Cito a seguito un articolo di Marinella Venegoni
anche se non concordo appieno nei contenuti e non nutro molta simpatia per la giornalista che nel 1982 stroncò il mio gruppo
per una mera questione di "gestione pecuniaria" ...e perchè riprende superficialmente e in modo "manieroso"
il disagio progressivo di Syd che, a dire dei suoi compagni d'avventura iniziò ad assentarsi progressivamente, per poi assumere atteggiamenti vaneggianti ed inconcludenti sino a rendere impossibile la gestione di un complesso con problemi di studio d'incisione e correlativi. Fu ed è tuttora una mancanza incolmabile: appena riuscirò a mettere insieme una raccolta aneddotica plausibile e organica ve la trasmetterò! Comunque, purtroppo di gente così non ne nasce tutti i giorni
LASCIÒ IL GRUPPO NEL 68 PER PROBLEMI DI DROGA, SOSTITUITO DA GILMOUR
Addio al genio di Syd Barrett
folle diamante dei Pink Floyd
12/7/2006
di Marinella Venegoni
I Pink FloydSyd Barrett, il Crazy Diamond dei Pink Floyd, è morto a 60 anni nella sua modesta casetta con giardino della natia Cambridge, dove si era ritirato poco dopo il 1968, quando le sue condizioni mentali non gli avevano più permesso di rimanere il genio indiscusso della band, l'uomo dalle mille intuizioni e dalle infinite risorse, lisergico e dadaista, che aveva saputo spingere un gruppo di ambiziosi studenti di architettura verso la gloria internazionale.
Da 38 anni quella casa, i fratelli e le sorelle, rappresentavano il suo unico mondo e la sua risorsa; e soltanto qualche anno fa la famiglia aveva lanciato un appello perché i fans e i curiosi lo lasciassero in pace, e smettessero di cercare il suo cancello, e non lo fermassero più mentre usciva per comprare il latte. Soltanto pochi mesi fa invece, un giornalista inglese era andato a suonargli il campanello. Lui, completamente calvo, gli aveva aperto la porta, lo aveva guardato fisso e gli aveva detto: GNon posso parlare con teg.
Nei primi Anni Settanta, quando tanta era ancora la disinformazione e la perplessità sulla sua scomparsa dalle scene, la rivista Rolling Stone lo aveva intervistato, in quella casa in mezzo ai suoi dipinti e alle sue chitarre: parlava dell'amore per Jimi Hendrix, voleva fondare un nuovo gruppo, giurava: GNon prendo più Lsd, ma non voglio parlare di queste coseg. Diceva l'articolo: GE' vivo, e confuso. Com'è sempre statog.
David Gilmour, che fu chiamato per sostituirlo quando i primi segni di confusione mentale furono più evidenti, e le registrazioni impossibili, ora in tour continua a dedicargli Shine on You Crazy Diamond, che i Pink Floyd scrissero nel '75 in omaggio al loro fondatore (con Wish You Were Here). Ha definito Syd Gun pioniere musicale che a un certo punto non fu più in grado di affrontare il lavoro di una band con impatto globale. Credo che non avrebbe potuto reggere indipendentemente dalle droghe che assumeva, forse l'esperienza psichedelica ha agito in lui come catalizzatoreg. All'arrivo di Gilmour, il patto fu che Barrett sarebbe stato dietro le scene tanto quanto necessitava, scrivendo e producendo musica: ma quando fece rientro a Cambridge, fu chiaro che un percorso artistico era finito, e che non sarebbe più stato in grado di proseguire.
Nel 1965, Syd Barrett fu la mano surreale ed eccentrica che fece la differenza nella nascita dei Pink Floyd, il cui nome era ispirato ai nomi di battesimo dei due bluesman americani Pink Anderson e Floyd Council. All'Ufo Club che vide le loro prime esibizioni, Syd apparve subito geniale chitarrista, disturbatore di melodie e principe della scena; colpivano i suoi testi acidi, frutto di letture fantasiose e di un atteggiamento insofferente, che diventarono subito due singoli di successo come Arnold Layne, storia di un adolescente perverso che fece subito scalpore, e See Emily Play. Fino al '67, il suo lavoro fu una specie di inconfondibile marchio d'epoca: i concerti erano accompagnati da effetti di luci e proiezioni che vedevano in lui una sorta di ideatore naturale. Con Barrett, i Pink Floyd misero a segno due dischi, The Piper at the Gates of Down, il cui materiale era in gran parte suo, e A Sourceful of Secrets, dove però è presente soprattutto sul piano compositivo.
Poi, l'inizio di disturbi più evidenti segue un uso smodato di droghe. Viene scelto ad irrobustire la band il suo compagno di scuola Gilmour, nato due mesi giusti dopo di lui, il 6 marzo 1946. I compagni del gruppo si industrieranno ad aiutarlo nella produzione di dischi proprii: due album solisti (The Madcap Laughs e Barrett) vengono pubblicati nel 1970, seguiti da altri, come Opel, anche di recente. \