Cannes 2006 - 59esima edizione

Bellucci: "Tutti d'accordo per la Palma d'Oro"
Wong Kar-wai presidente della giuria
"Abbiamo scelto con il cuore, sempre. E il film di Ken Loach, visto nei primi giorni, si è piantato in modo indelebile nella nostra memoria. Nei nostri pensieri di dolore per la storia da esso raccontata. La qualità dei film in gara era altissima e i contenuti erano politici perché in questo tempo non facile della Storia, il cinema risulta essere uno specchio della realtà, dell'impegno degli autori nel cercare risposte agli interrogativi che la società e i suoi squilibri pongono".



L'attrice Monica Bellucci
"Il film di Sorrentino è stato in corsa per vincere un premio fino a domenica mattina e molti in giuria lo amavano. Ho sofferto e tanti come me. Il fatto è che in questa edizione c'erano troppi buono film, ma comunque Cannes ha la capacità di far vivere anche quelle opere che non vengono premiate. Il caimano è stato molto apprezzato, ma su Sorrentino ci ho lasciato il cuore. Il presidente della giuria è stato democratico e rispettoso di tutti il problema è stato solo quello della troppo buona qualità dei film. Ad esempio Summer Palace di Lou Ye mi ha molto emozionato. Comunque il film di Loach è meraviglioso e posso dire che eravamo tutti d'accordo per la Palma d'Oro".

Il regista palestinese Elia Suleiman
"Vedendo il film di Loach, il pensiero per la Palestina, in una sorta di parallelo-metafora, non è stato il mio primo. La storia dell'Irlanda, di come ci si possa uccidere tra fratelli, mi ha rubato non solo il cuore, ma ha toccato ogni corda delle mie emozioni. Il film di Loach ha rappresentato per tutti noi un amore a prima vista, che non si dimentica".


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"Auguri e felicitazioni a Ken Loach che con grande merito ha vinto la Palma d'Oro. Il suo lavoro è il frutto di un'attenta riflessione sulle dinamiche sociali che riguardano il nostro mondo". Così il presidente della Camera dei deputati Fausto Bertinotti commenta la Palma d'oro a The Wind That Shakes the Barley. "Una carriera, quella di Ken Loach segnata da una partecipazione e una vicinanza alle condizioni di lavoratrici e lavoratori. Il premio è il giusto riconoscimento alla sua professionalità e al suo impegno per aver contribuito a rompere nell'informazione il muro di opacità che ingabbia la vita dei lavoratori. Con Ken Loach il mondo del lavoro si è fatto più visibile e noi di questo siamo grati al regista".

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PALMA D’ORO: The Wind that shaker the Barley (Il vento che scuote l’orzo) di Ken Loach





MIGLIORE SCENEGGIATURA: Volver (Tornare) di Pedro Almodovar





GRAN PREMIO DELLA GIURIA: Flanders di Bruno Dumont





PREMIO DELLA GIURIA: Red Road di Andrea Arnold





PREMIO ALLA REGIA: Babel di Alejandro Gonzalez Iñarritu




MIGLIORE ATTORE: Jamel Debbouze, Samy Naceri, Roschdy Zem, Samy Bouajila, Bernard Blancan per Indigénes di Rachid Bouchareb





MIGLIORE ATTRICE: Penelope Cruz, Carmen Maura, Lola Duenas, Blanca Portillo, Yohana Cobo, Chus Lampreave per Volver di Pedro Almodovar



CAMERA D’ORO per la migliore opera prima: A l’Est de Bucarest di Corneliu Porumboiu (Quinzaine des Réalisateurs)



PREMIO UN CERTAIN REGARD: Luxury Car di Wang Chao





PREMIO SEMAINE DE LA CRITIQUE: Les Amitiés Maléfiques di Emmanuel Bourdieu





MIGLIORE CORTOMETRAGGIO: Sniffer di Bobbie Peers

Gli italiani nulla?