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MILES DAVIS ROCKSTAR

Ultimo Aggiornamento: 13/07/2006 22:35
03/06/2006 11:07
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Scritto da: blacksound.luca 01/06/2006 23.44
Ossia, è vero che "In A Silent Way", "Bitches Brew" o "On The Corner" sono lavori eccelsi ma è altrettanto vero che in quel periodo altri artisti, che si ispirarono alla musica di Davis ed in parte ne copiarono l'architettura, uscirono con degli album che, a mio avviso, erano nettamente migliori di quelli del trombettista.
Discorso a parte solo per "Bitches Brew" che nessuno ebbe il coraggio di osare fino a tanto.
Un esempio pratico fu che dopo aver inciso con Miles "On The Corner", Herbie Hancock pubblicò forse il più bel disco di fusion-funky mai prodotto, "Head Hunters".
Lo stesso vale per Chick Corea che usci, nel 72, con il capolavoro "Return To Forever". O i Weather Report, fondati da Zawinul e Shorter, che dopo Miles produssero dischi eccezionali fino all'esplosione di "Heavy Weather", frutto non solo dell'assorbimento che i due ebbero verso il groove di Davis ma anche dall'incontro con un altro GIGANTE del panorama jazz, il bassista Jaco Pastorius.
Ciò non toglie che il PADRE di tutto fu Davis e che, per quanto bello può essere un "Head Hunters" questo risente della vena creativa di Miles. Probabilmente senza "On The Corner" i capolavori funky di Hancock non sarebbero mai esistiti.
Questo era un discorso che facevamo tempo fa con un esperto del Miles anni 70 che è Xeno e che vorrei sapere cosa ne pensa.


Innanzi tutto, caro Luca, grazie per aver colto il mio invito a partecipare a questa discussione (invito che ho esteso chiaramente anche al mio amico Xeno).
Concordo con te, sul fatto che Davis ha sicuramente avuto geniali e precoci intuizioni, a cui ha dato talvolta una forma rapida e volutamente imprecisa...che successivamente altri artisti - per i quali Davis è stato un mentore - hanno raffinato e precisato ulteriormente...è il caso dei succitati Hancock e Corea, per esempio.
La discussione pertanto è ovviamente estendibile a questi artisti ispirati dagli album di Davis.
Di Hancock sto cercando di procurarmi quanto più materiale mi riesce, ed ho iniziato appunto dallo splendido HEAD HUNTERS, un consiglio per tutto il forum.



Sul titolo del thread, ovviamente non si può che considerare Davis un fondamentale jazzman... ma mi divertiva proporre una interpretazione non ortodossa di questo artista...anche a dispetto dei concettuali confini con cui siamo abituati a distinguere nettamente generi musicali anche molto diversi.
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