Ralph W. Emerson

" Voi vorreste che io vi amassi.
Cosa dovrei amare? Il vostro corpo? La semplice supposizione vi disgusta. Cosa avete pensato e detto? Bene, mentre stavate pensandolo e dicendolo, ma non ora.
Io non vedo possibilita' d'amare se non cio' ch'e' ora e diviene: il vostro coraggio, il vostro spirito d'iniziativa , il vostro affetto che sboccia,, il vostro pensiero che si apre,la vostra preghiera, questo posso amare, ma che altro?"

Diario 1820 1876

[Modificato da sergio.T 22/12/2005 19.34]

Chi vuole rilegga bene questo passo, perche' in queste parole c'e' tutta la grandezza di Emerson.

Ottimo preludio alla lettura che farai del suo allievo Thoreau, che in vita adulta si dissociò da colui che lo iniziò alla filosofia.
In Walden ovvero Vita nei boschi leggerai un passaggio molto interessante di uguale intensità. Si legge in quelle pagine tutto l'insegnamento di Emerson con un'aggiunta data dalla caratteristica primordiale di Thoreau: la selvatichezza.
Un connubio molto interessante.

Spero che tu vorrai sviluppare sempre più il pensiero di questo filosofo a me sconosciuto.

[Modificato da mujer 22/12/2005 23.10]

appena passera' questo periodo, di vacanza e non, parleremo di Emerson
Parleremo a lungo della concezione di vita "qui ed ora" in divenire, nel senso dell'accetazione piu'alta del suo destino.
E della felicita' intesa come "momneto da vivere" senza proiezione all'indietro o nell'avanti.
Padre del trascendentalismo Americano, Emerson rappresenta un limpido esempio di "religioso" pagano.
Il Dio Emersoniano, e' un Dio innocente, innocente come appunto e' il divenire del mondo.
Amore per la natura, la madre di tutto.

Una sorta di panteismo monoteista? Sì Sergio, so che è un'assurdità questa definizione ma riporta alla natura quella spiritualità che è stata innalzata per sottomettere l'uomo.
In Thoreau non ho trovato alcun riferimento al Dio ultraterreno ma tutto era imperniato del sacro in terra.
Un pensiero molto sentito e profondo di appartenenza.

[Modificato da mujer 22/12/2005 23.34]

Il Dio di Emerson e' qui in terra.
Qui giu'.

Io amo Emerson.

io idolatro Thoreau

Thoreau, lo leggero' al piu' presto.
Mi hanno parlato molto bene di lui: vi sono similitudini forti, fortissime con quello che io intendo per vita.
Julia, mi spieghera', dato che lei lo ha letto.

Emerson?
Nelle sue pagine vi e' la pace.
Si apra a caso Diari, e si legga qualche riga.
Ci si sente subito a casa, rassicurati, tranquilli, miti e quieti.
Nelle sue parole non vi e' astio: anche dove il sarcasmo, la divergenza, la polemica e' forte, le parole di Emerson sono dolci, morbide, rilassanti.
Naturali, ecco.

Emerson e la natura.
La natura e gli uomini con la loro vita: ci si riavvicina a qualcosa di ormai perduto; si sente una forte nostalgia di quel mondo umano e naturale che la modernita' ha traviato in ogni aspetto, in ogni motivo.
Il "mondo" di Emerson, invece, e' piu' luminoso che mai: risplende ancora con tutta la sua forza, la sua luce.
Emerson riunisce il qui e l'altrove.
E' un "tutto",: ecco, la sua filosofia