curiosità e impressioni su "Eva contro Eva" (spero di postarlo nella sezione giusta
)
Eva contro Eva, il nuovo album di Carmen Consoli, è l'istantanea dell'inizio di una mutazione.
Carmen apre le porte di casa e si scopre che Eva contro Eva è stato concepito tra le mura in pietra di un rudere ristrutturato, una volta residenza di monaci, alle spalle l'immanente fuoco dell'Etna, di fronte un orizzonte che si perde lontano, nel mare. Un eremo color porpora, innervato di nera roccia vulcanica e circondato da uno splendido giardino terrazzato dove i profumi di Sicilia imperano.
Un luogo perfetto per isolarsi, pensare, scrivere, suonare, oggi affollato di ospiti curiosi di scoprire le nuove canzoni.
Dopo l'ascolto di Eva contro Eva, la scelta di Carmen non suona come un deciso passaggio al folk (nonostante nel disco risuoni in La dolce attesa anche la voce antica di Rosa Balistreri), piuttosto come la voglia di cucire un abito nuovo, più sobrio e sfumato, alle sue canzoni, lavorando molto anche sul controllo del canto, sull'approccio alla parola, sulla ricerca timbrica della sua vocalità. Carmen ha da tempo giustificato la ricerca di suoni caldi con il desiderio di tornare alle radici, "perché amo il rock, ma la chitarra elettrica oggi non è più il suono della rivoluzione, è finita la rottura, il rock è solo maniera". Ebbene, Eva contro Eva, che racchiude anche una nuova versione di Il pendio dell'abbandono e il duetto con Angelique Kidjo in Madre Terra, non è ancora la rivoluzione di Carmen Consoli.
ma ci siamo quasi
contaminata