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Calciopoli

Ultimo Aggiornamento: 27/10/2006 22:57
03/05/2006 13:14
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Magarimorioggi...
VERGOGNA !
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il fatto
Telefonate intercettate sugli arbitri
il calcio italiano adesso trema



di MARCO TRAVAGLIO e FULVIO BIANCHI



ROMA - Ufficiale: la Federcalcio indaga sul dossier arbitri. Ci sono intercettazioni telefoniche riferite anche a Luciano Moggi, direttore generale della Juventus, Pierluigi Pairetto, designatore arbitrale sino all'anno scorso, ed Innocenzo Mazzini, vicepresidente Figc. Una lunga nota di via Allegri ieri ha dato un'improvvisa e clamorosa accelerata alla vicenda: resta da stabilire adesso la portata dell'"ampia e copiosa documentazione" sulle centinaia di pagine di intercettazioni arrivata alla Figc il 13 marzo scorso dalla procura della Repubblica di Torino.

Ed è lì che è nato tutto. Per circa due mesi, dai primi di agosto alla fine di settembre del 2004, il dg Moggi, l'amministratore delegato Antonio Giraudo e Pierluigi Pairetto, hanno avuto i telefoni intercettati dalla Procura della Repubblica di Torino per una gravissima ipotesi d'accusa: associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. L'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaele Guariniello ma seguita in prima persona anche dal procuratore capo Marcello Maddalena, è stata poi archiviata alcuni mesi fa (esattamente nel settembre 2005) dall'ufficio Gip, su richiesta della stessa Procura, perché non erano emersi elementi sufficienti né per chiedere una proroga dei termini per investigare, né per formulare subito una richiesta di rinvio a giudizio. Ma le telefonate trascritte dalla polizia giudiziaria hanno disegnato il ritratto di una lobby di potere che ruota intorno ai vertici della Juventus, col contorno di dirigenti federali e arbitrali, alcune giacchette nere, procuratori legati a vario titolo alla Gea capitanata da Alessandro Moggi (figlio di Luciano), giornalisti televisivi e della carta stampata, e persino qualche uomo politico (si parla addirittura di un paio di ministri). Per questo, al di là degli aspetti penali della vicenda ormai sepolti in archivio, i magistrati torinesi hanno deciso di mettere a disposizione della giustizia sportiva, oltreché della procura di Roma, il frutto del loro lungo lavoro. E' stato lo stesso Maddalena, nel mese di marzo, a recarsi a Roma per consegnare personalmente il voluminoso incartamento al presidente della Federcalcio Franco Carraro e ai pm capitolini.

Si apre così un nuovo filone. Indagano i magistrati Luca Palamara e Cristina Palaia che stanno lavorando già sul doping amministrativo, sulla Gea e su Gaucci. Come spiegato nel comunicato Figc: "Alcuni elementi riscontrati nella documentazione in esame avrebbero potuto avere attinenza e rilevanza con alcuni fatti oggetto di altro procedimento penale in atto istruito dai medesimi magistrati". Insomma, il faldone romano aumenta. Ma è sul fronte sportivo, più che su quello penale, che presto potrebbero arrivare novità clamorose: il generale Italo Pappa, n.1 dell'Ufficio Indagini, si è messo subito in contatto coi magistrati. Non ci sono partite truccate: questo pare certo.

L'interesse degli "007" della Figc si sarebbe focalizzato soprattutto su Moggi e Pairetto, ai quali si è aggiunto l'altro intercettato Innocenzo Mazzini, medico fiorentino, vicepresidente Figc. Che si sono detti fra loro? Hanno sicuramente parlato di tanti argomenti, anche di arbitri. In anni, tra l'altro, in cui vigeva il sistema del sorteggio... Forse anche giudizi pepati su qualche dirigente. Parole che potrebbero riguardare (eventualmente) l'articolo 1, quello sulla lealtà sportiva. Cose "sgradevoli", "inopportune"? Tutto da stabilire: i dirigenti potrebbero rischiare il deferimento. Il generale Pappa adesso aspetta segnali dalla Procura romana: Carraro si augura di chiudere tutto (ma non sarà facile) prima dei Mondiali. Le carte le ha avute anche l'Uefa.

La stessa Federcalcio intanto ha deciso (il 7 aprile scorso: strano l'abbia comunicato proprio ieri...) di sostituire l'ex designatore arbitrale Pairetto con Pierluigi Collina nella commissione arbitri dell'Uefa. Pairetto era vicepresidente, l'organismo europeo deciderà il 23 maggio. Collina ha ringraziato Carraro che ha mantenuto quanto promesso, e l'ha "ripescato" dopo il caso sponsor: "Sono orgoglioso". L'ex arbitro di Viareggio aveva appena firmato una collaborazione con Sky per i Mondiali: ora come farà? Il "ripescaggio" di Collina non farà felice Tullio Lanese, n.1 dell'Aia. L'altro ex designatore, Paolo Bergamo, resta nella commissione arbitri Fifa sino a giugno 2007.

fonte:www.repubblica.it
03/05/2006 13:56
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E' un calcio malato.

E' tutto un giro di soldi.
03/05/2006 17:02
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Moggi = schifo [SM=x245590]
04/05/2006 12:40
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Così Moggi designava gli arbitri
Ecco il contenuto delle telefonate, al centro dell'inchiesta aperta dalla Federcalcio, tra il dg della Juventus, l'ex arbitro e designatore Pairetto e il vicepresidente della Figc Mazzini

Ecco gli stralci dei verbali delle intercettazioni telefoniche della Procura di Torino che ora sono finiti in Federcalcio e alla Procura di Roma. Non c’è corruzione acclarata, non ci sono campionati o partite comprate. Ma il quadro che se ne ricava è ugualmente inquietante. Uno spaccato su un calcio da rifondare. Tutte le intercettazioni sono relative a Luciano Moggi. Compaiono sulla scena, quali suoi interlocutori pressoché abituali, Pierluigi Pairetto, il vicepresidente della Federcalcio Innocenzo Mazzini, ovviamente Antonio Giraudo che della Juventus è l’amministratore delegato, Alessandro Moggi, che di Luciano è il figlio, ma che è soprattutto il presidente della Gea. Con cui fare affari e tessere la vasta tela del calciomercato.

MOGGI & MAZZINI Come vecchi amici, le loro telefonate, sono infarcite di volgarità. Dalla telefonata del 16 settembre 2004.

Innocenzo Mazzini: "Pronto".
Luciano Moggi: "Pronto, 'sto ...beep".
I.M.: "Beep..., ma quando ti chiamo? A che ora?".

Intanto in un’altra telefonata del 14 settembre 2004, i due criticano la rubrica tenuta sula Gazzetta da Bergamo e Pairetto.

I.M.: "Senti, però, poi anche queste cose, hai visto gli attacchi terribili a questi due che sembrerebbero degli imbecilli".
L.M.: "Chi sono?".
I.M.: "Paolo e C. (Bergamo e Pairetto, ndr), che vanno a dire alla Gazzetta, questa è".
L.M.: "Ma sai chi è stato a fargli fare quell’articolo? Carraro! Carraro, sollecitato da Calabrese (allora direttore della Gazzetta, ndr), infatti stanotte io gliel’ho detto, ma siete scemi? Ma siete scemi, a fare una cosa del genere?".
I.M.: "Poi ci sono tutti gli altri giornali che sembran bestie".
L.M.: "Ma no, ma infatti ora li ho fatti smettere, adesso questa rubrica qui, lunedì prossimo, è finita". In realtà, la rubrica andrà avanti per altri sette mesi.

Sconcertanti quando parlano di Carraro. L’intercettazione è del 6 settembre 2004, il giorno dopo Moggi ha un incontro con Carraro. Si parla di elezioni federali.

I.M.: "Perché questo coglione, ricordati che lui crede, che anche se passa così come vuole normalmente, di vincere lui. Invece devi metterglielo nel... beep. Ricordatelo".
L.M.: "Ooh se ti dico lasciamici parlare, poi domani io ho l’appuntamento".
I.M.: "Va bene".
L.M.: "Alle 8 ci sentiamo".

Nella stessa telefonata i due parlano di un incontro con gli arbitri.

I.M.: "Venerdì vado a fare gli arbitri"
L.M.: "Venerdì vengo anch’io".
I.M.: "Gliel’ho detto ad Anto' (Giraudo?) e mi ha detto che non viene".
L.M.: "Lascia sta', quello è un ambiente un po' ibrido, meno uno ci si confonde e meglio è, e vale neppure la pena di starci alla lontana: Io uno ci faccio partecipa', o partecipo io o ci mando Alessio".

PADRE & FIGLIO Padre e figlio parlano a tutto campo del mondo del calcio. Dalla telefonata del 10 settembre 2004.

A.M.: "... io l’altro giorno, tu prendila come informazione, poi, io non lo so, mi sono rivisto con Preziosi (il presidente del Genoa, ndr), come sempre capita".
L.M.: "Uhm".
A.M.: "Mi ha incominciato a fare tutto un discorso, il calcio come cambia, bisogna stare attenti di qua, di là, Carraro, Galliani, poi mi fa, non vi fidate di Montezemolo. Dico perché? Perché io ho sentito una conversazione alla Juve, vogliono fare fuori tutti, rimane solo Giraudo".
L.M.: "Sì, ma questa è una cazzata".
A.M.: "Io te lo dico come cosa, siccome molte volte Preziosi è negli ambienti di questo genere qui, lui c’è dentro".
L.M.: "Non c’è mai".
A.M:: "Bé, pa', io te lo dico perché, insomma...".
L.M.: "È esattamente il contrario".

Tra le trascrizioni, che interessano maggiormente i magistrati romani, c’è quella che riguarda il calciatore della Lazio Liverani. L’intercettazione è del 19 agosto 2004.

A.M.: "Mi ha chiamato Morabito (procuratore), in particolare Vigorelli (procuratore), per sapere se volevi fa un cambio di prestiti per pija' Liverani".
L.M.: "No, no, ma perché ora lavorano per la Lazio?".
A.M.: "Che ne so, mi ha detto così?".
L.M.: "Porca miseria, da quando quello lì ha agganciato lì di sotto, mo ci voglio parla’ con quello, perché gli hanno dato Lopez e gli vogliono dare Marquez, a loro, eh?".
A.M.: "Eh, lo so".

GLI ALTRI Ci sono anche amichevoli telefonate con famosi giornalisti. Luciano Moggi telefona ad Aldo Biscardi.

Biscardi: "Pronto?".
Moggi: "Vorrei il dottor Biscardi".
B.: "Sono io".
M.: "Io sono Moggi Luciano".
B.: "Uehh...Lucia".
M.: "Dunque sta' a sentì, allora ieri ho chiamato qui il nostro amico di Trieste... Baldas (ex designatore e commentatore delle moviole del Processo, ndr). Gli ho fatto una bella cazziata, ma non ce n’era bisogno. Lui non ha colpa. La colpa ce l’hai tutta te de 'sta cosa".

Poi in seguito parlano di mercato. E di regali.

M.: "Ma se non viene poi un cambio non prendo più nessuno, ma perché dobbiamo ammazzare il campionato?".
B.: "No, tu non ammazzi un... beep, magari l’ammazzavi l’anno scorso mi dovresti dà 40 milioni, hai fatto la scommessa con me e hai perso".
M.: "Aldo, ma io... sei come un orologio già assicurato, che vuoi che ti dica?".
B.: "E dove sta?".
M.: "E lo sai che quando te lo dico...".
B.: "E non lo so. Non me lo mandi mai...".
M.: "Ma va... beep, uno te l’ho dato costava 40 milioni".

MOGGI & PAIRETTO E' l'1 settembre 2004, all’inizio della Champions League mancano ancora quindici giorni, ma il vicepresidente della Commissione arbitri dell’Uefa, nonché designatore (insieme a Bergamo) del campionato italiano Pierluigi Pairetto è già in grado di rassicurare il direttore generale della Juventus Luciano Moggi.

Luciano Moggi: "Pronto?".
Pierluigi Pairetto: "Ehilà, lo so che tu ti sei scordato di me mentre io mi sono ricordato di te".
M.: "Ma dai....".
P.: "Eh, ho messo un grande arbitro per la partita di Amsterdam".
M: "Chi è?".
P.: "Meier".
M.: "Alla grande!".
P.: "Va bene, era solo per dirti questo, vedi che io mi ricordo di te anche se tu ormai...".
M.: "Ma non rompere, adesso vedrai quando ritorno poi te lo dico io se mi sono scordato".

Ad Amsterdam, mercoledì 15 settembre l’arbitro sarà lo svizzero Meier. La Juve batterà l’Ajax 1-0. Un passo indietro. Ventuno giorni prima di quella telefonata, l’11 agosto, Moggi e Pairetto sono di nuovo al telefono. La Juve il giorno precedente ha pareggiato a Torino l’andata dei preliminari Champions con gli svedesi del Djurgarden (2-2). E’ a rischio eliminazione.

Moggi: "Ma che beep di arbitro ci avete mandato?".
Pairetto: "Fandel è uno dei primi..."
M: "Ho capito, ma il gol di Miccoli è valido".
P: "No".
M: "E' valido, è valido".
P: "No era davanti".
M: "Ma che davanti, e poi tutto l’andamento della partita ha fatto un casino della madonna a noi...".
P: "Ma sai che questo è uno dei top...".
M: "Ma questo può andare in c..., Gigi, questo qui te lo dico io deve andare in c..., fidati di me. Ora mi raccomando giù a Stoccolma, eh?".
P: "Porco Giuda, mamma mia, questa veramente deve essere una partita...".
M: "Ma no, ma si vince... però con uno come questo qui resta difficile eh... capito?".

La telefonata continua. Moggi dispone pure le terne per le amichevoli precampionato: "A Messina mandami Consolo e Battaglia...".

P: "La terna l’ho già fatta".
M: "E chi ci hai mandato?"
P: "Mi pare Consolo e Battaglia".
M: "Con Cassarà, eh?".
P: "Sì".
M: "E per il Trofeo Berlusconi Pieri, mi raccomando".
P: "Non l’abbiamo ancora fatto".
M: "Lo facciamo dopo, dai".
P: "Vabbè, lo si fa poi quello".

Pieri il 28 agosto dirigerà Milan-Juventus, amichevole valida per il Trofeo Berlusconi. Vincerà la Juve 1-0. Delle volte qualcosa va (relativamente) storto. Sono giorni delicati, il 25 agosto c’è Djurgarden- Juventus e una qualificazione alla Champions ancora da conquistare. E' il 23 e Moggi s’informa presso la segreteria di Lega su chi è l’arbitro.

M: "L'arbitro è Cardozo, vero?".
Segr: "No, io vedo scritto Graham Poll".
M: "Uhm. Di dov’è l’arbitro?".
Segr: "E' inglese".
Passano pochi minuti e Moggi chiama Pairetto.
M: "Buongiorno".
P: "Ehilà, buongiorno".
M: "h, all’anima di Cardozo, eh?".
P: "Eh?".
M: "Graham Poll (Moggi in realtà storpia il nome, dice Paul Green)".
P: "Come?".
M: "Paul Green".
P: "Allora è successo qualcosa all’ultimo momento, io ho Cardozo, è successo qualcosa, si vede che è stato male, o qualcosa del genere".
M: "Informati, informati un momentino".
P: "Sì, sì, verifico subito". Paure ingiustificate. Con Poll arbitro, la Juve stravince a Djurgarden 4-1.

Il 16 settembre 2004, Moggi si preoccupa che "le tessere di Pairetto, biglietti, tessere e tutto sono già pronti?". Con la segreteria Juve si scende poi nel dettaglio. Moggi: "E poi il pass interno per la macchina di Pairetto". La segretaria Lella: "Sì, Pairetto ha tre tessere di tribuna ovest primo, quattro biglietti di tribuna d'onore e uno special". Più in là nella telefonata spunteranno fuori anche cinque biglietti ovest, ma quelli serviranno per la sezione arbitri di Nichelino.

MOGGI & GIRAUDO Amministratore delegato e direttore generale si sentono naturalmente spessissimo. Juventus e non solo. Il 14 agosto 2004 i due sono in piena fibrillazione arbitrale.

Giraudo: "Lo vediamo subito come tira, tu hai qualche notizia di come tira l’aria, lì a Sportilia?".
Moggi: "Bene bene con Gigi (Pairetto, ndr)".
G: "Ma non è come l’anno scorso?".
M: "No, no, con Gigi è una cannonata".
G: "Però adesso bisogna dirgli che si impegni per sto’ corvo, perché non si può mica andare avanti con sta testa di c...".

La conversazione va avanti, ma l’identità del "corvo" è destinata a restare misteriosa. Per il resto, le telefonate intercettate riguardano più o meno normali scambi di vedute sul calcio italiano. Niente di disdicevole, anche perché Giraudo è uomo navigato e sa pesare quasi sempre le parole. Se ne ricavano tuttavia un paio di siparietti piuttosto divertenti. Il primo riguarda la Nazionale. Lippi è cittì da poche settimane, ha perso malamente l’amichevole in Islanda. Giraudo, che lo conosce bene, è categorico: “Marcello non va da nessuna parte, non arriva neanche ai Mondiali”.

Moggi: "Comunque ti dico una cosa, si sta raccomandando come un cane".
G: "Lui?".
M: "Madonna, m’ha telefonato...".
G: "Perché adesso ha paura".
M: "Ha paura".
G: "Luciano, io ti dico cosa succede a lui, lui nel giro di dieci mesi ha dieci giocatori importanti contro. Non vogliono più andare in Nazionale, ha la stampa tutta contro. Non c’è storia, non c’ha proprio il carattere lui per fare quel mestiere. Tutti contro, guarda!".
M: "No, no, poi vuole fare le invenzioni, e via".

Per fortuna della Nazionale, Moggi e Giraudo questa volta saranno cattivi profeti. E lo sembrano anche quando si ritrovano, il 23 agosto 2004, a parlare, a proposito di mercato, del neopresidente della Lazio Lotito.

Giraudo: "Ma lui come te la mette, cosa ti dice?".
Moggi: "Che gli interessa, ma sai lui... questo è genuino, è un po' beep".
G: "Mah".
M: "Se non era beep non mi richiamava, aspettava richiamassi io".

Osservando quel che ha fatto la Lazio negli ultimi due anni, viene da pensare che in fondo Lotito tanto beep poi non deve esserlo.


www.gazzetta.it
04/05/2006 14:05
finira anche 'sta volta a niente? [SM=x245548]
04/05/2006 14:52
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Scritto da: Dj Palude 04/05/2006 14.05
finira anche 'sta volta a niente?



Probabile...
04/05/2006 19:59
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mmm, basterebbe guardarsi le partite..non c'è bisgono delle intercettazioni.

tanto finirà come sempre! ci sono tutti implicati..dunque nessun interesse fare saltare le poltrone!
04/05/2006 23:37
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aveva ragione il buon portento a dire che è un pò come la juventus, tutto cammellato..

05/05/2006 12:57
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E' finito all'esame dei pm Luca Palamara e Maria Cristina Palaia, che indagano sulla Gea, anche un colloquio, intercettato, tra il dg della Juve Luciano Moggi e il giornalista sportivo Giorgio Tosatti. I magistrati stanno lavorando per identificare l'arbitro cui i due farebbero riferimento al fine di verificare se possa essere rilevante nell'ambito dell'inchiesta romana. Nella conversazione telefonica i due esprimono 'colorite' critiche al comportamento di questo direttore di gara, contestando l'entita' del recupero dato dallo stesso al termine del tempo regolamentare.
La telefonata, della durata di quattro minuti e cinque secondi, e' del 10 agosto del 2004 alle 23.25.07.
Moggi: Giorgio –
Tosatti: per dire che uno che aveva due minuti di recupero con sei cambi
Moggi: figlio di puttana
Tosatti: e' un incidente che e' durato un minuto e mezzo
Moggi: no no e' un figlio di puttana
Tosatti: e' un grandissimo figlio di puttana, gliel'hai detto al tuo amico Pairetto?
Moggi: no, no, ora glielo dico io non ti preoccupare
Tosatti: e perche' questo pezzo di merda glielo devi dire
Moggi: e' un amico del cazzo o non conta niente o e' un amico del cazzo
Tosatti: no no no e traffica per altre strade eh
Moggi: apposta
Tosatti: e...
Moggi: o non conta niente o e' un amico del cazzo
Tosatti: traffica per altre strade se non l'hai ancora capito
Moggi: no no io Giorgio comincio a capirlo ora
Tosatti: lo so
Moggi: ora siccome ha il telefono chiuso, domattina lo becco io non ti preoccupare
Tosatti: perche', Moggi, questo ha fatto lo stronzo per tutta la partita.

AGI

[Modificato da virus81 05/05/2006 12.57]

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Petrucci, chi ha sbagliato deve pagare

(ANSA) - ROMA, 4 MAG - 'Chi ha sbagliato deve pagare, perche' c'e' un mondiale alle porte...'. Cosi' il n.1 del Coni, Petrucci interviene sulle intercettazioni. 'Il Coni - aggiunge - chiede che la Figc acceleri il piu' possibile questa inchiesta nell'interesse di tutti. Noi vogliamo che l'immagine e l'etica dello sport siano salvaguardati: siamo reduci da una Olimpiade di Torino esaltante per il risultato sportivo ma anche per l'aspetto organizzativo. Non vogliamo che lo sport italiano venga macchiato'.

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05/05/2006 13:20
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CARRARO, PRONTI A COLLABORARE CON LA PROCURA
(AGI) - Roma, 5 mag. - "Senza entrare nel merito dell'indagine aperta sulle intercettazioni telefoniche, c'e' la massima disponibilita', come sempre, a collaborare con le giustizia ordinaria, salvo applicare con la massima severita' la giustizia sportiva". Lo ha detto il presidente della federcalcio Franco Carraro in una conferenza stampa nella quale ha ribadito che "i tempi della giustizia sportiva saranno certamente non brevi".Comunque, "l'ufficio indagini si attivera' sulla procura della Repubblica di Roma con la massima sollecitudine".

(AGI)
05/05/2006 14:35
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Speriamo succeda qualcosa, c'è bisogno di pulizia, e se devono saltare teste importanti che saltino.
05/05/2006 21:48
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Io pretendo che quella testa di m.... di Moggi riporti lo scudetto del '98 a casa di Moratti e gli dica: "SCUSA"!
05/05/2006 22:46
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Scritto da: Emanuele Brunetto 05/05/2006 14.35
Speriamo succeda qualcosa, c'è bisogno di pulizia, e se devono saltare teste importanti che saltino.



ho sempre creduto che partite , arbitri , dirigenti , giornalisti della carta stampata e della televisione remassero tutti nella stessa direzione! ed in effetti ora ne ho le prove..
moggi ha manovrato per anni persino la carta stampata e le moviole nei programmi sportivi...
06/05/2006 17:26
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Re:

Scritto da: Doz3r 05/05/2006 21.48
Io pretendo che quella testa di m.... di Moggi riporti lo scudetto del '98 a casa di Moratti e gli dica: "SCUSA"!




06/05/2006 17:29
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da www.antijuve.com
06/05/2006 17:36
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immagine fantastica. Un po' di ironia ci vuole, soprattutto in una vicenda che se presa completamente sul serio ci spingerebbe a non seguire piu il campionato italiano.
06/05/2006 19:37
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Domanda (si parla delle intercettazioni telefoniche): Vengono intercettati discorsi tra arbitri dirigenti e personaggi importanti del mondo del calcio italiano. Si parla anche di cose un po' particolari....
Mancini risponde
"Pensavo ci fossero delle novità e mi chiedevo che cosa fosse successo. Pensavo fossero capitate cose nuove e molto più gravi. Sono cose delle quali si parla da una vita, non c'è nessuna novità di rilievo. Ho difficoltà a parlarne ora non avendo letto e sentito nulla, detto così mi sembra che non ci sia niente di nuovo rispetto agli ultimi dieci anni".

tratto da : www.inter.it
08/05/2006 20:30
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www.inter.it?? ma va la!!!
cmq...
ieri liquori a controcampo ha detto una cosa saggia: dovremmo chiedere scusa a Moratti per averlo preso in giro per anni perché non vinceva. come faceva a vincere se non rientrava el giro di potere di Moggi e compagni?

Inquietante che sia Berlusconi che Moratti stiano da tempo corteggiando Moggi per accaparrarselo. Vuol dire che lo vogliono per vincere tranquilli.
Meno male che adesso lo squalificano
Speriamo
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