Re: i verdena un altro bluff
Scritto da: jonatan david 14/09/2004 14.28
Lasciando stare il discorso testi che secondo me accomuna gran parte delle bands di casa nostra trascinadole verso il "grottesco involontario",trovo i Verdena evanescenti anche da un punto di vista musicale.
Songwriting inesistente, suoni vecchi di 15 anni, tecnica quanto basta per impressionare chi non ha mai imbracciato un basso o una chitarra.
Per non parlare degli atteggiamenti da rockstar consumate che assumono durante le interviste o sul palco. Li ho visti in due occasioni (una volta a fianco di gente come coldplay e brassy)e in entrambi i casi ho avuto l'impressione di trovarmi di fronte a tre bambole gonfiabili.
Rock italiano? Ridateci i CCCP e ne riparliamo.
Permettimi caro Adriano, una risposta, seppur banalotta:
noi che cosa ci aspettiamo dal rock italiano?
Esclusi i CCCP (e citerei fieramente anche le seguenti rincarnazioni CSI e PGR) gli Afterhours e i Massimo Volume - e qui ti do perfettamente ragione - non ci sono gruppi che hanno "un loro suono" o aspetti particolarmente originari sotto l'aspetto tecnico e strumentale....
i marlene kuntz ricordano "troppo da vicino" i sonic youth
bugo ricorda "troppo da vicino" beck
i bluvertigo ricordano "troppo da vicino" i depeche mode
i verdena ricordano "troppo da vicino" i nirvana
gli area ricordano "troppo da vicino" i gruppi progr...
e gli esempi potrebbereo continuare fino all'infinito
....ci tengo ad escludere Fabrizio De Andrè da qualsiasi inutile comparazione....
Se esaminiamo la vicenda da questo punto di vista, come non darti ragione Adriano...però c'è sempre un però: il punto forte di questo "scadente" rock italiano sono i testi e l'emozioni che certe "frasi" apparentemente inutili e insignificanti possono far nascere.....
personalmente quando metto su un cd aspetto che quel riff, quelle note di piano e gli archi facciano da cornice "a parole"... il rock italiano a questa potenza, questa forza, questa poesia....
forse non è rock...