Askani, forse non mi sono spiegato....
...non possiamo mettere sulllo stesso piano i due media fumetto e cinema...
Se mi parli di super-eroi classici sfondi una porta aperta... conservo gelosamente tutte (e intendo davvero TUTTE) le serie "classiche" della Corno, della Williams, della Mondadori e della Cenisio... Sono cresciuto a pane e super eroi e ritengo di non dover ricevere lezioni da nessuno su questo argomento... (solo su questo... su tutti gli altri, purtroppo, sì...)
Quando si porta un personaggio come BATMAN sul grande schermo, con una operazione "Hig Budget" come quella della Warner Bros e Burton, bisogna porsi il problema dei tanti futuri "fruitori" che il personaggio lo conoscono solo superficialmente o per sentito dire...
Ora, si pongono diverse scelte... Quella operata da Burton è stata di creare una specie di "giocattolo" con la sua consueta fantasia visionaria... pescare diversi aspetti del Batman d'epoca e di quello moderno e frullarli insieme in un prodotto che, insisto, secondo me alla fine non rende affatto un buon servizio al "carachter"... chi prima pensava che i fumetti sono sciocchezze per bambini (la maggior parte dei milioni di persone che hanno visto il film) dopo aver assistito alla pellicola BATMAN continuerà a pensarlo...
Viceversa, ritengo che la scelta operata su altri personaggi, come ad esempio lo SPIDERMAN di Raimi o gli X-MEN di Singer (e perchè no... l'HULK di Ang Lee...) sia sicuramente più vincente...
Costoro hanno applicato uno dei principi che da sempre distingue la science fiction di qualità da quella dozzinale e "di largo consumo"... Sviluppare in maniera drammatica e realistica un plot che parte da presupposti assolutamente non realistici...
Faccio un esempio... Isaac Asimov, usava utilizzare questo concetto nei suoi racconti e nei suoi romanzi... celeberrimo quello dove esamina le problematiche causate in una società civile, del tutto simile alla nostra, all'indomani della scoperta del "teletrasporto" (il presupposto non-realistico"...)
Ebbene, il personaggio BATMAN ha dato sempre il meglio di se quando alle sceneggiature delle storie da lui interpretate, è stato applicato questo espediente narrativo...
Non è certo il BATMAN degli anni 50 e 60, perennemente impelagato in storie ridicole con oggetti di dimensioni super (tipo palle da biliardo gigantesche o enormi vasche piene di chewing-gum...) ad aver reso il personaggio un vero e proprio mito... Quel BATMAN è una macchietta...
Risalendo, altresì alle origini, il primo Batman di Kane, aveva una drammaticità e un impatto emotivo assolutamente inediti e "adulti"... rapportati all'epoca...
No, BATMAN, oggi, andava rappresentato diversamente... un vigilante combattuto in una metropoli moderna...un uomo che combatte il crimine per dare, in realtà, la caccia ai propri mostri interiori... Un simbolo vivente della solitudine dell'animo umano... un giustiziere spaventoso e duro... politicamente scorretto... tecnologicamente all'avanguardia...
Altro che bat-rang che semmbra un Game-Boy... O cattivi vestiti da clown...
Ho qualche speranza nel nuovo film interpretato da Christian Bale (finalmente qualcuno fisicamente all'altezza...) con Willem Dafoe come giovane commissario Gordon e Michael Caine nei panni di Alfred... Pare che la sceneggiatura si rifaccia, in parte a BATMAN: THE YEAR ONE...
Se poi tu apprezzi le "operazioni nostalgia".... per carità... i gusti sono gusti...
Io per il personaggio BATMAN vorrei dignità...
[Modificato da Romano65 24/07/2004 1.34]