di progresso così come i rischi di catastrofi, il riscatto dalla miseria e la guerra all’inquinamento, la libertà o la repressione, la salvezza o l’orrore: la partita del XXI secolo si gioca qui.
In totale, Cindia e i suoi paesi satelliti (le cosiddette «tigri asiatiche», ma anche il Giappone in una nuova fase di crescita economica) sono cinque volte la popolazione dell’intero continente europeo inclusa la Russia, otto volte l’Unione europea allargata a 25 membri, 13 volte gli abitanti degli Stati Uniti. Più di metà dell’umanità è concentrata in quest’area, ed è questa la metà che cresce. Cresce sia demograficamente che economicamente. Federico Rampini si spinge oltre i confini della Cina,per raccontare, in una collezione di storie di vita quotidiana, di ritratti di grandi capitalisti di cui noi ignoriamo persino il nome, e di racconti di viaggio, questo enorme impero nascente. E per cercare di rispondere a una delle domande chiave del nostro futuro: Cina o India? Oppure Cindia? Vincerà la ricetta cinese, quella indiana, o un misto fra le due? E con quali conseguenze per il resto del mondo?
[Modificato da contaminata 10/05/2006 23.18]