USA 1996 (anno proficuo per i film su Warhol...)
Regia di Mary Harron
Cast: Lily Taylor, Jared Harris, Stephen Dorff e tanti altri.
Il film-documentario racconta la storia di Valerie Solanas e dell'episodio che le diede notorietà sul finire degli anni '60, ossia un attentato ai danni dell'artista Andy Warhol.
La Solanas tentò la carta del giornalismo prima di diventare attivista dei movimenti femministi più radicali, arrivando a pubblicare un manifesto per un'associazione denominata SCUM (Society for Cutting Up Men). Valerie era lesbica e odiava gli uomini, ma sparò a Andy perché questi si rifiutò di produrre un mediocre film che lei aveva scritto e sceneggiato.
Più che altro, mi pare che la pellicola ammanti con il pretesto di narrare una biografia particolare l'intenzione di immergersi nell'atmostfera artistica della Factory: per l'occasione, infatti, furono addirittura eseguite copie delle tele e delle serigrafie di Warhol, poi distrutte per non alimentare un commercio di falsi.
Unici riconoscimenti tributati al film furono i complimenti dei critici cinematografici alla convincente interpretazione che Jared Harris fece del maestro della Pop Art e il premio come migliore attrice assegnato alla protagonista Lily Taylor al Sundance Festival.
Degna di nota è anche la musica della colonna sonora, una proposta molto interessante che vede mescolare insieme le vecchie glorie The Lovin' Spoonful e John Cale, REM, Jewel, Pavement, Wilco, Yo La Tengo.
[Modificato da ActiasLuna 26/02/2006 18.08]