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CALCIOMERCATO - I movimenti per Gennaio ma anche per Giugno

Ultimo Aggiornamento: 07/02/2006 12:00
27/12/2005 15:08
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Via Veron? C'è Riquelme

L'inter sul centrale del Villareal, la Juve aspetta giugno per l'esterno del Bayern Saignol. Lugano, difensore del San Paolo, verso il Milan; la Fiorentina su Jimenez o Wilhelmsson




JUVENTUS - Sagnol sì, ma a giugno
di Paolo Forcolin


Tutto fermo, congelato. Il mercato della Juve sembra il pack polare, apparentemente immobile. Sostanzialmente è un'immagine precisa, perché, a gennaio, i movimenti dovrebbero essere minimi. Ma se si immagina di scendere, rabbrividendo, sotto la crosta di ghiaccio, ecco che le forti correnti fanno intuire iniziative e contatti già avviati e, in parte, conclusi. Fuor di metafora, gli unici che potrebbero cambiar aria sono Antonio Chimenti e Ruben Olivera. Il popolare "Zucchina" non ha alcuna intenzione di fare il terzo portiere. Va bene stare in panchina dietro a Buffon, ma l'ingaggio di Abbiati lo ha fatto scalare ed è logico che per lui si aprano orizzonti nuovi. La destinazione più probabile pare essere Cagliari, piazza che a Chimenti andrebbe bene. Certo, per passare dalla Juve al Cagliari servirebbe anche un contratto adeguato da un punto di vista temporale e monetario: si sta lavorando in questo senso. Quanto a Olivera, che ha saltato tutta l'andata per curare uno strappo, la destinazione più probabile sembra Empoli. Tornando in tema portieri: Cristian Abbiati potrebbe restare alla Juve ben oltre il prestito attuale. L'ottimo feeling con Buffon avrebbe convinto Abbiati a prendere in considerazione l'ipotesi di restare in bianconero. Una scelta difficile, certo, una di quelle che si definiscono "scelte di vita", tipo quella che fece, ai tempi, Rampulla con Peruzzi titolare. Abbiati ci sta pensando: in ogni caso, resterà alla Juve fino al 30 giugno. Poi si vedrà. La data del 30 giugno sarà importante anche per Willy Sagnol, l'esterno destro del Bayern Monaco che terminerà proprio allora il suo impegno con i tedeschi. Dal giorno seguente, Sagnol sarà un giocatore della Juve, come fatto capire chiaramente a più riprese dallo stesso Moggi. La frase di un irritato Rummenigge ("Sagnol non andrà mai alla Juve") è stata corretta dal giocatore stesso a stretto giro di posta ("la Juve è un grande club e io voglio vincere ancora"). Insomma il sì è praticamente certo. Meno semplice il discorso riguardante Joaquin (Betis Siviglia): il giocatore piace a Capello ma ancor di più gli piace Mancini (Roma). Tra i due, potendo scegliere, il tecnico andrebbe sul brasiliano. Sempre in prospettiva, alla Juve farebbe comodo l'ingaggio di un forte centrale difensivo, visto che ora l'unica riserva della coppia non verdissima Cannavaro-Thuram è Kovac. Il nome che piace è quello di Barzagli (Palermo), ma non sarà facile portare il giocatore in bianconero.



INTER - Via Veron, C'è Riquelme
di Mirko Graziano


"Neanche un successo importante o una grossa offerta potrebbero farmi cambiare idea, a giugno torno in Argentina", Juan Sebastian Veron per il momento è irremovibile. "Da troppi anni sono in Europa, ho voglia di tornare a casa - ha detto poi il centrocampista nerazzurro -, anche se mi piacerebbe lasciare Milano con un trofeo importante: lo meritano tutti, il patron Moratti, i tifosi e i miei compagni". Massimo Moratti in persona sta cercando di fargli cambiare idea. Negli ultimi giorni il numero uno di Palazzo Durini ha speso parole di grande stima nei confronti di Veron, definendolo in pratica il vero leader in campo. Ma proprio in considerazione dell’importanza tattica dell’argentino, diventa vitale cominciare a muoversi sul mercato per individuare al più presto un sostituto naturale. In rosa c’è già Pizarro, regista di classe e di sicuro affidamento, anche se finora non ha avuto grosse opportunità per mettersi in mostra. In ogni modo un grande club come l’Inter, che ambisce a primeggiare su ogni fronte, ha bisogno di un altro big là in mezzo, di un altro "piedi buoni" di alto livello. Ecco perché se dovesse fallire l’ultimo "assalto" a Veron, potrebbe prendere corpo un’idea tanto affascinante quanto convincente dal punto di vista tecnico: provare ad aggiudicarsi Juan Roman Riquelme, 27enne centrale argentino del Villarreal. Sembra essere lui, nei piani degli uomini mercato nerazzurri, l’erede naturale di Veron. Cresciuto alla scuola del Boca Juniors, gioca in Spagna dall’estate 2002: una stagione al Barcellona, poi solo Villarreal. Un’eventuale scelta logica quella dell’Inter, visto che Riquelme, centrocampista dal gol facile, fa coppia fissa con Cambiasso nel cuore del gioco dell’Argentina: insomma, anche i problemi di ambientamento sarebbero ridotti al minimo. Ma tutto questo riguarda il mercato estivo, durante il quale dovrebbe arrivare anche il brasiliano Maicon, esterno destro del Monaco. A gennaio, invece, i movimenti dovrebbero essere minimi. La partenza di Martins per la coppa d’Africa sarà compensata dall’arrivo di Obinna, nigeriano pure lui, 3 gol con la maglia del Chievo in questa prima parte della stagione. Poi, non è da escludere l’acquisto di Patrice Evra, 24enne terzino sinistro del Monaco, per il quale sarebbero già stati avviati importanti contatti con Federico Pastorello, che tra l’altro gestisce pure gli interessi di Ze Maria. Per il resto, i vertici nerazzurri di mercato dovranno lavorare parecchio sui contratti in scadenza: tra i più importanti, di facile risoluzione quelli di Favalli e Recoba, più problematici quelli di Cristiano Zanetti (parecchio corteggiato dalla Juve) e Cruz.



MILAN - Lugano, cattivo di classe
di Alessandra Bocci


Un giovane per una vecchia difesa, un cattivo per una squadra che non fa dell’aggressività il suo punto forte: Diego Lugano, 24 anni, miglior difensore del San Paolo e del campionato brasiliano, sarebbe il prescelto dal club rossonero per dare un futuro al settore più anziano della squadra. Lugano è uruguaiano eppure piace molto ai brasiliani, nonostante una certa rudezza di gioco e di temperamento (rude ma corretto: mai un cartellino rosso). Il ragazzo ha preso il posto di Montero nella difesa della nazionale uruguaiana, e se la Juve avesse seguito il consiglio del suo ex giocatore adesso Lugano avrebbe già addosso la maglia bianconera; invece, nonostante l’interessamento di Real Madrid e Inter, sembrerebbe proprio essere il Milan la sua prossima destinazione. "Lugano è un buon giocatore, ma non è detto che il Milan abbia intenzione di prenderlo", ha dichiarato qualche giorno fa il prudente Leonardo a una radio brasiliana. Sia l’ex giocatore, ora responsabile di Fondazione Milan, che il d.g. Ariedo Braida erano a San Paolo per il matrimonio di Kakà, e chissà che il viaggio non si sia trasformato anche in viaggio d’affari. D’altra parte, Leonardo è l’uomo che ha strappato Kakà al Chelsea, portandolo al Milan in anticipo proprio per evitare colpi di mano da parte di Abramovich. In quei giorni dell’estate 2003, l’amministratore delegato milanista Galliani e il milionario russo padrone del Chelsea non erano ancora amici, e il club di via Turati non era ancora il miglior alleato dei blu di Londra all’interno del G-14, ovvero del gotha del calcio europeo. "Vedranno che con noi non si deve giocare in modo scorretto", disse Galliani spiegando che Leonardo stava partendo per il Brasile per chiudere la trattativa. Trattativa che costò molto in popolarità ai dirigenti della società paulista, ma in quei giorni si formò un rapporto di collaborazione che potrebbe essere utile in questa occasione. Lugano, come Kakà, è seguito dai club più famosi e come accadde due anni fa per Ricardo potrebbe essere utile accelerare le trattative e portare il difensore (passaporto comunitario, valutazione di dieci milioni di euro) in Italia prima del previsto. Il Milan a gennaio non vuol tornare sul mercato, però i grandi acquisti rossoneri degli ultimi anni sono arrivati tutti a sorpresa. Successe con Kakà, successe con Shevchenko, arrivato a giugno ma pagato in anticipo alla Dinamo Kiev; chissà che anche l’affare Lugano non si chiuda con una improvvisa accelerazione. Quel che è quasi certo è che Stam a fine stagione se ne andrà e che il Milan dovrà pur trovare un nome sul famoso listone dei 150 papabili difensori.



FIORENTINA - Jimenez o Wilhelmsson
di Luca Calamai


"Vidic ha firmato il contratto per il Manchester United? Allora vuol dire che è un calciatore dalla firma facile". Pantaleo Corvino non si arrende. Anzi. La Fiorentina è decisa a andare allo scontro con Vidic. Una condotta che, quasi certamente, non cambierà il futuro del difensore dello Spartak Mosca (ormai al Manchester), ma che è mirata a centrare 3 obiettivi: 1) dimostrare al calcio europeo che la società viola non è disposta a subire torti senza far valere le proprie ragioni; 2) far infliggere una pesante squalifica a Vidic nell'anno del mondiale e 3) testimoniare, con tanto di prove, ai tifosi che il club aveva operato in maniera corretta e tempestiva per il cartellino dello slavo. Il dietrofront di Vidic era nell'aria. Ma i dirigenti gigliati si sono arresi all'evidenza soltanto quando (ieri mattina) il sito ufficiale del Manchester ha comunicato l'ingaggio del giocatore dello Spartak. Costo dell'operazione 10,5 milioni di euro. Tre in più rispetto a quanto previsto dalla clausola rescissoria. Clausola che la Fiorentina era pronta a far scattare forte dell'accordo col calciatore. Il problema è che Nemanja Vidic ha firmato due contratti in poche settimane. Prendendo in contropiede la dirigenza viola. L'amministratore delegato Mencucci (dopo essersi consultato con la famiglia Della Valle) martedì andrà a Zurigo, negli uffici Fifa. Il dirigente illustrerà alla commissione trasferimenti (l’unica che ha potere decisionale in merito a cessioni contestate) l'iter della vicenda depositando, anche, il contratto stipulato a metà novembre da Vidic. Difficile che la Fifa bocci l'operazione Spartak-Manchester. Soprattutto se il difensore confermerà la volontà di trasferirsi in Inghilterra. Di sicuro, però, scatterà una sanzione. Si possono ipotizzare 3-4 mesi di squalifica. Cosa cambierà ora nel mercato viola di gennaio? Difficile che arrivi subito un altro difensore. L'acquisto di Vidic era stato anticipato solo per poter usufruire di una vantaggiosa clausola liberatoria. La Fiorentina andrà avanti con l'attuale difesa. Una delle meno battute del campionato (solo Juve e Inter hanno fatto meglio). Il discorso potrebbe riaprirsi soltanto se il Parma decidesse di anticipare a gennaio la partenza di Bonera. Nessun passo indietro, invece, per quanto riguarda l'acquisto di un attaccante esterno. Corvino ha presentato un'ultima offerta alla Ternana per il giovane talento Jimenez. Ma se il club umbro non si accontenterà dei due milioni e mezzo proposti allora la Fiorentina chiuderà subito per lo svedese Wilhelmsson dell'Anderlecht. Nella speranza di bruciare i tempi del suo inserimento nel calcio italiano.

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07/02/2006 12:00
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mmm uno stupendo fantamercato....
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