Cacciari: "Un paese con 3 festival è un'anomalia"

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Prof V
00lunedì 29 gennaio 2007 13:47
Il nuovo incarico di Nanni Moretti, nominato nei giorni scorsi direttore del Torino Film Festival, ha suscitato una grande attenzione della stampa ma anche numerosi commenti da parte del mondo politico. Tra questi c'è quello, polemico, di Massimo Cacciari, sindaco di Venezia, città che ospita la Mostra del Cinema. "Io non ho patito alcuna concorrenza sleale da parte di Roma, che ha trovato i soldi senza un euro dallo Stato, beato Veltroni che ha trovato gli sponsor - ha dichiarato Cacciari a 'e-duesse' - Certo Roma ha indotto le altre rassegne a riposizionarsi. L'anomalia è che l'Italia è l'unico Paese al mondo con tre festival. Il sistema ora può svilupparsi in modo delirante. Un festival che funziona deve trovare pellicole in giro per il mondo, la vera concorrenza è di ottenere quelle di valore".

www.cinecitta.com
brontoletta
00lunedì 29 gennaio 2007 20:53
Poche settimane fa il Sindaco (di Venezia) Cacciari ha risposto stizzito a chi gli ricordava che nel 2011 ricorre il 150° anniversario dell'Unità d'Italia: "E' ora di finirla, con questi Savoia!". Pensavo che l'Italia, coi Savoia di cui sopra, l'avese fatta finita il 2/6/1946, ma le mie sono, certo, reminescenze sbiadite di lontani studi storici e di Diritto Costituzionale (eh, il testo del Mortati....).
Che vorrà dire, il Sindaco (di Venezia) Cacciari? Gli staranno sul piloro le comparsate in TV? Gli scoccia che non abbiano fatto un'ostensione della Sindone in Laguna?
Mah!
Temo che gli sia andato male un incontro galante, a suo tempo, nei pressi della Mole, nella quale, ahilui, hanno poi addirittura collocato IL MUSEO DEL CINEMA!!!!
Questo spiegherebbe molte cose: livore personale!
Altrimenti non capirei perché inca.... inquietarsi tanto per la presenza di altri 2 festival del cinema in Italia, oltre alla Mostra del Cinema di Venezia, che è universalmente e pacificamente riconosciuta! In Laguna si assegnano i Leoni d'Oro, molto più chic di quella specie di silurone made in U.S.A. che a Los Angeles chiamano Oscar!!! Beh, insomma, signor Sindaco (di Venezia)Cacciari, ci lasci assegnare a Torino...che so?, un giandujotto gigante ed a Roma ... ah, la mia ignoranza in tema capitolino non ha limiti: amici Romani datemi un suggerimento! Un Colosseo di platino? Può andare?!?
Il cinema ha bisogno di manifestazioni che siano anche "d'amore", perché un buon film è esattamente come un buon libro: disseta l'anima.
Venezia ha la sua solida tradizione.
Torino il suo Festival lo fonda sulla propria, quasi centenaria in fatto di cinema, visto che qui nacquero le prime produzioni italiane, negli studi FERT, la sui storia si può leggere qui
Roma credo che, con le produzioni di Cinecittà, abbia acquisito il pieno diritto d'essere città produttrice di cinema, di buon cinema.
Insomma, Signor Sindaco (di Venezia)Cacciari: c'è gloria per tutti! Basta fare la zitellina astiosa!!! [SM=x245544]

Ho volutamente usato un tono semiserio, per non cadere nel patetico o nella polemica, però sarebbe carino che certa "intellighenzia" si astenesse dal rovesciare palate di guano ad ogni occasione anche su Torino che, certo, è la mia città, è una grande città del NordOvest, ma anche del Sud e del Veneto e per troppi anni è stata votata al grigiore stakanovista di chi ha voluto produrre solo scatolette metalliche con le ruote, ma che esisteva già prima della FIAT e, se lo permetteranno, esisterà ancora e magari meglio anche dopo la FIAT: credo che un milione di abitanti se lo meritino, no?

[Modificato da brontoletta 29/01/2007 20.57]

Askani
00lunedì 29 gennaio 2007 21:39
Io concordo SOLO sul fatto che 3 festival del cinema sono una cazzatona...se poi consideriamo pure Taormina, sono 4!

Lorenzo.studente
00martedì 30 gennaio 2007 00:54
Come sia possibile criticare tre festival del cinema?
Aumentano la concorrenza, stimolano i produttori a cercare pellicole sempre più interessanti.
La trovo una bella operazione. Il fascino di Torino "Cinemtografica" mi rende orgoglioso. Non perchè sia piemontese [SM=g27964]
Cacciari ha paura di trovare nuove idee e di perdere il fascino del la manifestazione. Non si preoccupi... la Laguna ha sempre le sue star che scendono da una gondola. [SM=g27963]
bogitina
00martedì 30 gennaio 2007 13:25
ad essere sincera nn ci trovo nulla di strano nell'avere tre festival...un pò di concorrenza non fa male a nessuno [SM=g27959]
t.r.e.
00martedì 30 gennaio 2007 16:31
A parer mio possono bnissimo convivere dal punto di vista artistico vista la loro differente impostazione: Venezia, festival artistico, di caratura internazionale, Torino più orientato sull'indipendente e Roma Kermesse popolare.
Certo da quello "commerciale", forse, qualche piede se lo possono pestare
ciottolina:-)
00martedì 30 gennaio 2007 19:40
non credo ci sia nulla di male nell'avere più di un festival di cinema nel nostro paese, purchè siano tutti di un certo livello; sono altresì d'accordo con Cacciari quando afferma il timore che "il sistema può ora svilupparsi in modo delirante" creando dei veri mostri.
ogni festival deve comunque, a mio avviso, avere una sua indentità ben definita e non scontata.
Prof V
00sabato 17 febbraio 2007 17:12
Tutti contro Roma, o Roma contro tutti. Dopo le polemiche tutte italiane sulle date dei Festival, apparentemente risolte con un leggero slittamento in avanti delle date di Roma e Torino, è di oggi la notizia che questo cambio di date ha fatto arrabbiare gli organizzatori del London Film Festival, che si tiene nella capitale britannica dal 17 ottobre al 1 novembre, quindi in contemporanea con il festival romano. Il direttore artistico del Festival, Sandra Hebronm, non ha usato mezzi termini, definendo la scelta di quella data “un atto decisamente aggressivo” da parte della Festa del Cinema, aggiungendo che “per gli operatori è irritante e scomodo”.

@sentieriselvaggi@it
brontoletta
00martedì 20 febbraio 2007 12:16
... e se ricominciassero tutti quanti ad occuparsi del cinema e dei buoni film?
Prof V
00martedì 20 febbraio 2007 13:50
Lidia il problema è sempre lo stesso: è la politica che muove il cinema, e non è un caso che ci sia in giro sempre meno "cinema politico", Nanni Moretti a parte.
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