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Molto forte, incredibilmente vicino

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2008 18:23
05/05/2006 00:06
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Jonathan Safran Foer
Molto forte, incredibilmente vicino

“L’unica luce era la televisione.”

Oskar è un bambino newyorkese di nove anni che ama viaggiare con la fantasia. Un piccolo inventore di mondi magici: come il suo progetto di tubazioni collegate ai cuscini di tutti i letti di New York per raccogliere le lacrime di chi piange prima di dormire, riversale nel laghetto di Central Park per mostrare ogni giorno il livello di sofferenza della sua città.
Anche a Oskar capita di piangere sul cuscino: da quando suo padre è morto nell’attacco alle Torri Gemelle. La sua salvezza è dentro di lui: l’immaginazione.
Da qui parte Jonathan Safran Foer, già autore di Ogni cosa è illuminata, per imbastire un romanzo singolare: più che letto, va vissuto. Immergersi in queste pagine, infatti, è un’esperienza emozionale che capita raramente nel nostro mondo di carta: è l’esplosione di un autore pirotecnico, dirompente, capace di commuovere e di far sorridere. Perché tutto ciò che (de)scrive Foer è Molto forte, incredibilmente vicino: è un catapultarsi in una realtà che, troppo spesso, abbiamo vissuto da spettatori senza renderci conto che la guerra è ogni giorno: invisibile, ma altrettanto letale. Dalle ceneri della devastazione Foer è capace di renderci i fiori del bello, dell’umano, in un rinascimento di carta che – pagina dopo pagina- ci riconcilia con l’esistenza. Quella più vera, quella che sprechiamo nell’attesa di un tram o di un desiderio.
Ciò che più conta, però, è che Foer ci dimostra come “l’immaginazione è lo strumento della compassione”. Un concetto che si respira in tutto il romanzo e che si disvela nelle ultime, geniali, pagine del libro.

contaminata
05/05/2006 11:33
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grazie per il consiglio [SM=x245516]
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questo autore ha scritto solo 2 libri...
quello che ho citato e Ogni cosa è illuminata
sono entrambi bellissimi da leggere oltre che con la testa
con gli occhi del cuore [SM=x245586]

contaminata [SM=x245516]
05/05/2006 22:46
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grazie per la segnalazione! da quello che hai detto sembra interessante, attuale, insomma una sbirciatina la darei volentieri!! [SM=x245568]

06/05/2006 17:23
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Re:

Scritto da: bogitina 05/05/2006 22.46
grazie per la segnalazione! da quello che hai detto sembra interessante, attuale, insomma una sbirciatina la darei volentieri!! [SM=x245568]




un brano del libro x te! [SM=g27959]

Ma che…?

E un bollitore per il tè? Con il beccuccio che, all'uscita del vapore, si apre e si chiude come una bocca e sibila belle melodie, o recita Shakespeare, o semplicemente si scompiscia dal ridere con me? Potrei inventare un bollitore che legge con la voce di papà, così riuscirei ad addormentarmi, o magari un intero servizio di bollitori che cantano il ritornello di Yellow Submarine, una canzone dei Beatles, che mi piacciono perché l'entomologia è una delle mie raisons d’être, un'espressione francese che conosco. Sarebbe bello anche allenare il mio ano a parlare mentre tiro le scoregge. A voler essere proprio spiritoso al massimo, potrei insegnargli a dire: « Non sono stato io! » ogni volta che ne sgancio una di quelle incredibilmente toste. E se mai ne sganciassi una di quelle incredibilmente toste nella Sala degli specchi di Versailles, che è vicino a Parigi, che è in Francia, naturalmente il mio ano direbbe: « Ce n'étais pas moi! »
E dei piccoli microfoni? Tipo che tutti ne inghiottiamo uno, e loro diffondono i suoni del nostro cuore grazie a piccoli altoparlanti che potremmo tenere nella tasca della salopette? Di sera, andando in strada con lo skateboard, potremmo sentire i battiti di tutti gli altri, e gli altri potrebbero sentire il nostro, come una specie di sonar. La domanda assurda che mi faccio è se i cuori di tutti comincerebbero a battere contemporaneamente, come alle donne che vivono insieme vengono contemporaneamente le mestruazioni, che sono una cosa che conosco, anche se non ci tengo molto a conoscerle. Sarebbe davvero assurdo, a parte che il posto dell'ospedale dove nascono i bambini farebbe tin-tin come un lampadario di cristallo in una casa galleggiante, perché i bambini non avrebbero ancora avuto il tempo di sincronizzare i battiti. E al traguardo della Maratona di New York sembrerebbe di stare in una guerra.
E poi: tante volte succede che uno ha bisogno di scappare via subito, ma gli uomini non hanno le ali, o comunque non ancora. Quindi: inventare una camicia di becchime?
Insomma.
Tre mesi e mezzo fa ho preso la mia prima lezione di jujitsu. La difesa personale era una cosa che mi incuriosiva al massimo per ovvie ragioni, e la mamma pensava che mi avrebbe fatto bene un'altra attività fìsica oltre a suonare il tamburello, perciò tre mesi e mezzo fa ho preso la prima lezione di jujitsu. Al corso eravamo in quattordici, e avevamo tutti dei pigiami bianchi ultrapuliti. Ci siamo esercitati a far l'inchino, poi ci siamo seduti come gli indiani, e dopo il Sensei Mark mi ha detto di avvicinarmi e mi ha ordinato: « Tirami un calcio nelle pallottole ». Qui mi sono sentito in imbarazzo e gli ho chiesto: « Excusez-moi? » Lui ha allargato le gambe e mi ha risposto: « Voglio che mi dai un calcio nelle pallottole, più forte che puoi ». Si è messo le mani sui fianchi, ha tirato il fiato e ha chiuso gli occhi, così ho capito che parlava sul serio. « Acci » gli ho detto, e dentro di me pensavo: Ma che...? Lui ha insistito: « Su, avanti. Distruggimi le palle». «Devo distruggerti le palle?» Sempre a occhi chiusi, lui si è scompisciato e mi ha detto: « Anche se provi a distruggermi le palle, non ci riuscirai. E quello che si impara qui dentro. Una dimostrazione della capacità che ha un corpo ben allenato di assorbire un colpo diretto. Ora, distruggimi le palle». Gli ho risposto: «Io sono pacifista» e dato che la maggioranza dei bambini della mia età non sa cosa vuoi dire, mi sono voltato e ho spiegato agli altri: «Io credo che non sia giusto distruggere le palle alla gente. Mai». Il Sensei Mark ha detto: «Posso chiederti una cosa? » Io mi sono girato e gli ho risposto: « 'Posso chiederti una cosa?' è già chiedermi una cosa». Mi ha chiesto: « Tu sogni di diventare un maestro di jujitsu? » « No » gli ho risposto, anche se non sogno più neanche di prendere in mano la gioielleria di famiglia. Lui mi ha chiesto: « Vuoi sapere come fa un allievo di jujitsu a diventare maestro? » « Voglio sapere tutto » gli ho risposto, anche se non è più vero neanche questo. Allora mi ha spiegato: «Un allievo di jujitsu diventa maestro distruggendo le palle al suo maestro ». Gli ho risposto: « Affascinante ». Tre mesi e mezzo fa ho preso la mia ultima lezione di jujitsu.
Come vorrei avere qui con me il mio tamburello, perché anche ora che la storia è finita continuo a sentirmi le scarpe pesanti, e qualche volta una bella tamburellata fa bene. La canzone più strepitosa che so suonare con il tamburello è Il volo del calabrone di Nikolaj Rimskij-Korsakov, che è anche la suoneria che ho scaricato per il telefonino che ho comprato quando è morto papà.


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07/05/2006 15:24
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grazie!!! [SM=g27960]

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Scritto da: bogitina 07/05/2006 15.24
grazie!!! [SM=g27960]




[SM=x245584]
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L'ignoranza è forse una benedizione, non lo so, ma a pensare si soffre tanto, e ditemi, a cosa mi è servito pensare, in che grandioso luogo mi ha condotto il pensiero? Io penso, penso, penso, pensando sono uscito dalla felicità un milione di volte, e mai una volta che vi sia entrato.
12/05/2006 19:46
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E'sufficiente sapereche non ci sarà mai alcuna risposta alle domande principali della vita e, comunque, sarà possibile andare avanti.

"Perchè sono infelice?" in questa domanda alligna il virus della distruzione di tutto


contaminata
15/05/2006 12:43
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il più bel libro pubblicato lo scorso anno, probabilmente...foer ne inventa una ogni mezza pagina e lo fa in maniera straordinaria
secondo me di molto superiore a "ogni cosa è illuminata", dove ci sono sì un bel po' di invenzioni e trovate geniali, ma anche parecchi passaggi "noiosi"
15/05/2006 14:34
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Re:

Scritto da: VernonGodLittle 15/05/2006 12.43
il più bel libro pubblicato lo scorso anno, probabilmente...foer ne inventa una ogni mezza pagina e lo fa in maniera straordinaria
secondo me di molto superiore a "ogni cosa è illuminata", dove ci sono sì un bel po' di invenzioni e trovate geniali, ma anche parecchi passaggi "noiosi"



concordo Molto forte incredibilmente vicino è un libro straordinario, coinvolgente, commovente...foer ha fatto un lavoro semplice genialità [SM=g27960]

contaminata
27/04/2008 18:23
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mi è piaciuto. Foer è un giovanissimo che non sbaglia colpi, per ora. Trovo questa scrittura un po' ruffiana, con qualche minimo grado di "baricchismo", ma in una forma gradevole. in genere preferisco i libri più "asciutti". Bella la storia, ho visto il film tratto da ogni cosa è illuminta e mi è parso proprio geniale e peotico. Leggerò pure quello.
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