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300

Ultimo Aggiornamento: 08/05/2007 17:38
20/11/2006 14:34
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E' prevista per aprile 2007 l'uscita di 300l'atteso film di Zack Snyder basato sulle strisce di Frank Miller...

TRAILER

22/11/2006 12:20
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18/01/2007 23:57
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Non vedo l'ora che esca questo film da quando ho letto il fumetto. Dal trailer sembra riportare fedelmente sul grande schermo il fumetto, come è avvenuto per Sin City... anchese lì c erano signori registi
18/03/2007 19:13
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esce questo venerdì
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Arriva "300" superkolossal su Sparta tra battaglie, sangue e potenza visiva
Uno sbarco preceduto da molte polemiche: sulla precisione storica, sul razzismo
verso i mediorientali. Ma forse la soluzione migliore è non prenderlo troppo sul serio...


di CLAUDIA MORGOGLIONE
@repubblica.it
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ROMA - Per apprezzare un kolossal come 300 - presentato ieri sera, tra gli applausi, alla stampa italiana - bisogna sbarazzarsi di un pregiudizio. E cioè che il film tratto dall'omonimo romanzo a fumetti di Frank Miller, e centrato sulla battaglia delle Termopili tra gli spartani e i persiani, sia una pellicola storica. Con pretese di realismo, di precisione filologica, di fedeltà alle fonti e ai documenti. Se si parte da questo (errato) presupposto, allora vedere questo pugno di guerrieri iper-palestrati, che affrontano il massacro a suon di musica heavy metal, diventa un'esperienza insopportabile.

Se invece si affronta la pellicola per quello che è - la trasposizione di una graphic novel di culto, realizzata dall'autore di Sin City e del batmaniano Il ritorno del Cavaliere oscuro - allora la faccenda diventa interessante. E anche divertente: perché in quasi due ore di film, diretto da Zack Snyder, si assiste a una fantasmagoria di battaglie, scontri, momenti epici, sangue, teste che volano, eccetera. Con uno stile visivo fedelissimo al fumetto, e con un iperrealismo che conquisterà una buona fetta di spettatori.

Eppure, al suo arrivo nelle sale italiane, 300 - attuale campione d'incassi negli Usa - è già preceduto da una bella scia di polemiche. La prima riguarda, appunto, la fedeltà storica dell'opera, il suo modo di raccontare la mitica battaglia che si svolse, nel 480 avanti Cristo, tra un manipolo di (trecento) spartani guidati dal loro re, Leonida, e le decine di migliaia di soldati dell'imperatore persiano Serse, deciso a conquistare anche la Grecia. Su questo punto, come già detto, la questione è chiara: la precisione filologica qui non è di casa. Perché la vera fonte del film non sono i documenti, ma il fumetto.

L'altra polemica è un classico argomento politicamente corretto: secondo alcuni detrattori - e perfino per le autorità iraniane - il film di Snyder sarebbe razzista. Rappresentando i persiani, cioé gli attuali popoli mediorientali e del Golfo Persico, come immorali, lascivi, infidi, coraggiosi solo perché dotati di una macchina bellica impressionante. A partire dal loro re. Annotazione assolutamente vera, non c'è dubbio; la questione, semmai, è se vale la pena - o meno - prendere sul serio un kolossal fumettoso come questo.

Un film che, al contrario, si inserisce nella tradizione delle pellicole dedicate ai supereroi. Perché un supereroe e tutto tondo, senza cedimenti e senza sbavature, è il protagonista, Leonida (Gerard Butler): educato sin da bambino alla durissima disciplina della città-stato di Sparta, diventa un sovrano guerriero dall'insuperabile coraggio. E così, quando viene a sapere che le truppe di Serse (Rodrigo Santoro) stanno per invadere la Grecia, si rivolge a una casta di orribili sacerdoti, gli Efori, per sapere l'oracolo.

Corrotti dal denaro persiano, i sacerdoti dicono di non combattere. Ma il re fa di testa sua: contro il parere del Consiglio cittadino, e appoggiato dalla bella e coraggiosa moglie Gorgo (Lena Headey), sceglie trecento tra i migliori combattenti e decide di attirare l'esercito nemico nel passaggio delle Termopili. Una gola strettissima, in cui la devastante superiorità numerica dei persiani perde molta della sua forza.

A questo punto, assistiamo alle scene di battaglia, girate - come tutto il film - con un misto di sequenze dal vivo e rielaborazione in 3-D. Sequenze fatte apposta per esaltare il valore militare e l'intelligenza degli spartani, contro la protervia decadente degli avversari. Proprio mentre, in patria, Gorgo è costretta a sventare gli intrighi del corrotto Terone (Dominic West)... Alla fine, per i nostri eroi, il destino è forse segnato; ma come spiega il narratore, il soldato Dilios (David Wenham, già visto nella trilogia Il Signore degli anelli), il loro sacrificio porterà le città greche a unirsi. E a sventare la minaccia che viene da Est.

Questa la trama. Ma a svettare, nel film, sono le scene di battaglia, e lo stile visivo della pellicola. Compreso il suo particolarissimo colore: per ottenerlo, il regista ha intensificato il nero dell'immagine, e accentuato la saturazione cromatica. Il tutto, con estrema fedeltà al mondo creato da Miller (che qui è anche produttore esecutivo): "Non volevo girare qualcosa che sembrasse una fotografia - ha spiegato Snyder - ma far entrare il pubblico nel mondo creato dalla graphic novel di Frank. Non è un dramma storico, non è una storia lineare: volevamo creare un'esperienza unica".

Spetterà al pubblico italiano, adesso, promuovere o bocciare l'operazione. Apprezzare, o meno, il film e il personaggio che lo incarna, Leonida. Che comunque, in molti spettatori, provocherà quasi una sensazione di sollievo: dopo tanti supereroi tormentati da superproblemi, dall'Uomo Ragno a Batman, finalmente eccone uno che non deve chiedere mai...

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25/03/2007 01:15
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25/03/2007 01:27
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Devo intuire dalla recensione che è sconsigliata la visione?
25/03/2007 12:32
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Vittorio sono completamente in disaccordo con la tua recensione, non puoi dire che il regista è stato ispirato da quei 3 film da te citati, x' ti ricordo che il film è fedelissimo al fumetto, fumetto che è stato disegnato prima che tutti questi film uscissero al cinema quindi al massimo sono stati quei 3 registi a copiare l'idea da questo fumetto.
25/03/2007 21:14
Ragazzi io faccio le veci di quelli a cui è piaciuto.
Io consiglio espressamente di andarlo a vedere. [SM=g27960] Sono sempre eccitanti le riproposizioni animate sul grande schermo.
Da perfetto superficialista faccio il tifo per questo linguaggio cinematografico.
Vittorio, questa battaglia secondo me, è stata resa ancora meno scabrosa di quel che dovrebbe essere stata.
Poi l'ausilio di graphic animation rende meno angosciose le teste mozzate o le braccia tagliate.
Un filmetto... ma per gli scarsi contenuti narrativi o perchè il regista non ci risparmia tutto quel sangue?
Trovo sia meravigliosamente crudo, per la smania di tensione e viscere che schizzano [SM=g27959]
Non sono uno psicopatico [SM=g27963]
25/03/2007 21:48
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Per prima cosa vi ringrazio per le critiche perché sono quel quid pluris che rendono interessante un forum, grazie davvero. Quindi veniamo a noi: la mia recensione non voleva evidenziare lacune sostanziali o strutturali del fumetto di Miller – che come giustamente segnalava Carlo, è stato concepito in tempi non sospetti o prossimamente gibsoniani – ma bensì sollevare qualche dubbio sulla scelta di un regista “poco curioso” come Snyder che dalla possenti pose del comic ha trattato fuori il minimo (badate non ho detto il peggio) assimilando fino all’inverosimile pillole di “già visto”, primordiali o postume che siano.
04/04/2007 23:06
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Re:

Scritto da: Askani 25/03/2007 12.32
Vittorio sono completamente in disaccordo con la tua recensione, non puoi dire che il regista è stato ispirato da quei 3 film da te citati, x' ti ricordo che il film è fedelissimo al fumetto, fumetto che è stato disegnato prima che tutti questi film uscissero al cinema quindi al massimo sono stati quei 3 registi a copiare l'idea da questo fumetto.



Io, invece, condivido l'analisi fatta e le associazioni mentali con le altre pellicole citate.
Ho visto 300 l'altra settimana e ne sono uscito tra il perplesso ed il deluso.
Tenete conto che il mio forum d'appartenenza principale (quello su cui ho scritto la maggior parte dei post su ffz) e che Prof V conosce è un forum di fumetti. Io ne posseggo circa 12 mila e sono un grandissimo fan di Frank Miller.
Adoro il suo Devil (massacrato al cinema), il suo Batman, Sin city, la sua Elektra... e 300.
Il fumetto è notevole. E' inferiore alla traduzione fumettistica che diedero dell'episodio, anni prima, Hector German Oesterheld (creatore de L'Eternauta) e Enrique Breccia nel loro Mort Cinder, ma resta un gran fumetto i cui difetti principali sono un eccesso di retorica e l'eccessivo uso di splash page.
Ebbene, la traduzione cinematografica è apparentemente moooooooolto fedele. Cura moltissimo gli aspetti grafici (ma lì ci sono da secoli i pc a provvedere, beati i tempi in cui Kubrick filmava scene illuminate da soli giochi di candele!!!). Però i dialoghi sono appiattiti e ulteriormente banalizzati.
Senza dubbio, nelle scene di combattimento, il regista deve tantissimo a Il signore degli anelli.
E poi, quando su un fumetto vi è un flash back teso ad approfondire un personaggio, solitamente è senza balloons, quindi di lettura rapidissima per l'occhio, che al massimo si sofferma sui particolari.
Invece, su pellicola, si è costretti a rallentare l'azione ed a sostenerla con una musica epica o nostalgica, che inevitabilmente appesantisce il racconto.
In ultimo, soprattutto, ecco la differenza principale col fumetto: l'attualizzazione della storia fatta di pochissimi semplici vocaboli ripetuti in modo estenuante.
Terra, patria, gloria, onore, difesa contro il nemico asiatico.
Gli Spartani, come gli Assiri o le Amazzoni, sono stati un grandissimo popolo di guerrieri, però dai dialoghi sembrano un gruppo d'esponenti di frangia politica estrema.
Ciao!
Carlo Maria
05/04/2007 09:53
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Non so se ridere o piangere...

Riporto fedelmenteda libri di storia e nozioni da internet:

AMAZZONI: "popolo favoloso" composto di sole donne guerriere, che per provvedere alla continuità della stirpe, catturavano ogni anno uomini che poi uccidevano, come pure uccidevano i figli maschi, allevando solo le femmine.

SPARTA: La ricostruzione della sua reale natura è complicata dalla presenza di solo fonti di periodo tardo, che potrebbero quindi rappresentarla in modo idealizzato. Ne dà una importante testimonianza Plutarco nella Vita di Licurgo.

Il caratteristico sistema educativo a cui obbligatoriamente veniva sottoposto ogni giovane spartano era detto agoghé (?????). Il giovane iniziava il proprio percorso formativo all'età di sette anni, lasciando definitivamente le cure familiari, e lo concludeva a 20 anni, allorché, non più fanciullo, era considerato un irene (in greco e????). L'educazione dei giovani, divisi in classi d'età, avveniva in comune, come comunitario era il momento del gioco e del confronto. Durante l'agoghé i più validi dei fanciulli venivano scelti per essere sottoposti ad una ulteriore e più severa fase d'addestramento, la krypteía (???pte?a), durante la quale i fanciulli erano confinati in località periferiche, con mezzi limitati, in particolare armati di un pugnale, e l'ordine di restare nascosti di giorno. La loro missione era l'aggressione degli iloti in cui si potevano imbattere la notte. Comportamenti considerati da alcuni studiosi complementari alla formazione del cittadino spartano, orientata verso il sistema oplitico, coprendone gli aspetti solitari, da caccia selvaggia, dotati comunque di una loro utilità in battaglia, retaggio di una possibile tradizione precedente il nuovo ordinamento militare.

Non so se ti rendi conto di cosa hai paragonato e detto...

a) Le Amazzoni non sono mai esistite.

b) Ma cosa c'entrano gli Assiri? Non solo stiamo parlando di una popolazione che risale al paleolitico...ma di una popolazione dove la guerra era vista in stretta correlazione con le funzioni religiose...mah...

c) Gli spartani erano sicuramente una frangia estrema, erano la frangia guerriera della Grecia più potente in assoluto, e non penso che Terra, patria, gloria, onore la possano far diventare politica...
Avevano una società che si fondava sulla preparazione al combattimento e quindi alla guerra di tutti i giovani spartani...ma che c'entra la politica????
05/04/2007 21:01
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Re:

Scritto da: Askani 05/04/2007 9.53
Non so se ridere o piangere...

Riporto fedelmenteda libri di storia e nozioni da internet:

AMAZZONI: "popolo favoloso" composto di sole donne guerriere, che per provvedere alla continuità della stirpe, catturavano ogni anno uomini che poi uccidevano, come pure uccidevano i figli maschi, allevando solo le femmine.

SPARTA: La ricostruzione della sua reale natura è complicata dalla presenza di solo fonti di periodo tardo, che potrebbero quindi rappresentarla in modo idealizzato. Ne dà una importante testimonianza Plutarco nella Vita di Licurgo.

Il caratteristico sistema educativo a cui obbligatoriamente veniva sottoposto ogni giovane spartano era detto agoghé (?????). Il giovane iniziava il proprio percorso formativo all'età di sette anni, lasciando definitivamente le cure familiari, e lo concludeva a 20 anni, allorché, non più fanciullo, era considerato un irene (in greco e????). L'educazione dei giovani, divisi in classi d'età, avveniva in comune, come comunitario era il momento del gioco e del confronto. Durante l'agoghé i più validi dei fanciulli venivano scelti per essere sottoposti ad una ulteriore e più severa fase d'addestramento, la krypteía (???pte?a), durante la quale i fanciulli erano confinati in località periferiche, con mezzi limitati, in particolare armati di un pugnale, e l'ordine di restare nascosti di giorno. La loro missione era l'aggressione degli iloti in cui si potevano imbattere la notte. Comportamenti considerati da alcuni studiosi complementari alla formazione del cittadino spartano, orientata verso il sistema oplitico, coprendone gli aspetti solitari, da caccia selvaggia, dotati comunque di una loro utilità in battaglia, retaggio di una possibile tradizione precedente il nuovo ordinamento militare.

Non so se ti rendi conto di cosa hai paragonato e detto...

a) Le Amazzoni non sono mai esistite.

b) Ma cosa c'entrano gli Assiri? Non solo stiamo parlando di una popolazione che risale al paleolitico...ma di una popolazione dove la guerra era vista in stretta correlazione con le funzioni religiose...mah...

c) Gli spartani erano sicuramente una frangia estrema, erano la frangia guerriera della Grecia più potente in assoluto, e non penso che Terra, patria, gloria, onore la possano far diventare politica...
Avevano una società che si fondava sulla preparazione al combattimento e quindi alla guerra di tutti i giovani spartani...ma che c'entra la politica????




Ho riletto 2 volte il tuo post. Ciò non perchè avessi frainteso il senso delle tue parole ma perchè ad una prima lettura trovavo insolito un tale eccesso di fervore nei confronti di una frase da me scritta, estrapolata dal contesto proprio. Una frase, tra l'altro, che reputo tu abbia travisato grandemente.

Ciò che mi contesti è 1)l'accostamento fra Spartani, Assiri e Amazzoni e 2)la sensazione di stonatura che il vocabolo "politica" ti suscita, collocato in una recensione cinematografica di un film che presumo tu abbia visto e gradito.

Orbene.
1)Sì, le amazzoni sono un popolo mitologico. O meglio: la situazione è controversa e gli studiosi non son concordi, tuttavia si ritiene ormai unanimemente che le amazzoni non siano mai vissute se non all'interno dell'opera Omerica, che ce le descrive come una fiera popolazione di guerriere, e nei miti.
Invero, altri studiosi, frangia minoritaria, ritengono che Omero abbia attinto a nozioni reali e che, semplicemente, siano andate perdute le testimonianze su tale popolazione.
Quanto agli Assiri, il mio riferimento en passant (non sono forte in lingue, eventualmente correggi tu il mio francese), non era certo inteso ad approfondire la collocazione spazio temporale di tale popolazione, semmai, come si evince, accomunava il loro nome a quello spartano per le proprietà guerriere.
In sostanza, citavo solo nomi di altre popolazioni le cui gesta guerriere e la cui mentalità io ritenessi affine a quella spartana. Che poi, da purista, tu abbia desiderato puntualizzare tutto quanto hai esplicitato, non posso che farne tesoro e rammentarmene in futuro per evitare generalizzazioni fuorvianti.
Resta comunque, imo, un'eccezione di portata superiore a quella che il mio inciso ambiva suscitare, tant'è che basi la tua confutazione dei miei gusti cinematografici proprio sulle discrepanze storiche di un assunto scarsamente rilevante ai fini del giudizio complessivo.

Andiamo invece al punto 2. Cosa c'entra la politica? Quest'osservazione mi lascia perplesso. Non ne ho parlato in riferimento alla Sparta di allora, bensì in relazione a quanto il film ci mostra. Cosa c'entra la politica è la domanda che, secondo me, dovresti porre al regista, dunque. Né è traibile un diverso senso, credo, dalle parole del mio precedente post.
Insomma: i dialoghi sembrano scritti da giovani di Forza Nuova, giusto per chiarire il concetto.
Il demerito che vituperavo, consiste indi nell'aver banalizzato i concetti espressi nel fumetto con eccessivi riferimenti non casuali a vocaboli la cui rilevanza, stante la situazione internazionale attuale, non può non divenir palese e fastidiosa.
Il risultato è un appiattimento della cultura della popolazione in questione (ma l'interesse al rispetto degli accadimenti storici del film è scarsissimo tanto quanto quello dell'opera da cui è tratto).
Carlo Maria
14/04/2007 13:53
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Giudizio:

Altro bel film tratto da un fumetto di Frank Miller.
Splendida la fotografia, alcune immagini sembrano dei quadri. Il film è avvincente, la forza d'animo di Leonida e degli Spartani che non vogliono ridursi in schiavitù è mirabile. Mi ha stupito, in positivo, il ruolo rivestito dalle donne, soprattutto della regina. Infatti Lena Headey (l'attrice) non si limita al solo ruolo di comparsa ma è un personaggio forte che spalleggia il marito nelle decisioni. E' lei, che una volta che il marito parte x difendere la città, deve evitare che qualche consigliere assuma il comando della città.
Sono sicuramente eroici Leonida e i suoi guerrieri, preparati fin dall'infanzia alla guerra e al combattimento; Leonida lo interpreta Gerard Butler (Il fantasma del palcoscenico).
La voce narrante si fa apprezzare x raccontare l'evolversi degli eventi.
Insomma un gran bel film x chi non si impressiona troppo (il sangue e non solo scorre copioso)

Voto: 8

Ciao
08/05/2007 17:38
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(ANSA) - TEHERAN, 8 MAG - L'Iran rispondera' con un documentario su ''4.000 anni della storia persiana'' alla pellicola '300'. Il film infatti e' stato giudicato un insulto alla cultura iraniana. Teheran aveva gia' protestato lo scorso marzo per l'uscita nelle sale di tutto il mondo del film che racconta il sacrificio dei 300 Spartani e del loro re Leonida nella battaglia delle Termopili.



Sono completamente pazzi.... [SM=g27971]
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