Catania, Battiato...ed io.

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==Robbinikki==
00giovedì 26 maggio 2005 22:23
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Ciao. Sono nuovo. Mi chiamo Roberto.[SM=g27966]

Non ho trovato modo migliore per presentarmi...

Avevo scritto un papello per raccontare una triste storia...ma ho appena selezionato tutto e spinto "canc". Già...infondo non ne vale proprio la pena di "pigghiarisi di collera" per questa città, non ha proprio più senso.

Vorrei però vedere cosa ne pensate. La riscrivo in estrema sintesi.

Un ragazzo vicino ad alleanza nazionale, rappresentante degli studenti al senato accademico dell'università degli studi di Catania, ha posto il suo veto per il conferimento della laurea ah honorem in Lettere al noto ed amato cantautore catanese Franco Battiato. Motivazione: aveva appoggiato con un suo concerto il candidato Enzo Bianco alle recenti comunali ed aveva detto che se avesse vinto Scapagnini sarebbe andato via dalla città.

FINE DEL PROLOGO.

Adesso mi presento, anzi...presento uno degli aspetti più importanti ed ingombranti della mia vita, fino a ieri: l'amore per la mia città, Catania.

Ho 23 anni e sono cresciuto in una città perennemente in bilico. In bilico tra due possibilità, tra due strade, tra due prospettive immensamente diverse tra loro.

Catania, da sempre "poco più che una grossa città" ma con un'immenso hinterland che le regalava cifre "metropolitane" e non solo a livello numerico, ma anche qualche embrionale caratteristica qualitativa "protometropolitana" (si può dire[SM=g27969] ?), ha a parer mio vissuto negli anni 90 il momento più alto della sua trimillenaria storia, ed io, cresciuto accanto a lei in quegli anni, ero rimasto appeso ad un grande sogno.

Mai Catania aveva saputo sperare di poter essere una capitale (neanche quando per più di un secolo lo era stata davvero, per volere di un tiranno illuminato) ma in quegli anni più di qualcuno ci credeva, più di qualcuno dimostrava con i fatti e con le arti che Catania capitale lo era diventata davvero, zitta zitta e senza che troppi se ne accorgessero.

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una stasi, da una stagnazione di quell'unica arma che Catania, città "non firmata" ma "in cerca d'autore" aveva per emergere e spiccare su tutte le altre: la vulcanica vivacità culturale, artistica e perchè no imprenditoriale della sua gente.

Per quanto mi riguarda, senza voler mitizzare o demonizzare nessuno, le recenti elezioni sono state la sconfitta dell'idea di tornare a sperare, il crollo definitivo del mio sogno.

Catania poteva tornare a farmi sentire orgoglioso, poteva tornare ad offrirmi mostre interessanti, poteva tornare a far parlare di se', poteva tornare ad allevare grandi artisti, poteva tornare a far vivere un centro storico notturno che nacque come una rivoluzionaria alchimia, e sta morendo sotto la squallida forma del più immenso "corso" del più immenso PAESE che ci sia in Italia.

Catania grazie ad una serie di congiunture socio-politiche, poteva arrivare dove in tremila anni di storia non è mai stata. Ai vertici. Davvero. Ci credevo.

Non ci credo più.

Sulla voglia e sulla capacità di pensare in grande, hanno prevalso le emergenze del quotidiano e la gente ha dato fiducia a chi in qualche modo prometteva un tozzo di pane.

Ciò che mi strappa dal cuore il mio sogno è il nuovo trionfo dell'illegalità, del clientelismo, della cultura "degli amici degli amici degli amici" (cito uno dei miei film preferiti, "I Cento Passi").

Ti ho amata con tutto me stesso. Ti ho studiata, ti ho vissuta. Di te ho scritto, ho parlato con tutto il fiato che avevo in gola per difenderti in ogni occasione. In te ho creduto, di te mi sono vergognato, per te ho pianto. Per te ho litigato, mi sono preso collere, ho gioito per quel primo affollato viaggio in metrò.

Oggi mi hai tradito, e ho deciso di smettere di soffrire. Tu vai per la tua strada, io per la mia.

Non sarai mai la Grande Città che potevi essere. Resterai sempre il più immenso e sconosciuto paese d'Italia, con Paola e Chiara in piazza a capodanno, e ben ZERO mostre degne di tale nome in 4 anni. Con i musei chiusi, con quei 3 turisti spaesati lasciati al prorpio destino, e con le macchine posteggiate indisturbate fin sotto l'elefante nel cuore di quelle che furono le tue splendidi notti.

Ecco perchè dò ragione a Franco Battiato, e ne seguirò la scia...io che ti ho così tanto amata, ti volterò le spalle, e chissà, forse un giorno ti verrò a cercare, anche solo per vederti o parlare, perchè ho bisogno della tua presenza per capire meglio la mia essenza.

Addio Catania,
e grazie a tutti quelli che continueranno a crederci e a lottare.


Questo sono io, non potevo parlare di me senza questa introduzione (con annessa conclusione) e da oggi inizierò con molto piacere ad intrattendermi con voi chiaccherando di musica e cinema, ma non toccherò mai l'argomento che ho appena concluso...

Ah, questa in fondo vuole anche essere la risposta ad un vecchio Thread il cui tono generale non mi è piaciuto per niente: "Vivere a Catania" ed in qualche modo volevo rispondere.

Alla prossima,

==ROBBINIKKI==
DA OGGI CITTADINO DEL MONDO

Alla prossima[SM=g27961]
AristocraticoMaNonTroppo
00venerdì 27 maggio 2005 01:01
bevenuto
Ciao Roberto e benvenuto, ho letto con molto interesse le parole che hai speso per Catania e condivido molto le tue affermazioni. Spero che questa comunità (nn ci sono solo catanaesi ma persone di tutta Italia) entri a far parte di te nn solo per il cinema e la musica che sono il nostro primo interesse, ma anche come uno spazio x scambiare le idee e le opinioni, anche diverse, e metterle a confronto. Ciao
Yashal
00venerdì 27 maggio 2005 11:25
benvenuto
ciao [SM=g27960]
Prof V
00venerdì 27 maggio 2005 12:42
ciao roberto [SM=g27963]
Askani
00venerdì 27 maggio 2005 15:37
Ciao!
indifference
00venerdì 27 maggio 2005 16:49
***
benvenuto robinikki.

hoi letto il tuo post..e cosa dire in più ! niente !
il tuo stato d'animo rispecchia TOTALMENTE il mio .

Per Catania era un OBBLIGO dare la laurea "ad honorem" a Battiato. Una città che per anni ha vantato una coscienza ed una cultura musicale , quindi artistica , capeggiata da Battiato e cresciuta a livello nazionale proprio grazie a lui.

Battiato è stato accusato per le sue parole politicamente colorate. è per questo non gli è stato dato il riconoscimento.
ma un artista , come qualsiasi cittadino , non puo esprimere le proprie idee ??? o i riconoscimenti , come la laurea ad honorem, vengono assegnati solo se si è "in linea" con il "govreno" di turno ???

Battiato doveva essere premiato per il suo merito artistico , non per le sue idee politiche !
e per lo stesso motivo gli si poteva negare il riconoscimento per (de)meriti artistici ...ma non politici.!
e così non è stato !

ridicolo.

[Modificato da indifference 27/05/2005 18.11]

[Modificato da indifference 27/05/2005 18.12]

t.r.e.
00venerdì 27 maggio 2005 17:00
ciao roberto.
da me,
alle volte turista in casa mia..

[Modificato da t.r.e. 27/05/2005 17.01]

Emanuele Brunetto
00venerdì 27 maggio 2005 18:20
WELCOME
[SM=g27961]
bogitina
00venerdì 27 maggio 2005 23:31
benvenuto[SM=g27959]
Dj Palude
00sabato 28 maggio 2005 14:07
ragazzi non vorrei fare una brutta figura ma franco battiato qualche tempo fa non fece un concerto per an????
==Robbinikki==
00sabato 28 maggio 2005 21:58
NEWS
Interviene il preside della facoltà di lettere...

mi sembra che dica tutto e bene.

POSTO:

"Quella suscettibilità provinciale"
Una riflessione dall'Ateneo
Niccolò Mineo*


«Povera patria»...Più che pertinente cominciare o, piuttosto, intitolare proprio con una citazione da Franco Battiato.

In clima apparentemente più rasserenato, tento anzitutto una descrizione corretta dei fatti, eliminando imprecisioni e interpretazioni e valutazioni erronee. La Facoltà di Lettere e Filosofia ha approvato all'unanimità (ma per regolamento sarebbero bastati per la validità della delibera i due terzi dei votanti) in data 11 marzo 2005 la proposta di conferimento della laurea in Lettere honoris causa ai musicisti Aldo Clementi e Franco Battiato.

Nel decennio precedente dalla Facoltà erano stati proposti e laureati l'architetto De Carlo e l'economista Fazio. Le proposte delle Facoltà vanno per ulteriore approvazione al Senato Accademico, che le inoltra al Ministero cui spetta la decisione ultima. Anche il Senato può deliberare a maggioranza dei due terzi, ma è tradizione che si consideri più significativa, come segno di piena considerazione nei confronti della personalità proposta, la decisione unanime.

Nella seduta del 23 scorso, essendo stato esplicitato da parte dello studente di Giurisprudenza Bellavia, eletto per Alleanza universitaria, un suo dissenso, si è preferito non aprire una discussione e rimandare l'approvazione della proposta, sia quella relativa a Clementi – che festeggiamo solennemente in questi giorni - sia quella relativa a Battiato, a una delle prossime tornate. Quindi i termini usati in qualche caso - «bocciato» Battiato, «veto» dello studente – sono assolutamente impropri e non rispecchiano la realtà dell'accaduto.

Ma è necessario tornare sulla dichiarazione dello studente. In questa si esprime assoluta stima nei confronti di Battiato artista e il dissenso viene motivato solo in riferimento alle sue dichiarazioni preelettorali riguardanti la città di Catania. Ed è proprio per questa distinzione che nascono le perplessità e le preoccupazioni. Dovrebbe essere chiaro infatti che una laurea honoris causa viene conferita solo in riconoscimento di una particolare distinzione sul piano culturale.

Non è assolutamente, e non potrebbe essere, un riconoscimento in relazione alle idee o alle azioni politiche. E neanche è conferita in funzione dell'opera eventualmente svolta a favore del territorio in cui un Ateneo opera. Il proprio della funzione dell'università, sia sul terreno della ricerca che su quello della formazione, è la produzione, l'elaborazione e la comunicazione di valori e contenuti culturali in una prospettiva che, certo, non prescinde dal territorio, ma è soprattutto nazionale e internazionale. Cinghia di trasmissione dal particolare al generale, dal locale al globale e viceversa. Altrimenti perché il riconoscimento al Governatore della Banca d'Italia?


Qui è il punto. Il giovane Bellavia ha sovrapposto e confuso i vari piani. Lui, forse non per primo, e tutti quelli che subito dopo hanno fatto gioioso e trionfalistico coro intorno a lui. Un coro, e a questo punto parlo da cittadino, che preoccupa e inquieta. Quando il politico interviene in ordine al culturale, suscita il ricordo di antiche violenze e sopraffazioni, evoca il fantasma di antiche visioni totalitaristiche. È qualcosa che può gettare ombre e dubbi sul senso della svolta democratica e libertaria di un partito che pure su tale svolta sta fondando il suo passaggio alla modernità. Il partito certo, perché chiaramente il coro è inserito dentro un contesto a immediato riferimento politico, perché il plauso di un noto parlamentare non si spiega diversamente. Anzi questo va oltre e da politico giudica il culturale.

Liberissimo certo di esprimere una sua valutazione, ma, se questa è dettata da spirito di parte e da risentimenti personali, sa molto di rivalsa. E che dire della sua osservazione sul comportamento del massimo organo dell'Ateneo, che, a suo dire, in caso di diverso esito della competizione elettorale catanese, avrebbe certo seguito un'altra linea! Ma se la voce dello studente è stata l'unica! Forse che i politici possono denigrare e vilipendere ad arbitrio, mentre gli artisti non possono esprimere uno stato d'animo?

Un invito a riflettere. Ha danneggiato Catania più la frase di Battiato o la reazione dei presunti offesi? Si guardi al quadro nazionale e ai commenti veramente qualificati (anche di personalità del centro-destra), si prenda atto di quanto, di fatto, si sia fatta scadere l'immagine della città. Se ne vuol fare una capitale dell'intolleranza e dell'oscurantismo? Mi auguro che presto ci si sappia collocare al livello della vera Catania, la Catania dalla scanzonata e ironica intelligenza, la Catania fertile produttrice di ingegni, liberandola del volto deprimente della suscettibilità provinciale.

E in questo spirito, naturalmente col consenso della mia Facoltà, questa sì veramente offesa, porterò avanti la proposta di conferimento della laurea in Lettere honoris causa a Franco Battiato.

*preside della facoltà di Lettere

indifference
00domenica 29 maggio 2005 17:42
***

Scritto da: Dj Palude 28/05/2005 14.07
ragazzi non vorrei fare una brutta figura ma franco battiato qualche tempo fa non fece un concerto per an????



SI ! non so bene in quale occasione!
indifference
00domenica 29 maggio 2005 17:48
***
condivido totalmente le parole del preside della facoltà di lettere.
Prof V
00domenica 29 maggio 2005 20:24
Re:

Scritto da: Dj Palude 28/05/2005 14.07
ragazzi non vorrei fare una brutta figura ma franco battiato qualche tempo fa non fece un concerto per an????



vero
==Robbinikki==
00domenica 29 maggio 2005 21:14
...
..a maggior dimostrazione (se necessaria) che battiato è un artista schierato o schierabile.

BELLAVIA VERGOGNA.

Però bisogna dire una cosa...dato che non c'era necessità di unanimità, da parte del senato accademico farsi "ingabbiare" dalle urlette isteriche di un fascistello in erba è stato un gesto poco equilibrato.

Si poteva evitare tutta questa buffonata dando una guanciotto affettuoso a bellavia e dicendogli "leggi un po', ascoltati un po' più musica e meno comizi e poi terremo conto della tua opinione".

RikReed
00lunedì 30 maggio 2005 02:09
Caro Roberto, ti do anche io il mio benvenuto, e mi permetto, nel rispetto delle leggittime differenze di idee, di fare qualche piccola riflessione sul tuo iniziale intervento.

Sinceramente ritengo che la questione Battiato sia stata di grande imbarazzo per la città tutta, Battiato compreso.

Mi spiego, il Signor Franco Battiato, ha sempre detto di voler stare fuori dagli schieramenti politici dell'una e dell'altra parte. Scelta più che leggittima, anzi oserei dire coraggiosa se si considera che per la sua generazione definirsi "politicamente impegnato" era non solo una moda, ma anche un vantaggio.(anche commerciale).

Tuttavia se, come dice, il Signor Battiato voleva rimanere davvero fuori dalle dinamiche partitiche, non si spiega perchè abbia accettato ben 100.000 euro per cantare al congresso di AN. Inutile dire che in quell'occasione fu subito bollato come "venduto" da gran parte di quella stessa folla amorfa che ha acclamato la sua "scesa in campo" per Bianco.
Dopo non molto tempo, ha tenuto il famigerato concerto al metropolitan con tanto di sfondo "Bianco sindaco".

Già siamo di fronte a una contraddittorietà stridente: Battiato apartitico, Battiato PER la destra, Battiato PER la sinistra. (E qui non si tratta di personalissime e quindi inattaccabili opinioni personali, ma di pura remunerazione economica).

Come se non bastasse questo già poco dignitoso comportamento, che tuttavia sarebbe passato indifferente vista l'epoca trasformista che ci tocca vivere, Battiato ha deciso di regalarsi all'amico Bianco quale strumento mediatico. Dichiarazioni efferate, verso la città e verso il sindaco uscente, pseudo-minacce, "se vince Scapagnini me ne vado..." hanno fatto sì che negli ultimi giorni di campagna elettorale Battiato sia diventato primo attore di quella fallimentare campagna allarmistica e antiliberale.
Qui mi permetto di aprire una piccola parentesi circa certi atteggiamenti insopportabili di una certa compagine politica, ovvero quell'abitudine che tende aprioristicamente a delegittimare il candidato della fazione opposta, quel modo di raffigurare come Orchi o tiranni chi sta dall'altro lato e di definirsi unici detentori del Bene assoluto contro IL MAle assoluto.

Tornando a Battiato, La frase "se vince Scapagnini me ne vado" è stata davvero poco decorosa, innanzi tutto, così facendo ha dimostrato di essere lui intollerante e antiliberale verso le scelte dei suoi cittadini, inoltre ha detto anche una grossa bufala visto che, non vive piu da decenni a catania, è nato e cresciuto a Riposto, e a 18 anni ha lasciato la Sicilia!

Lasciamo Battiato, e veniamo al dato politico-cittadino.

Accenni alla millenaria storia catanese, e dico io, di 3000 anni di storia sei proprio convinto che quello sia stato il periodo più fiorente???[SM=g27976] [SM=g27966] [SM=g27981]
Dai non scherziamo, 4 concertini non hanno certo cambiato il volto della città(tuttora sfigurato).
Certo ognuno ha la sua"lista di priorità", ma in una città dove il 75% della popolazione non aveva l'allacciamento fognario non mi sembra che il concerto di Lucio Dalla a capodanno o quello di Baglioni al porto siano gli interventi migliori. Bianco ha lasciato irrisolti tutti i nodi nevralgici: Patto per Catania, Piano regolatore(pensiamo a san berillo e corso dei martiri della libertà), occupazione.
Penso che un sindaco abbia priorità ben maggiori che organizzarti la serata in centro, e se quest'ultimo è in declino, lo è anche, anzi principalmente a causa degli stessi commercianti, che con prezzi esorbitanti offrono prodotti indecenti. Non solo, rammento che nelle città piu' ricche di eventi sono gli stessi privati che si organizzano autonomamente, cosa pensate, che a MIlano i concerti li organizza Albertini!!!!????[SM=g27966]
A proposito... sfatiamo un altro luogo comune, se catania negli anni novanta era denominata "Seattle" (da chi poi? da noi stessi non dagli altri!), ciò è grandissimo merito dell'ormai leggendario Francesco Virlinzi, il quale aveva le capacità e soprattutto i mezzi per investire nella musica. (chi ha prodotto carmen consoli, moltheli etc etc Bianco????)

Vorrei fare inoltre una supplica a tutti i delusi dal risultato politico. Vi prego non appigliatevi ai voti comprati, ai buoni benzina,e tutte quelle altre storie...
Se all'interno dell'ulivo si è davvero convinti di tali misfatti, allora dovrebbero redigere un buon documento e presentarlo alla procura della repubblica(magari se lo fanno corregere da Anna Finocchiaro). Altrimenti inutile citare luoghi comuni, perchè questi affiorano spontanemente dal "popolo" senza nessun dato scientifico.
Basti pensare alla leggenda che a Enzo piaccia farsi chiamare Enza nell'intimità, magari mentre balla con i turchi, oppure al fatto che il fioraio era il cognato dell'allora sindaco, o che dietro la lotta alle macchine in doppia fila si celava una percentuale del carro attrezzi destinata al sindaco...
insomma tutte queste sono delle enormi ****** inutile argomentare sulla base di ciò. parliamo di fatti piuttosto...

nscusate il mio essere prolisso ma avrei ancora tante cose da dire sull'argomento![SM=g27964]




indifference
00lunedì 30 maggio 2005 16:01
***

Rik io credo che Battiato abbia espresso una sua volontà condizionata dall'eventuale vittoria di Scapagnini.
Non credo che nella sua affermazione fossero contemplati tutti gli aspetti "filosofici" (permettetemi questo termine) che lo avrebbero fatto apparire "intollerante" ed "antiliberale".

ormai c'hanno abituato (tv , giornali ,radio ...e politici) ad una serie di banalità scontate , dette sia da uomini di dx che di sn , pur di apparire "POLITICAMENTE CORRETTI" ed essere inattaccabili dall'altra parte.

ma è mai possibile che non si possa più esprimere un giudizio "schierato" ??? proprio in nome della tolleranza e del liberalismo da te citati....

oltretutto , ricordando che battiato ha suonato per A.N , non lo si puo accusare di essere "intollereante" o "antiliberale" .....
le parole di Battiato non credo volessero riferirsi alla DESTRA (tutta!) , ma solo all'uomo/politico Scapagnini! lungi da me pensare che una persona estremamente inteligente come Battiato possa generallizare su certi discorsi.

[Modificato da indifference 30/05/2005 21.45]

RikReed
00martedì 31 maggio 2005 00:40
Re: ***

Scritto da: indifference 30/05/2005 16.01

Rik io credo che Battiato abbia espresso una sua volontà condizionata dall'eventuale vittoria di Scapagnini.
Non credo che nella sua affermazione fossero contemplati tutti gli aspetti "filosofici" (permettetemi questo termine) che lo avrebbero fatto apparire "intollerante" ed "antiliberale".

ormai c'hanno abituato (tv , giornali ,radio ...e politici) ad una serie di banalità scontate , dette sia da uomini di dx che di sn , pur di apparire "POLITICAMENTE CORRETTI" ed essere inattaccabili dall'altra parte.

ma è mai possibile che non si possa più esprimere un giudizio "schierato" ??? proprio in nome della tolleranza e del liberalismo da te citati....

oltretutto , ricordando che battiato ha suonato per A.N , non lo si puo accusare di essere "intollereante" o "antiliberale" .....
le parole di Battiato non credo volessero riferirsi alla DESTRA (tutta!) , ma solo all'uomo/politico Scapagnini! lungi da me pensare che una persona estremamente inteligente come Battiato possa generallizare su certi discorsi.

[Modificato da indifference 30/05/2005 21.45]





Mah... liberissimo di pensarala come vuole, liberissimo di appoggiare chi vuole, ma ti sembra normale cambiare città per il colore politico dell'amministrazione locale? allora guccini doveva fuggire da Bologna la rossa per colpa di guazzaloca? o quelli di destra devono fuggire dalle città amministrate dalla sinistra???????????? dai finiamola, è stata solo una caduta di stile, nulla di piu', per una volta ha toppato, non dico che deve essere ostracizzato per questo. (e personalmente ritengo che le posizioni di Bellavia siano un tantino esagerate).



Quanto al suo concerto per AN non mi sembra proprio spirito liberale quanto opportunismo economico.
giuseppe faraci
00martedì 31 maggio 2005 09:06
Ciao Roberto benvenuto, ho letto con molto interesse quanto da te scritto e, oltre a sottoscrivere il pensiero di Rikreed, volevo solo dirti senza polemica che la vivibilità di una città non si misura solo col numero di mostre o di musei. A Catania non tutti sono intellettuali, a Catania in molti non disponevano di una rete fognaria, questo si. Non vuoi denigrare ne mitizzare nessuno, però in pratica hai dipinto l'era Bianco come l'era dell'idillio, l'amministrazione Scapagnini come il punto di non ritorno, e questo mi lascia un po perplesso.

quanto al conferimento di queste lauree honoris causa, questo si che sta diventando una pagliacciata, un modo per certi atenei di farsi pubblicità. In questi giorni è stato insignito Valentino Rossi, e noi poveri mortali a combattere con scadenze, appelli, crediti, punti ecc. Lungi da me paragonare Battiato a Valentino Rossi, però credo si stia esagerando. A quando una laurea alle Lecciso in Comunicazione dei media?
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