5milioni di bambini all'anno muiono di fame - rapporto FAO

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Prof V
00mercoledì 8 dicembre 2004 19:17
ROMA - La fame e la malnutrizione provocano ogni anno nel mondo la morte di oltre cinque milioni di bambini sotto i cinque anni. Secondo il rapporto del 2004 su "Lo stato dell'insicurezza alimentare nel mondo", elaborato dalla Fao, la scarsa disponibilità di risorse alimentari costa ai paesi in via di sviluppo centinaia di miliardi di dollari in termini di produttività ed entrate.

La Fao sottolinea che il numero di persone che soffrono per la malnutrizione nel mondo continua ad aumentare al ritmo di quattro milioni all'anno nei paesi in via di sviluppo, mentre gli investimenti per combattere il fenomeno si fanno relativamente modesti a paragone con i benefici che verrebbero dalla sua eradicazione.

Secondo la Fao circa 852 milioni di persone sono state sottoalimentate, in tutto il mondo, nel biennio 2000-2002; di queste 815 milioni vivono nei paesi sottosviluppati, 28 milioni in quelli in via di sviluppo e nove milioni nei paesi industrializzati. Per la prima volta la Fao si sofferma a calcolare "i costi sorprendenti" della malnutrizione in termini di vite umane, ma anche di perdite economiche, "che non faranno che aumentare se non si invertirà la tendenza".

Secondo l'organismo dell'Onu, la malnutrizione è la causa di almeno la metà di circa "cinque milioni di decessi registrati al mondo ogni anno tra i bambini di meno di cinque anni". Non solo: ogni anno oltre venti milioni di bambini sono sottopeso alla nascita e questo fa di loro, se sopravvivono, adulti con ridotte capacità lavorative e di sostentamento. "Su scala planetaria, ogni anno in cui non si faranno progressi sul fronte della fame, provocherà nuovi decessi e invalidi. Questi, a loro volta, costeranno ai paesi sottosviluppati 500 miliardi di dollari" scrive il direttore generale della Fao, Jaques Diouf, nell'introduzione al rapporto.


Per rendere l'idea dei danni provocati dalla malnutrizione all'economia mondiale, il rapporto fa un paragone allarmante: le conseguenze della fame "causano un deficit di produttività pari a quello che provocherebbe la scomparsa o la messa in stato di incapacità di un paese come gli Stati Uniti" si afferma nel testo della Fao.

Questa situazione è ancor più inconcepibile se si pensa che ogni dollaro investito nella lotta alla fame frutta da cinque a 20 volte tanto in termini di sviluppo futuro. Per la Fao, però, gli sforzi attuali sono insufficienti a raggiungere gli obiettivi fissati dal vertice mondiale per l'alimentazione, tenuto a Roma nel 1996, di ridurre della metà, da qui al 2015, il numero dei morti per fame nel mondo.

L'unico spiraglio di speranza nel rapporto è la constatazione che 30 paesi, che contano tutti insieme metà della popolazione delle zone in via di sviluppo, hanno mostrato "che progressi rapidi sono possibili" poiché "sono riusciti a ridurre la malnutrizione del 25 per cento negli anni '90". Cina e India sono stati i paesi che hanno raggiunto i risultati migliori, contribuendo a migliorare le statistiche mondiali. Cambiamenti ci sono stati anche nei paesi più arretrati dell'Africa subsahariana, ma ancora troppo pochi.


Askani
00mercoledì 8 dicembre 2004 22:09
Storia tragica....
...ma che i paesi sviluppati non hanno intenzione di cambiare....
Prof V
00giovedì 9 dicembre 2004 00:25
purtroppo è vero
Demetrio Stratos
00giovedì 9 dicembre 2004 01:03
secondo me i paesi d'occidente se ne fottono altamente...come ci spieghiamo allora l'obesità in eccesso? come ci spieghiamo i troppi soldi spesi in minkiate? la verità è ke noi nn miglioreremo fino a quando nn migliorerà il resto del mondo
Prof V
00giovedì 9 dicembre 2004 01:11
l'obesità miodio....
Demetrio Stratos
00giovedì 9 dicembre 2004 01:13
Re:

Scritto da: Prof V 09/12/2004 1.11
l'obesità miodio....

la cosa + brutta ke possa esistere...squilibrio alimentare
Prof V
00giovedì 9 dicembre 2004 01:14
ma non credo sia il punto cardine del problema
Demetrio Stratos
00giovedì 9 dicembre 2004 01:15
Re:

Scritto da: Prof V 09/12/2004 1.14
ma non credo sia il punto cardine del problema

è sempre un punto...contribuisce ad aumentare il problema della fame nel mondo
Prof V
00giovedì 9 dicembre 2004 01:19
quante cose ci insegni [SM=g27964]
K.Kieslowsky
00giovedì 9 dicembre 2004 12:02
Secondo me il problema è il frutto di semplice processo evolutivo differente in diverse parti del mondo. L' ambiente conta relativamente,piuttosto vi è a mio avviso una incapacità reale (pian piano migliorerà) di sfruttamento delle risorse in determinate aree, cosa che deriva principalmente dall' ignoranza, dallo scarso contributo tecnologico e (forse) dalle diverse capacità mentali.
Emanuele Brunetto
00giovedì 9 dicembre 2004 12:45

Scritto da: K.Kieslowsky 09/12/2004 12.02
Secondo me il problema è il frutto di semplice processo evolutivo differente in diverse parti del mondo. L' ambiente conta relativamente,piuttosto vi è a mio avviso una incapacità reale (pian piano migliorerà) di sfruttamento delle risorse in determinate aree, cosa che deriva principalmente dall' ignoranza, dallo scarso contributo tecnologico e (forse) dalle diverse capacità mentali.



non fa una grinza
Demetrio Stratos
00giovedì 9 dicembre 2004 16:07
Re:

Scritto da: Prof V 09/12/2004 1.19
quante cose ci insegni [SM=g27964]


+ ke insegnare vorrei solo far pensare...[SM=g27982]
indifference
00giovedì 9 dicembre 2004 16:16
***

Scritto da: K.Kieslowsky 09/12/2004 12.02
Secondo me il problema è il frutto di semplice processo evolutivo differente in diverse parti del mondo. L' ambiente conta relativamente,piuttosto vi è a mio avviso una incapacità reale (pian piano migliorerà) di sfruttamento delle risorse in determinate aree, cosa che deriva principalmente dall' ignoranza, dallo scarso contributo tecnologico e (forse) dalle diverse capacità mentali.



Kieslo ma secondo te a cosa è dovuta questa incapacità di sfruttamento delle risorse ? da cosa dipende l'ignoranza ?
per svilupparsi ci vorrebero i soldi...ma se le uniche risorse le hanno in mano gli altri...è difficile procurarsi quei soldi...e se quando te li procuri cresce il debito pubblico del paese...allora non c'è via di scampo..

indifference
00venerdì 10 dicembre 2004 00:07
***
ogni anno 5 milioni di bimbi morti .... ke skifo!

qualcuno dice "la geografia è destino.." ...ha ragione
K.Kieslowsky
00venerdì 10 dicembre 2004 10:55

ma se le uniche risorse le hanno in mano gli altri...


non sono d' accordo. I paesi della scandinavia non credo abbiano più risorse rispetto ai paesi del medio oriente, eppure i primi sono popoli decisamente più ricchi.
Bisogna togliersi dalla mente il concetto che tutti gli esseri umani siano uguali. Io credo che diverse popolazioni abbiano conseguentemente diverse capacità, che ne stabilizzano il ruolo all' interno della storia. Così (da sempre) accade in natura: non vedrai mai un bassotto attaccare degli orsi ed un mastino napoletano fare gare di agility.
indifference
00venerdì 10 dicembre 2004 11:06
***
capisco cosa vuoi dire , ed in parte sono daccordo. ma non credi che le uniche risorse disponibili di certi paesi siano nelle mani di stranieri e che quindi la ricchezza non rimane nel paese crendo quindi solo una situazione di "sfruttamento" ?
ed ancora ..non credi che le attitudini personali (e quindi le attitudini di una popolazione) dipendano anche da un contesto politico , economico , sociale ? o credi che le attitudini siano innate ?[SM=g27980]

K.Kieslowsky
00venerdì 10 dicembre 2004 12:10

ma non credi che le uniche risorse disponibili di certi paesi siano nelle mani di stranieri


il problema è chiedersi: perchè ci sono finite?

dipendano anche da un contesto politico , economico ,


ma non sono le persone stesse a creare contesti? oppure c' è prima il contesto e poi l' individuo?

Ad ogni modo sta nascendo un dibattito interessante..[SM=g27960]
indifference
00venerdì 10 dicembre 2004 13:16
***
ma tu credi che si possano creare contesti uguali in tutto il mondo? non credi che per un contesto favorevole siano necessarie delle condizioni che non dipendano dall'uomo?

quindi secondo il tuo pensiero , chi si è sviluppato diversamente da noi occidentali...dovrà subire per tutta la vita questo gap che si è creato ???[SM=g27968]
Emanuele Brunetto
00venerdì 10 dicembre 2004 13:28
gran cazzi loro dico io
Yeast
00venerdì 10 dicembre 2004 13:45
Re:

Scritto da: Prof V 09/12/2004 1.14
ma non credo sia il punto cardine del problema



[SM=g27963]
indifference
00venerdì 10 dicembre 2004 16:48
***

Scritto da: Emanuele Brunetto 10/12/2004 13.28
gran cazzi loro dico io



"gran cazzi loro" lo dici qui sul forum del cibicida...e fai bene così ci possiamo fare 4 risate per sdrammatizzare.
Ma se andassi in quei posti (e sono tantissimi!) e vedi morirti attorno i bambini perchè non hanno da mangiare...non diresti "gran cazzi loro" . ti conosco!
K.Kieslowsky
00martedì 14 dicembre 2004 12:53

quindi secondo il tuo pensiero , chi si è sviluppato diversamente da noi occidentali...dovrà subire per tutta la vita questo gap che si è creato ???


se non trova il modo (autonomamente) di ribaltare la situazione, credo proprio di sì. Vedi il caso Cina(ha pianificato autonomamente la propria economia, impostandola fortemente sulle esportazioni).
indifference
00martedì 14 dicembre 2004 14:50
***

Scritto da: K.Kieslowsky 14/12/2004 12.53

quindi secondo il tuo pensiero , chi si è sviluppato diversamente da noi occidentali...dovrà subire per tutta la vita questo gap che si è creato ???


se non trova il modo (autonomamente) di ribaltare la situazione, credo proprio di sì. Vedi il caso Cina(ha pianificato autonomamente la propria economia, impostandola fortemente sulle esportazioni).



si ok . la cina sta puntando sull esportazione e sull'apertura (se pur controllata) del mercato. ma chi potrà godere di queste nuova politica ? potranno goderne le grande imprese pubbliche , o comunque le grandi imprese...il PIL crescerà , Shangay sarà la nuova capitale finanziaria mondiale (è già stabilito) ...ma chi vedrà questi soldi ??? ...finiranno sempre nelle stesse mani, il resto della popolazione continuerà a vivere di stenti.
Lo stesso vale per l'India , che ha una delle crescite economiche + rapide degli ultimi 30anni...ma ai bordi delle strade ci sono sempre i bambini che condividono i maricapiedi con i topi, e bevono l'acqua delle grondaie.

il problema è che non esiste + una politica degna di definirsi SOCIALE . gli introiti che stanno caratterizzando queste nuove economie(cina , india , brasile , sud africa..) non verranno reinvestiti per migliorare il benessere del popolo ma solo per ampliare gli stabilimeneti nucleari (finanaziati dagli stessi occiedntali che non vogliono + le centrali nucleoari dietro le proprie case!) .

per dirla in termini economici , è un problema di allocazione delle risorse. nessuno mette in dubbio la crescita di a lcuni paesi ....ma il popolo li vedrà i benefici ? o i benefici li vedranno solo gli europei , gli americani o i giapponesi che compranoo le azioni delle imprese?!

oltreutto la cina come la russia ...sono pedine strategiche per la spartizione del petrolio. quindi...non è tanto strano se stiano camminando sullo stesso binario dell'occidente...non potevano essere escluse dalle decisioni...
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