provvedimenti ad hoc? inciuci?
Dopo avere marciato a braccetto per molti anni, l'Anfia (Associazione dell'industria automobilistica italiana, tra cui il gruppo Fiat) e l'Unrae (che rappresenta le Case estere) tornano a dividersi nel giudizio sulla parte della Finanziaria che riguarda l'automobile.
Entusiasta l'accoglienza riservata dall'Associazione torinese di corso Galileo Ferraris alle decisioni del governo Prodi: "L'Anfia", si legge in una nota, "accoglie positivamente le misure inserite nella legge finanziaria e quelle relative al decreto legge contenente interventi fiscali per il settore automotive". In particolare, l'Associazione saluta con favore le misure di incentivo alla sostituzione delle vecchie auto Euro 0 e 1 e approva anche il superbollo sulle Suv (e non solo) di grandi dimensioni, definito "coerente con la logica di graduare l'imposizione sui livelli delle emissioni".
Da notare che il Gruppo italiano (nella foto, l'amministratore delegato, Sergio Marchionne) non produce fuoristrada nei segmenti più alti del mercato ed è ovviamente favorevole a una politica che incentivi le auto di piccola cilindrata, premiate (se Euro 4 o, in futuro, Euro 5) con una futura esenzione dal bollo di tre anni.
Di tutt'altro tenore la nota emessa da Roma dall'Unrae, che definisce "incomprensibile e inaccettabile" la decisione di favorire le vetture fino a 1.3 litri di cilindrata per usufruire di un maggiore beneficio fiscale, quando, secondo il presidente, Salvatore Pistola, ragione e logica vorrebbero che fosse solo il livello di emissioni di CO2 l'elemento discriminante.
Pistola dà atto al Governo che sia "apprezzabile l'intento di accelerare il rinnovo del parco circolante attraverso incentivi fiscali identificando nell'Euro 4 la più alta espressione della moderna tecnologia ambientale automobilistica", ma attacca con veemenza la decisione di includere solo le auto a metano tra quelle ritenute a minimo impatto ambientale, trascurando i modelli a Gpl e gli ibridi a elettricità e benzina.
Guarda caso, è la Fiat leader nel metano, mentre sono le Case estere, come Chevrolet e Toyota, a farla da padrone nelle altre alimentazioni.