Connor-Kirby-Long ha quindici anni quando inizia a lavorare su
Handwriting. Ne ha diciassette, invece, quando il disco è finalmente compiuto e pronto all'impatto sul mercato. Diciassette anni. Eppure, questo
Handwriting lascia trasparire fra i suoi eterei flussi elettro/pop una poetica ed una maturità artistica che mai, al primo ascolto, rimanderebbero all'immagine di un ragazzino un pò ribelle, un outsider dietro al suo computer. Uno a cui piace scherzare, ed apparire ai concerti con bizzarre maschere di mostri, o animali, un adolescente che gioca a fare piccoli, inusitati capolavori, gemme che risplendono fra le più belle sorprese del nuovo millennio, e che si proiettano nel futuro pregni di aspettative e speranze che portano il nome di
Khonnor.
Voto: 8
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