Disturbare i giornalisti tv al lavoro è reato di molestie
Indimenticabile, e da oggi purtroppo irrepetibile, il mitico calcione in diretta tv che Paolo Frajese gli sferrò, colpendolo in pieno, per poi riprendere tranquillamente il collegamento con il TG1. Dopo anni di incursioni durante le dirette in esterni di tutti i canali tv italiani, a Gabriele Paolini è stata confermata nei giorni scorsi dalla Corte di Cassazione la sentenza che nel febbraio 2005 lo condannava a risarcire la RAI. Secondo il Tribunale di Roma le sue incursioni disturbano il lavoro dei giornalisti e configurano il reato di molestie.
La RAI faceva riferimento in particolare ad una sua intrusione di quattro anni fa, durante un collegamento televisivo in diretta da Palazzo Chigi, quando si era posto alle spalle di un giornalista RAI con un cartello offensivo nei confronti del presentatore Pippo Baudo. Oltre al pagamento dei 240 euro di danni in sede civile alla RAI, Paolini dovrà versare 1000 euro alla cassa delle ammende e sostenere le spese processuali quantificate in oltre 2000 euro. Un vero smacco per Paolini, divenuto vittima del suo stesso personaggio, nato per promuovere delle campagne civili che nessuno ricorderà.
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