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VIGNETTE MUSSULMANE

Ultimo Aggiornamento: 20/02/2006 15:15
04/02/2006 19:39
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Ragazzi, la storia la sappiamo un pò tutti...

chi si volesse aggiornare vada qua: ANSA

Detto sinceramente...io sono per il motto "non fare agli altri quello che non vorresti che gli altri facessero a te..." ma qua siamo all'apoteosi della follia, dell'arretratezza culturale e psicologica...si sta superando il limite della decenza!

Mussulmano che mi leggi: Mi avete rotto i coxxxxni!!!

Volete fare la guerra santa? fatela!!!
05/02/2006 13:02
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BEIRUT - Un' alta e spessa colonna di fumo nero si alza al cielo nella zona del consolato danese a Beirut, dove si sono ammassati migliaia di manifestanti, e va rapidamente aumentando di intensità. Migliaia di persone fuori dell'ambasciata protestano contro la pubblicazione di caricature di Maometto e si scontrano con forze di sicurezza e esercito. Lo riferisce un corrispondente dell'Ansa sul posto. Immagini in diretta della tv libanese Lbc mostrano giovani all' interno del consolato danese, che, da alcune delle stesse finestre dalle quali fuoriescono colonne di fumo nero, gettano fogli di carta e fascicoli, mentre accanto una scala è stata appoggiata per penetrare in altri uffici da devastare al primo piano. Al piano terra con pali vengono distrutte le vetrate di porte d' ingresso, mentre sheikh sunniti con i turbanti bianchi cercano di allontanare e spingere via manifestanti che continuano a lanciare sassi. Idranti dei vigili del fuoco vengono intanto impiegati contro i partecipanti alla protesta, nel tentativo di allontanarli.
Molti manifestanti, che distruggono anche auto in sosta, sono vestiti di nero e hanno il volto coperto.
Sempre più persone si sono raccolte nell' area che circonda il consolato danese a Beirut, mentre soldati armati con fucili sono stati schierati in alcuni degli incroci della città.
Il leader del movimento integralista sunnita libanese della Jamaa Islamiya, Assad Harmoush, ha detto ai microfoni della tv libanese Lbc di aver "ordinato ai nostri seguaci di interrompere immediatamente la manifestazione perché elementi non controllati si sono infiltrati per causare questi disordini".

Sassi sono stati lanciati dai manifestanti contro una chiesa cristiano-maronita nei pressi del consolato danese a Beirut, che è è ancora in fiamme. Lo ha riferito l'emittente Tv Lbc, secondo cui le forze dell' ordine sono riuscite a contenere gli attaccanti. La stessa emittente Tv ha riferito anche che il leader cristiano Samir Geagea ha esortato i cristiani a non rispondere alle provocazioni, affermando che questa manifestazione non ha carattere di politica interna. L'emittente ha inoltre mostrato immagini di manifestanti col volto coperto che distruggevano auto e vetrine di negozi e che con bombolette di vernice spray scrivevano sui muri 'Allah Akbar' (Dio è il più grande), nelle strade laterali del quartiere cristiano di Ashrafieh, dove si trova il consolato danese.
Ieri gli edifici delle ambasciate danese e siriana a Damasco erano stati incendiati dai manifestanti che protestavano per la pubblicazione delle caricature di Maometto in vari giornali.

DANIMARCA PROTESTA PER ATTACCO AMBASCIATA
Il ministro degli Esteri danese Per Stig Moeller ha definito oggi "totalmente inaccettabile" l'incendio appiccato ieri da manifestanti all'ambasciata di Danimarca a Damasco, per protesta contro la pubblicazione sulla stampa danese e di altri Paesi europei di caricature di Maometto giudicate blasfeme. "La Siria ha mancato ai suoi doveri, è totalmente inaccettabile che l'ambasciata non sia protetta dai siriani", ha dichiarato il ministro in un comunicato. "Abbiamo preso contatto con la presidenza dell'Unione Europea, che anch'essa condanna... gli avvenimenti in Siria, che sono totalmente inaccettabili", ha detto il ministro. Ieri centinaia di manifestanti che protestavano contro la pubblicazione delle caricature di Maometto hanno assaltato l'ambasciata danese a Damasco, l'hanno saccheggiata e le hanno dato fuoco. Al momento dell'attacco nessuno dei diplomatici o del personale dell'ambasciata si trovava all'interno della rappresentanza, situata al terso piano di una palazzina che ospita anche le ambasciate del Cile e della Svezia. I manifestanti hanno poi saccheggiato e incendiato anche l'ambasciata di Norvegia. Il governo danese ha esortato ieri tutti i suoi cittadini a lasciare immediatamente la Siria. Una parte dei circa 80 danesi presenti in Siria è stata evacuata ieri sera, secondo il giornale danese Jyllands-Posten.

CARICATURE; USA,SIRIA RESPONSABILE INCENDI AMBASCIATE
Gli Stati Uniti considerano la Siria responsabile degli incendi alle ambasciate danese e norvegese a Damasco. In una dichiarazione diffusa da Crawford, in Texas, dove il presidente George W. Bush trascorre il week-end, il portavoce della Casa Bianca Scott McClellan ha notato che a Damasco violenze del genere non accadono senza l'approvazione del governo. Nella dichiarazione, gli Stati Uniti condannano nei termini più forti gli incendi, che hanno pure danneggiato le ambasciate cilena e svedese. L'episodio sembra segnare un ulteriore deterioramento delle relazioni già critiche tra Washington e Damasco. Il Dipartimento di Stato americano ha intanto avvertito l'ambasciatore siriano che la Siria deve agire con decisione per proteggere dagli attacchi tutte le ambasciate straniere e tutti i cittadini stranieri a Damasco. Per McClellan, "l'incapacità del governo siriano di dare protezione alle sedi diplomatiche, nonostante segnali che si preparavano violenze, non è scusabile". Le dimostrazioni erano state innescate dalla vicenda delle vignette satiriche danesi sul profeta Maometto e dal rifiuto del premier danese Anders Fogh Rasmussen di scusarsene. Fino a sabato sera, gli Stati Uniti s'erano mostrati più prudenti degli europei sul fondo della vicenda. Ma McClellan ha ora preso posizione al fianco di Rasmussen: "Elogiamo le responsabili dichiarazioni del premier danese negli ultimi giorni a favore della tolleranza e del rispetto per tutte le fedi e del rispetto della libertà di stampa. Siamo solidali con la Danimarca e con i nostri alleati europei nell'opporci agli avvenimenti scandalosi in Siria".

ISLAM: S.SEDE CONDANNA SATIRA BLASFEMA E ISLAM RADICALE
"Una inammissibile provocazione". Dopo giorni di silenzio, il Vaticano ha precisato la sua posizione. L'intervento da una parte si rivolge con durezza ai mass media europei colpevoli di non mostrare sufficiente rispetto verso le religioni, dall'altra "deplora" l'intolleranza e il fanatismo del mondo islamico. Ciampi: "Il limite dell'esercizio delle singole affermazioni di libertà sta nel non toccare altre espressioni di libertà. Quindi c'é una questione di responsabilità da parte di chiunque si avvale della libertà, che è libertà di religione e di espressione". Pisanu: "Gli estremisti islamici strumentalizzano cinicamente i valori religiosi a fini politici, per la conquista del potere. Divulgare quelle vignette, offendere l'Islam significa fare il loro gioco".

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Scritto da: Askani 04/02/2006 19.39
ma qua siamo all'apoteosi della follia, dell'arretratezza culturale e psicologica...



non dire così, è solo una cultura diversa dalla nostra, bisogna rispettarla...
















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Vignette: hacker contro siti danesi
Pirati informatici all'assalto per protesta

ROMA, 8 FEB - La protesta contro le vignette sul profeta Maometto si trasferisce online. Oltre 900 siti web danesi sono stati colpiti da hacker islamici. Attaccati anche oltre 1.600 siti di altri Paesi occidentali. I pirati informatici islamici hanno sostituito le home page con messaggi inneggianti all'Islam. 'Mai visto cosi' tanti attacchi a sfondo politico in cosi' poco tempo', ha detto Preatoni, fondatore e amministratore del gruppo Zone-H che registra gli attacchi degli hacker.

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Scritto da: Emanuele Brunetto 07/02/2006 1.49


non dire così, è solo una cultura diversa dalla nostra, bisogna rispettarla...

[SM=x245539]


Scusate, ma io non sono d'accordo. Queste cose dimostrano che la loro è una cultura diversa si, ma devo dire anche inferiore.

non voglio generalizzare e non vorrei che qualcuno dei musulmani si offendesse, ma se uno non riesce a stare allo scherzo, alla satira e all'ironia, è inferiore punto e basta.
Quando da noi si fanno le vignette sul papa nemmeno il più fanatico dei cattolici s'incazza... e poi che c'era in queste vignette: io ne ho vista una troppo carina in cui i kamikaze facevano la fila per entrare in paradiso e un cartello diceva "vergini esaurite". Non mi sembra nulla di scandaloso.
Purtroppo questa è la conseguenza di un'arretratezza culturale, che non sta nella cultura musulmana in se, ma che prende vigore dal livello basso di concezione, che le masse islamiche hanno del resto del mondo.
Secondo me 3/4 della gente che ha fatto casino, nemmeno le ha viste le vignette incriminate, ma pochi capi spirituali hanno fomentato la folla contando sulla loro "ignoranza" dei fatti, e non in senso stretto.

[Modificato da Emanuele Brunetto 10/02/2006 19.39]

10/02/2006 19:40
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La mia frase era ironica... non se hai notato lo smile che spara in fondo...

[SM=x245513]
11/02/2006 11:01
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RINGRAZIAMOLO
11/02/2006 16:18
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la libertà di stampa è uno stendardo che mai andrebbe rinnegato da noi europei che nell'ultimo secolo l'abbiamo definitivamente conquistata.
è anche vero che la nostra grande civiltà e inteligenza sociale ci deve far capire che in certi casi ed in certi periodi è saggio non toccare la permalosità di una religione come quella musulmana.
comunque rimango molto pessimista per il futuro
12/02/2006 21:00
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(ANSA) - COPENAGHEN, 12 FEB - Nel villaggio danese di Saedding e' stata profanata una ventina di tombe musulmane collocate in un'area del locale cimitero. Le pietre tombali, ha detto la polizia di Esbjerg, sono state capovolte o rotte, ma "gli autori di questa profanazione non hanno scritto nulla sulle pietre tombali che possa legare tale gesto di vandalismo alla vicenda delle vignette su Maometto". La Danimarca vivono circa 200 mila musulmani. Nei cimiteri vi sono fazzoletti di terra a loro riservati.
13/02/2006 20:15
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Scritto da: t.r.e. 11/02/2006 16.18
la nostra grande civiltà e inteligenza sociale ci deve far capire che in certi casi ed in certi periodi è saggio non toccare la permalosità di una religione come quella musulmana



Se i popoli, tutti i popoli, avessero una tale maturità non saremmo arrivati al punto in cui siamo.
18/02/2006 11:56
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ROMA - E' al momento tranquilla stamattina la situazione a Bengasi, dopo le dure proteste e la manifestazione di ieri davanti al consolato italiano. E' quanto si è appreso da fonti della Farnesina. Il console italiano, Giovanni Pirrello, secondo quanto si è appreso, è tuttora a Bengasi.

VIOLENZE IN LIBIA: 11 MORTI. CALDEROLI: PRONTO A DIMETTERMI SE...
ROMA - E' di 11 morti e tanti feriti, tutti libici, il bilancio della violenze che si sono verificate ieri al consolato italiano a Bengasi, in seguito, con ogni probabilita', all'iniziativa del ministro Roberto Calderoli di indossare una maglietta anti Islam.
A dare parziale conferma della causa che ha scatenato gli incidenti e' l'ambasciatore italiano a Tripoli, Francesco Paolo Trupiano. ''L'origine e' stata certamente la pubblicazione delle vignette su Maometto - ha detto - Certamente anche altre iniziative che sono venute fuori hanno suscitato qui gia' malcontento e delle insofferenze da parte della popolazione islamica e quindi il riferimento alle famose magliette puo' essere una delle ragioni di questi avvenimenti''. Intanto il governo, cosi' come l'opposizione, ha ribadito il suo invito a Calderoli affinche' si dimetta. Il ministro leghista si e' detto disposto a prendere questa decisione ''dopo aver avuto dal mondo islamico - ha detto - un segnale che questo mio atto possa essere utile''. Berlusconi ha espresso anche ''profondo dolore'' per i tragici eventi di Bengasi, ringraziando il governo libico per aver garantito ''l'incolumita' dei nostri connazionali di fronte all'esplosione di fanatismo e di violenza''. Per evitare che violenze possano verificarsi anche in Italia, infine, il governo ha deciso di rafforzare le misure di sicurezza nelle sedi della Lega Nord.


P.S.
In Pakistan, un Imam ha messo una taglia da 1 milione di dollari sulla testa del disegnatore delle vignette!
18/02/2006 16:36
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Un co....ne in meno
MILANO - "Non intendo consentire ulteriormente la vergognosa strumentalizzazione che in queste ore viene fatta contro di me e contro la Lega Nord anche (purtroppo) da esponenti della maggioranza: per questi motivi ho rimesso il mio mandato di ministro delle Riforme Istituzionali nelle mani del presidente Berlusconi, per senso di responsabilità e non certo perché sollecitato da maggioranza e opposizione".

COLLOQUIO TELEFONICO BERLUSCONI-GHEDDAFI: "EPISODIO GRAVE
Al termine del colloquio, Berlusconi e Gheddafi "hanno pienamente convenuto - sottolinea una nota - sul fatto che il grave episodio non deve in alcun modo ripercuotersi negativamente sulle amichevoli relazioni tra Italia e Libia e sul loro ulteriore sviluppo".

SOSPESO IL MINISTRO DELLA SICUREZZA LIBICO
ALTRE MANIFESTAZIONI IN CORSO A BENGASI Nasr Mabrouk è stato sospeso dalle sue funzioni e portato davanti al giudice istruttore dopo la cruenta manifestazione avvenuta ieri davanti al consolato d'Italia a Bengasi, nella repressione della quale ci sono stati almeno dieci morti.

FINI: TUTTO IL GOVERNO CHIEDE LE DIMISSIONI DI CALDEROLI
"Nei confronti di fanatismo e integralismo non si può e non si deve dare alcun pretesto. E' la ragione per la quale il presidente del Consiglio e il governo tutto chiede le dimissioni del ministro Calderoli".
Lo ha ribadito stamattina il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini.

BENGASI, PERSONALE DEL CONSOLATO PORTATO A TRIPOLI
ALGERI - Tutto il personale del consolato generale d'Italia a Bengasi e' stato trasferito in un albergo di Tripoli, mentre a Bengasi e' rimasto il console Giovanni Pirrello con due collaboratori. Lo ha detto un funzionario del consolato, indicando che nel gruppo di circa 15 persone figurano alcuni bambini e la moglie del console, Silvana Pirrello. ''Siamo disorientati e ancora sotto choc per quanto abbiamo visto, soprattutto i bambini'', ha detto il funzionario.

VIOLENZE IN LIBIA: 11 MORTI. CALDEROLI: PRONTO A DIMETTERMI SE...
ROMA - E' di 11 morti e tanti feriti, tutti libici, il bilancio della violenze che si sono verificate ieri al consolato italiano a Bengasi, in seguito, con ogni probabilita', all'iniziativa del ministro Roberto Calderoli di indossare una maglietta anti Islam.
A dare parziale conferma della causa che ha scatenato gli incidenti e' l'ambasciatore italiano a Tripoli, Francesco Paolo Trupiano. ''L'origine e' stata certamente la pubblicazione delle vignette su Maometto - ha detto - Certamente anche altre iniziative che sono venute fuori hanno suscitato qui gia' malcontento e delle insofferenze da parte della popolazione islamica e quindi il riferimento alle famose magliette puo' essere una delle ragioni di questi avvenimenti''. Intanto il governo, cosi' come l'opposizione, ha ribadito il suo invito a Calderoli affinche' si dimetta. Il ministro leghista si e' detto disposto a prendere questa decisione ''dopo aver avuto dal mondo islamico - ha detto - un segnale che questo mio atto possa essere utile''. Berlusconi ha espresso anche ''profondo dolore'' per i tragici eventi di Bengasi, ringraziando il governo libico per aver garantito ''l'incolumita' dei nostri connazionali di fronte all'esplosione di fanatismo e di violenza''. Per evitare che violenze possano verificarsi anche in Italia, infine, il governo ha deciso di rafforzare le misure di sicurezza nelle sedi della Lega Nord.
18/02/2006 22:00
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***
11 morti fanno più notizia di un'esperessione poco consona riferita ad una giornalista "scura di pelle", "abbronzata" come l'ha definita il nostro exministro.
Credo che il fondo si sia toccato proprio in quella trasmissione televisiva e non con "l'assalto all'ambasciata italiana".
La stupidità e l'arroganza di Calderoli nel mostrare la sua magliettina "ironica" sull'islam, in extrema ratio, può essere sempre ricondotta, genericamente, all'"ilarità" del "nostro" exministro (seppur denotava una gravissima incoscenza, una stupida provocazione e un grado di irresponsabilità imbarazzante per se stesso e per il suo partito). Sicuramente servivano 11 morti per fare dimettere un ministro leghista! ed 11 morti servivano anche alla maggioranza (in generale) per chiederne le dimissioni. Non bastava l'essersi fatto riprendere mentre saltellava allegramente,con l'ancora ministro Castelli, e canticchiava "CHI NON SALTA ITALIANO E'...."

ma cosa dire della sua "PERFORMANCE" televisiva in cui apostrofava con il termine "ABBRONZATA" una giornalista di colore anch'essa invitata alla trasmissione??? Ok..11 morti pesasno di più di una "parola"...ma la gravità è la stessa! non confondiamoci anche noi!
Di diverso c'è solo la reazione di chi ha subito il torto , in Libia hanno assalito l'ambasciata mentre la giornalista si è limitata a far parlare Calderoli (che, con il senno di poi si stava già sacvando la fossa..), ma le parole stupide, l'arroganza e l'intolleranza di Calderoli sono le stesse in entrambi i casi!

eppure hanno dovuto aspettare 11 morti per chiedere le sue dimissioni....VERGOGNA!

[Modificato da indifference 18/02/2006 22.01]

19/02/2006 13:03
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GIAKARTA - Al grido di "preparatevi per attacchi suicidi", una piccola folla di estremisti islamici ha manifestato oggi a Giakarta contro le vignette satiriche su Maometto, lanciando sassi, pomodori e uova marce contro l'ambasciata statunitense nella capitale. Il gruppo, formato da circa 200 militanti vestiti di bianco del "Fronte dei Difensori dell'Islam" (gruppo radicale indonesiano", era armato di bastoni e , dopo aver travolto un cordone di difesa della polizia, si è avvicinato alla cancellata della sede diplomatica, martellando minacciosamente con le spranghe. Non vi sono stati particolari incidenti. Alla fine della protesta, il vice leader del "Fronte", Maksuni ha detto ai giornalisti che "questo è solo l'inizio". "Ci saranno - ha annunciato - azioni più grosse". Molti manifestanti inneggiavano ai 'kamikaze'. "Preparatevi per attacchi suicidi", gridavano.
19/02/2006 14:08
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Quotidiano "La Repubblica"
Dall'ufficialità dell'Osservatore romano, il commento lapidario del cardinal Tarcisio Bertone, arcivescovo di Genova: "Certe persone andrebbero mandate a fare i lavori forzati in Cirenaica per capire il valore del rispetto"
20/02/2006 15:15
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Scritto da: indifference 18/02/2006 22.00
non confondiamoci anche noi!



Per un attimo mi stavo confondendo, per fortuna ho letto il tuo post e mi sono ripreso subito.
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