22/04/2006 22:55 |
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| | | Post: 2.417 Post: 503 | Registrato il: 02/08/2004 | Sesso: Maschile | Grado: Utente | Livello: Senior | | OFFLINE |
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...dopo l'iniziale disorientamento del primo ascolto, mi sto convincendo che "Ovunque proteggi" è un altro album pieno di ispirazione, umanità e poesia...che riconferma la straordinaria ipirazione di Capossela - già straboccante nel precedente meraviglioso "Canzoni a manovella".
A cui aggiunge una profonda ansia di spiritualità, di riscatto dalla perdizione e dall'infelicità.
Pochi i pezzi che si discostano dal consumato clichè e dalla poetica caposseliana, pochi ma sorprendenti esercizi di trasgressione, che sperimentano ossessioni ritmiche
- persino vagamente etniche - che sposano umori mediterranei, esotici, arabeggianti, e basi ritmiche elettroniche, campionamenti ballabili, persino drum&bass. Meno convincenti, forse, ma apprezzabili tentativi di esorcizzare la ripetitività arrischiandosi in nuovi sentieri.
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