"N.P." è il libro che segue Kitchen, ripropone la viva e inquieta sensibilità di un'istanza narrante che sa cogliere nelle pieghe del reale e delle relazioni umane i momenti più fugaci ma intensi, dove felicità e melanconia si confondono fra loro divenendo spesso un'unica cosa. Da qui la rappresentazione di un mondo dove il reale sembra stemperarsi nel sogno, nel ricordo, nella finzione e dove le parole diventano colori. Non a caso i tre giovani che circondano la protagonista appaiono ai suoi occhi più come creature romanzesche che come individui reali. Rispetto a "Kitchen*, la novità di "N.P." sembra risiedere in una struttura più organica, nel ricorso a una storia che talvolta ha l'andamento di un thriller, nell'interrogarsi sul mistero del un racconto. Banana ci parla di amore e morte, incesto e omosessualità, letteratura e vita.
(questo lo consiglio, a chi ama il genere)